Nel febbraio 2015, una giuria statunitense ritenne l'Autorità Palestinese e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina responsabili di aver sostenuto e contribuito a finanziare attacchi terroristici negli anni 2000 e le condannò a risarcire danni per un importo di 218,5 milioni di dollari statunitensi alle vittime di questi attacchi.[5]
L'attacco
L'attacco avvenne durante il periodo estivo degli esami, mentre si tenevano corsi estivi di lingua ebraica.[4] L'esplosione avvenne all'ora di pranzo in un'affollata caffetteria nel Frank Sinatra International Student Center nel campus universitario di Monte Scopus.[6] Nei minuti successivi all'esplosione, studenti scioccati e sporchi di sangue uscirono dall'edificio.[4][6]
Vittime
6 donne e 3 uomini rimasero uccisi nell'attacco. Sette morirono immediatamente e due morirono per le ferite riportate nelle settimane successive. Le vittime, secondo il Ministero degli affari esteri israeliano, furono:[7]
Hamas rivendicò la responsabilità per il massacro in una manifestazione con 10.000 persone a Gaza, annunciando future operazioni.[9] Israele, il presidente dell'Università Ebraica, il segretario generale delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti, la Cina e il Sudafrica condannarono l'attentato.[4][10][11][12][13] Dopo l'attentato, Israele iniziò a demolire le case degli attentatori suicidi e l'Università Ebraica adottò misure di sicurezza più stringenti.[14][15]
^Jerusalem Post - National News, su archive.is, 6 luglio 2013. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2013).
^abcd(EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Blast Kills 7 at University in Jerusalem, su Los Angeles Times, 1º agosto 2002. URL consultato il 5 maggio 2021.