Non conosciamo con precisione dove si trovasse l'edificio della zecca di Tessalonica, possiamo solo presumere che si trovasse non molto distante dal forum (piazza principale) o dalla Agorà dell'antica Salonicco, in modo similare a quanto accadde in altre città di quel periodo.[1]
Segni di zecca
Numerosi furono i segni di zecca: es. S(acra)M(oneta)T(e)S(salonica), TS, TES, TESOB(rizyacum), THS, THSOB(rizyacum), TSA [A = prima officina].
La zecca continuò a battere moneta anche sotto Licinio (fino al 317), Costantino I (il quale celebrò anche le sue presunte origini da Claudio il Gotico) ed i discendenti di quest'ultimo, con ben cinque officine (A, B, C, D ed E) che avevano i seguenti simboli: SMTS, TS, TES, TESOB, THS, THSOB, TSA. L'esigenza era quella di poter fornire alle truppe dislocate lungo la frontiera danubiana sufficienti forniture alimentari e finanziarie.
IOVI CONSER-VATORIAVGG(orum) NN, Giove in piedi verso sinistra, tiene la Vittoria che è rivolta verso destra su un globo e tiene una ghirlanda, ed uno scettro; un'aquila si trova ai suoi piedi sulla sinistra, la testa verso Giove, tiene un rametto nel suo becco (1° officina), •TS•A• in esergo.
Testa di Costantino I verso destra che indossa un diadema di tre file di perle, gli occhi verso il cielo.
GLORIA CONSTANTINIAVG, Costantino in piedi, tiene in mano una lancia ed una spada, ed un trofeo sulla sua spalla sinistra, due prigionieri legati ai suoi piedi; SMTS in esergo.
FL DELMATIVS NOB C(aesar), testa laureata, busto con drappeggio e corazza verso destra.
GLORI-A EXER-CITVS, due soldati, ognuno tiene una lancia ed uno scudo riversi, in piedi uno di fronte all'altro con un vessillo al centro; SMTSB in esergo.
FEL TEMP REPARATIO ("ritorno del periodo felice"), l'imperatore Costante I in piedi su una nave da guerra, che sta attraversando la Manica per recarsi in Britannia nel 342; SMTS in esergo.
GLORIA REI PUBLICAE, Roma e Costantinopoli su trono, la prima di fronte, la seconda girata verso sinistra, tra di loro una corolla sulla quale è scritto VOT/XXX/MVLT/XXXX su quattro linee; TES in esergo.
GLORIA REI-PVBLICAE, Roma e Costantinopoli sedute sul trono, la prima di fronte, la seconda girata verso sinistra, tra le due una ghirlanda con la scritta VOT/V/MVLT/X su quattro linee; Roma tiene una lancia, Costantinopoli uno scettro e poggia il piede destro su una prua; *TES* in esergo.
D N ARCAD-IVS P F AVG, testa di Arcadio con rosetta-diademata, busto con drappeggio e corazza verso destra.
CONCORDI-A AVGGG, Costantinopoli seduta di fronte, la testa verso destra, il piede destro su una prua, scettro ed uno scudo sul quale è scritto VOT/V/MVLT/X; COMOB in esergo.
D N THEODO-SIVS P F AVG, testa con elmo, diadema, busto con corazza guarda leggermente verso destra, tenendo una lancia sopra la spalla ed uno scudo sul braccio.
GLOR ORVI-S TERRAR, l'imperatore in piedi di fronte, tiene uno stendardo nella sua mano destra ed un globo crucigero nella sinistra; * sulla parte sinistra; TESOB in esergo.
D N THEODO-SIVS P F AVG, testa diademata con elmo e busto di 3/4, tiene una lancia sulla spalla destra ed uno scudo.
VOT XXX MVLT XXXX, Costantinopoli sul trono che guarda verso sinistra, il piede sulla prua di una nave, tiene un globo crucigero ed uno scettro; stella sulla parte destra; TESOB in esergo.
FELICITER NVBTIIS, scena del matrimonio tra Teodosio II di fronte al centro, le sue mani sulle spalle di Valentiniano III e sua figlia Licinia Eudossia; tutti e tre sono con una corona e vestono con abiti adorni per il matrimonio che si sta celebrando; COMOB in esergo.