Tremolite
La tremolite è un inosilicato, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio, strutturato con una doppia catena di tetraedri (SiO4) i quali condividono tre dei quattro ossigeni. La tremolite forma una serie con l'actinolite e la ferro-actinolite nella quale il magnesio viene sostituito dal ferro (Fe2+)[2], più precisamente è stata definita con la composizione che va da ☐Ca2Mg5Si8O22(OH)2 a ☐Ca2Mg4,5Fe2+0,5Si8O22(OH)2[2]. Generalmente la suddivisione tra due specie di una serie viene stabilito con il limite del 50% dell'elemento che varia ma in questo caso è stato stabilito un intervallo molto più stretto per facilitare la distinzione della tremolite incolore dall'actinolite generalmente di colore verde, molto importante in ambito petrologico[6]. La tremolite è conosciuta fin dalla fine del XVIII secolo, il primo a menzionarla nel 1789 è stato probabilmente Johann Georg Albrecht Höpfner (1759—1813) mentre la prima descrizione si deve a Ermenegildo Pini (1739-1825) nel 1796[7]. In realtà la prima descrizione di questo minerali si deve a Johann Ehrenreich von Fichtel nel 1782 in base ad un ritrovamento avvenuto nei pressi del villaggio di Sebeşu de Jos (facente parte del comune di Turnu Roșu) in Transilvania, Romania coi nomi di säulenspath e sternspath[8]. EtimologiaIl nome tremolite è stato attribuito in relazione alla località di ritrovamento, la Val Tremola nel Massiccio del San Gottardo in Svizzera[3] anche se probabilmente il campione proveniva dalla vicina zona di Campolungo, Valle Piumogna, Canton Ticino, Svizzera e l'errore è stato indotto dal fatto che i cercatori di cristalli della zona del San Gottardo cercavano di tenere nascoste le zone di approvvigionamento[9]. MorfologiaLa tremolite forma cristalli prismatici allungati o lanceolati lunghi fino a 20 cm, a volte anche in aggregati fibrosi, granulari o colonnari[5]. Origine e giacituraLa genesi della tremolite è metamorfica di contatto di sedimenti silicei di rocce contenenti calcio e magnesio o anche nello scisto verde derivato da rocce ultramafiche o di carbonato di magnesio[5]. Si trova associata a calcite, dolomite, granato ricco di calcio, wollastonite, talco, diopside, forsterite, cummingtonite, riebeckite e winchite[5]. Note
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