Un tempo si usava il termine hornblende (orneblenda in italiano) per riferirsi genericamente agli anfiboli di colore scuro, il termine hornblende viene dalle parole tedesche horn (corno) e blenden (ingannare) in allusione alla forma ed alla somiglianza in alcuni casi con la galena ma che, a differenza di quest'ultima, non è utile per l'estrazione di metalli[4]. Con l'affinarsi delle tecniche di analisi è stato possibile definire varie specie tra cui la magnesio-hornblende (denominata magnesiohornblende fino alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012)[2].
Morfologia
La magnesio-hornblende si presenta sotto forma di cristalli prismatici di colore da verde a verde scuro fino al nero o marrone[1][3].
^abcdefghijklmnop John W. Anthony, Richard A. Bideaux, Kenneth W. Bladh, Monte C. Nichols, Handbook of Mineralogy (PDF), Chantilly, VA 20151-1110, Mineralogical Society of America.
^ John W. Anthony, Richard A. Bideaux, Kenneth W. Bladh, Monte C. Nichols, Handbook of Mineralogy (PDF), Chantilly, VA 20151-1110, Mineralogical Society of America.
Bibliografia
(EN) Frank C. Hawthorne, Oberti Roberta, Harlow George E., Maresch Walter V., Martin Robert F., Schumacher John C., Welch Mark D., Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).