Kaersutite

Kaersutite
Classificazione Strunz9.DE.15[1]
Formula chimicaNaCa2(Mg3Ti4+Al)(Si6Al2)O22O2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[3]
Parametri di cellaa = 9,816(1) Å, b = 18,013(1) Å, c = 5,300(1) Å, β = 105,38(1)°, V = 903,65(6) ų[3]
Gruppo puntuale2/m[3]
Gruppo spazialeC2/m[3]
Proprietà fisiche
Durezza (Mohs)5-6[1]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[1]
Coloreda bruno scuro a nero[1]
Lucentezzavitrea[1]
Strisciomarrone-grigio chiaro[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La kaersutite (simbolo IMA: Krs[4]) è un minerale, un anfibolo appartenente al gruppo degli ossi-anfiboli[2].

La definizione precedentemente alla revisione della nomenclatura del 2012 è diventata più stringente (la formula chimica precedente era NaCa2(Mg4Ti4+)(Si6Al2)O22O(OH)) pertanto molti dei campioni classificati in precedenza probabilmente non rispondono più a questa[1].

Etimologia e storia

La kaersutite stata descritta per la prima volta nel 1884 e prende il nome dal villaggio di Qaarsut (Kaersut) facente parte del comune di Avannaata nel nord della Groenlandia.[1]

Morfologia

Si presenta come fenocristalli nelle rocce vulcaniche alcaline; in noduli di peridotite e in gabbri in basalti alcalini; nei tufi sienitici, monzonitici e carbonatitici. L'associazione minerale comprende l'augite titanica, l'olivina, l'ilmenite, lo spinello, il plagioclasio e la pargasite titanica.[5]

Origine e giacitura

La kaersutite può essere trovata in vari siti sparsi per il mondo, oltre la sua località tipo a Kaersut in Groenlandia, tra i quali Munster in Irlanda, Niikappu nella Prefettura di Hokkaidō in Giappone, nella Regione di Khomas in Namibia e Čeljabinsk in Russia.[1]

In Italia il minerale è stato ritrovato in Apulia in provincia di Foggia, a Malesco nel Verbano-Cusio-Ossola, a Predazzo in Trentino-Alto Adige e Rotzo in provincia di Vicenza.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j (EN) Kaersutite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 21 marzo 2024.
  2. ^ a b Hawthorne, p. 2040.
  3. ^ a b c d e f Comodi, p. 1045.
  4. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 9 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Kaersutite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 21 marzo 2024.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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