Joesmithite
La joesmithite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio[2]. È stata scoperta analizzando una serie di campioni raccolti nel 1922 a Långban, Filipstad, contea di Värmland, Svezia etichettati come minerali somiglianti alla pinakiolite ed approvata dall'IMA nel 1968[4]. La somiglianza con la pinakiolite è solo nell'aspetto, la paragenesi e la morfologia del cristallo sono differenti e l'analisi con la diffrazione dei raggi X ha rilevato solo qualche somiglianza con gli anfiboli che cristallizzano secondo il sistema monoclino (clinoanfiboli)[4]. Il nome joesmithite è stato attribuito in onore del professore Joseph V. Smith (detto "Joe") in riconoscimento al suo lavoro nel campo dei silicati[4]. La struttura cristallochimica della joesmithite è quella degli anfiboli ma ha due caratteristiche che lo rendono unico: è l'unico anfibolo contenente piombo nel sito A e berillio nel sito T (in base alla formula chimica generale AB2C5T8O22W) inoltre il gruppo spaziale è P2/a e non C/2[5]. MorfologiaLa joesmithite è stata scoperta sotto forma di cristalli prismatici appiattiti simili a quelli dell'orneblenda lunghi fino ad un centimetro[4]. Origine e giacituraLa joesmithite è stata trovata nello skarn formato da ematite, magnetite e schefferite (una varietà di diopside) come incrostazione delle cavità rimanenti durante l'ultima fase di cristallizzazione e contenente inclusioni pecilitiche di cristalli di magnetite e grani di quarzo[4]. NoteBibliografia
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