Abba Eban

Abba Eban

Vice-primo ministro di Israele
Durata mandato26 giugno 1963 –
12 gennaio 1966
Capo del governoLevi Eshkol
PredecessoreEliezer Kaplan
SuccessoreYigal Allon

Ministro degli affari esteri di Israele
Durata mandato13 gennaio 1966 –
2 giugno 1974
Capo del governoLevi Eshkol
Golda Meir
PredecessoreGolda Meir
SuccessoreYigal Allon

Ministro dell'educazione e della cultura di Israele
Durata mandato3 agosto 1960 –
26 giugno 1963
Capo del governoDavid Ben Gurion
PredecessoreZaiman Aran
SuccessoreZaiman Aran

Rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite
Durata mandato1949 –
1959
Predecessorecarica istituita
SuccessoreMichael Comay

Ambasciatore di Israele negli Stati Uniti
Durata mandato1950 –
1959
PredecessoreEliahu Eilat
SuccessoreAvraham Harman

Dati generali
Partito politicoMapai
(1959-1965)
Allineamento
(1965-1968; 1969-1988)
Partito Laburista Israeliano
(1968-1969)
UniversitàQueens' College
FirmaFirma di Abba Eban

Abba Eban, nato Aubrey Solomon Meir Eban (Città del Capo, 2 febbraio 1915Tel Aviv, 17 novembre 2002), è stato un politico e diplomatico sudafricano naturalizzato israeliano, ministro degli Esteri tra il 1966 e il 1974.

Biografia

Nato in Sudafrica, si trasferì in giovane età in Inghilterra, dove studiò al Queens College dell'Università di Cambridge. Collaborò con Chaim Weizmann alla fondazione dell'Organizzazione sionista mondiale e partecipò alla seconda guerra mondiale nell'esercito britannico. In seguito lavorò al Foreign Office come professore di un centro di ricerca per il Medio Oriente.

Nel 1946 fu chiamato a far parte del comitato speciale delle Nazioni Unite per la Palestina. La sua azione fu determinante per l'approvazione della "Risoluzione 181" dell'ONU, che in pratica sancì la nascita dello Stato di Israele. In tale occasione cambiò il suo primo nome in "Abba" (che in ebraico significa padre) in quanto si riteneva essere stato un padre della nazione ebraica.

All'ONU era noto come un grande oratore. Henry Kissinger disse di lui:

"Non ho mai conosciuto nessun altro con la sua padronanza della lingua inglese. Le sue frasi sono tanto complesse e raffinate da mettere alla prova l'intelligenza dell'interlocutore, quanto al tempo stesso capaci di lasciarlo stupito della sua virtuosità linguistica".

Conosceva perfettamente l'arabo. Nel 1947 tradusse in inglese il romanzo Maze of Justice: Diary of a Country Prosecution, dell'egiziano Tawfiq Al Hakim.

Il primo governo israeliano lo nominò ambasciatore all'ONU. Nel 1959 tornò in Israele, dove fu eletto alla Knesset, il parlamento israeliano, per il partito laburista. Fu poi Ministro della Pubblica Istruzione e Cultura (fino al 1963), vice primo ministro (nel 1966) e Ministro degli Affari Esteri (dal 1966 fino al 1974).

È rimasta famosa una sua frase pronunciata durante i negoziati di pace Arabo-Israeliani di Ginevra del 1973: - "Gli Arabi non perdono mai l'occasione di perdere un'occasione"[1]

Dal 1959 al 1966 fu presidente dell'Istituto Weizmann.

Nel 1969 fu ricevuto in Vaticano da Papa Paolo VI.

Opere

Tradotte in italiano
  • Storia del popolo ebraico. Dall'età dei profeti allo Stato d'Israele (My People, con un capitolo aggiunto all'edizione italiana che copre le cronache fino al 1971), traduzione di Andrea D'Anna, Milano, Mondadori, I ed. 1971.
  • Storia dello Stato d'Israele (My Country), traduzione di Paola Campioli, Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, I ed. 1974.
  • Eredità: gli Ebrei e la Civiltà Occidentale, traduzione di Francesco Saba Sardi, Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, I ed. 1986.

Note

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Collegamenti esterni

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