Collina Torinese (vino)
Collina Torinese è un vino DOC, la cui produzione è consentita in 28 comuni della città metropolitana di Torino appartenenti all'omonima zona geografica. Zona di produzioneLa zona di produzione dei vini "Collina Torinese" nelle tipologie Rosso, Barbera, Bonarda e Malvasia comprende l’intero territorio dei comuni di: Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chieri, Cinzano, Gassino Torinese, Lauriano, Marentino, Mombello di Torino, Moncalieri, Montaldo Torinese, Monteu da Po, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Riva presso Chieri, Rivalba, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Sciolze e Verrua Savoia. La zona di produzione del vino "Collina Torinese" nella tipologia "Pelaverga" o "Cari" comprende l’intero territorio dei comuni di Baldissero Torinese, Montaldo Torinese, Pavarolo e parti del territorio dei comuni di Andezeno, Arignano, Castiglione Torinese, Chieri, Marentino e Pino Torinese. StoriaIl CariIl Cari è citato per la prima volta nel manuale di viticoltura di Giovanni Battista Croce del 1606. Il Croce chiama questo vino "Cario" e lo elogia quale vino delicato, dolce, buono, «…che meglio dir si potria caro per la bontà sua, è uva grande: ha grani grossi ben coloriti, la scorza dura, la rappa rossa, è dolce da mangiare: e fa buoni vini, e delicati»".[2][3] Gli venivano attribuite proprietà afrodisiache.[4][5] Un tempo molto diffuso in Piemonte, oggi il Cari è coltivato quasi esclusivamente nel Saluzzese e nel Chierese, dove ha la sua zona d'elezione nel territorio comunale di Baldissero Torinese. Qui è protagonista della Sagra dell'uva e del vino Cari, che si svolge la prima domenica d'ottobre.[2][3] Tuttavia la superficie vitata è di pochi ettari, per una produzione complessiva di 7 000 bottiglie.[5][3] Si utilizzava nella vinificazione per aiutare la fermentazione spontanea della Freisa. Il vantaggio era che non interferiva con la nota aromatica, in quanto il Cari, rispetto a Brachetto, Malvasia o Moscato, non è un vitigno aromatico. La coltivazione di questa varietà richiedeva accortezze e cure particolari, tanto che nessuno ne avrebbe mai piantato un vigneto intero.[5] Disciplinare
TipologieRossoPrevista anche la versione "Novello", con titolo alcolometrico minimo 11,00 vol.
Barbera
Bonarda
Malvasia
Pelaverga o Cari
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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