Granodiorite
La granodiorite è una roccia intrusiva della famiglia calc-alcalina del granito composta da quarzo, plagioclasio, K-feldspato, biotite e orneblenda. Visivamente assomiglia al granito dal quale si differenzia però per la maggiore presenza di plagioclasio e per l'aspetto più scuro dato dai minerali mafici (biotite e orneblenda). La tessitura è faneritica ipidiomorfa, da equigranulare a porfirica. Origine del nomeIl nome è stato usato per la prima volta dal geologo statunitense Becker, che lo mise sulla carta del Gold Belt nella Sierra Nevada[1]. Caratteri mineralogici e varietàRispetto al granito, le granodioriti hanno un maggior contenuto di plagioclasio (dal 65 al 90% del totale dei feldspati) e un minor contenuto di K-feldspato (dal 10 al 35% del totale dei feldspati). Il plagioclasio è un oligoclasio o un'andesina. Il quarzo supera il 20% in volume del totale della roccia. I minerali ferro-magnesiaci (biotite e orneblenda) costituiscono normalmente dal 5 al 25% del volume totale della roccia. Comuni accessori sono titanite, apatite, magnetite e zircone. Una rara varietà di granodiorite ha plagioclasio con anortite superiore al 50%. Per questa sua caratteristica, che l'accomuna ai gabbri, viene definita granogabbro[1]. Composizione chimica e norma
DistribuzioneIn Italia: Nel mondo: Un grandissimo monolito chiamato Zuma Rock, composto principalmente di granodioriti e gabbro, si trova circa 55 Km a ovest-nordovest di Abuja, capitale della Nigeria. Si eleva per 725 metri sull'area circostante ed ha una circonferenza di circa 3,1 Km. NoteBibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia