Strage della famiglia Hatuel
La strage della famiglia Hatuel fu una strage compiuta il 2 maggio 2004, in cui dei militanti palestinesi uccisero Tali Hatuel, una donna ebrea incinta di otto mesi, e le sue quattro figlie, di età compresa tra due e undici anni.[1][2][3] L'attacco avvenne vicino al valico di Kissufim vicino alla loro casa nel blocco di insediamenti israeliani di Gush Katif nella Striscia di Gaza durante la Seconda intifada.[2][3][4] Dopo aver sparato al veicolo in cui guidava Hatuel con le sue figlie, i testimoni dissero che i militanti si avvicinarono al veicolo e spararono ripetutamente agli occupanti a distanza ravvicinata.[3] Un'alleanza della Jihad islamica palestinese e dei Comitati Popolari di Resistenza rivendicò la responsabilità per l'attacco, affermando che era stato eseguito come rappresaglia per l'uccisione dei leader di Hamas Sheikh Ahmad Yassin e Abdelaziz Rantisi da parte dell'esercito israeliano alcune settimane prima.[3][5] L'attacco scioccò l'opinione pubblica israeliana[6] e venne classificato da Amnesty International come crimine contro l'umanità.[5] Note
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