Alessano
Alessano è un comune italiano di 5 997 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, comprende anche la frazione di Montesardo e la località costiera di Marina di Novaglie. In passato ricoprì un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca; fu sede di diocesi fino al 1818 e capoluogo di contea. Fa parte dell'Unione dei comuni Terra di Leuca. Dal 2016 fa parte dell'associazione Borghi Autentici d'Italia[4] Geografia fisicaTerritorioIl territorio del comune di Alessano, che si estende per 28,69 km², sorge ai piedi dei modesti rilievi della Serra dei Cianci, nel basso Salento. Il centro abitato è situato a 134 m s.l.m.; il punto più alto raggiunge i 185 metri s.l.m. Confina a nord con i comuni di Tricase e Specchia, a est con i comuni di Tiggiano, Corsano e con il Mar Ionio[5], su cui si affaccia per 1 km con la località Marina di Novaglie, a sud con i comuni di Gagliano del Capo e Castrignano del Capo, a ovest con i comuni di Morciano di Leuca, Salve e Presicce-Acquarica. Dall'ottobre 2006 parte del suo territorio rientra nel parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, istituito dalla regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
ClimaDal punto di vista meteorologico Alessano rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.
Origini del nomeDiverse sono le ipotesi riguardanti le origini del nome. Verosimilmente il toponimo deriva dal nome greco di persona Alexis o Alexus con l'aggiunta del suffisso d'appartenenza -anos. Secondo una radicata tradizione, infatti, il fondatore della città fu l'imperatore bizantino Alessio I Comneno, ma manca la documentazione che confermi tale origine del paese. StoriaIl territorio di Alessano fu abitato sin dai tempi più remoti come testimoniato da diversi rinvenimenti rupestri. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 aprile 1994.[9] Blasonatura dello stemma: «D'argento, al monte all'italiana di tre colli, di verde, fondato in punta, cimato dalla croce latina, di rosso, munita di due semivoli abbassati, di azzurro, uniti alla croce sotto la traversa. Ornamenti esteriori da Città.» Profilo araldico del gonfalone: «Drappo troncato di azzurro e di rosso, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.» Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseChiesa madre di San SalvatoreLa chiesa collegiata di San Salvatore risale alla seconda metà del Settecento e fu edificata in sostituzione dell'antica cattedrale romanica costruita tra il 1150 e il 1200. In tutta la prima metà del XVIII secolo l'antico edificio subì continui interventi di restauro e ripristino. Il vescovo Dionisio Latomo Massa nel 1755 decise di erigere una nuova cattedrale. Il progetto, redatto dal locale architetto Felice De Palma, prevedeva la completa demolizione della vecchia struttura ad eccezione del campanile. I lavori di costruzione della chiesa durarono più di ottanta anni e venne riaperta solo nel 1845. Nel frattempo con la soppressione della diocesi alessanese nel 1818 avvenne la conseguente declassazione al rango di chiesa collegiata. Chiesa di Sant'AntonioLa chiesa di Sant'Antonio da Padova fu costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Un'epigrafe interna del 1671 la annovera tra le costruzioni più antiche di Alessano e la vuole costruita dallo stesso San Francesco d'Assisi Propriis manibus. Adiacenti alla chiesa permangono ancora alcuni ambienti del Convento dei Frati Minori Conventuali, del quale la chiesa faceva parte, soppresso nel 1809. Attualmente è sede della Congregazione del Rosario. La facciata, semplice e a doppio spiovente, con un motivo a piccoli archetti ciechi, presenta un solo portale sormontato da un piccolo frontone triangolare. Al centro della facciata, campeggia una successione di quattro ampie finestre con archi a sesto acuto. Sulla destra sorge il campanile. Chiesa e convento dei Frati CappucciniLa chiesa e il convento ad essa adiacente furono edificati nel 1628, voluti dal vescovo Nicol Antonio Spinelli. Il convento fu soppresso due volte, nel 1809 e nel 1866; i Cappuccini tornarono ad abitarlo solo nel 1929. Attualmente una parte del convento è occupato dai Frati e un'altra è destinata ad ospitare la Casa Francescana di spiritualità dedicata a Don Tonino Bello, nato ad Alessano il 18 marzo 1935. In passato, il convento disponeva di una ricchissima biblioteca: nel 1884, su disposizione ministeriale ed a seguito della soppressione del 1861, i libri furono trasferiti nella Biblioteca Piccinno di Maglie. Tuttavia, caso unico nei conventi cappuccini pugliesi, permane ancora l'arredo originale della sala adibita a biblioteca, con infissi e suppellettili in legno. Chiesa della Madonna AssuntaLa chiesa della Madonna Assunta è una piccola costruzione del centro storico risalente al Seicento. L'edificio fu radicalmente trasformato intorno al 1820 quando divenne la sede della Congregazione della Madonna Assunta. Chiesa della Madonna del RiposoSituata su un'altura che domina il paese (un tempo extra moenia, oggi in periferia), la piccola Chiesa della Madonna del Riposo segna insieme al Calvario il confine dell'abitato alessanese con quello di Presicce. Una leggenda vuole che intorno al XVI secolo un pellegrino diretto a Santa Maria di Leuca si fermò a riposare in una piccola grotta tufacea alle porte di Alessano; durante la notte la stessa Madonna gli venne in sogno; al risveglio l'uomo decise di trasformare il luogo del suo riposo in un tempio dedicato alla Madonna, così fece ampliare e affrescare la grotticella, che diventò ben presto un luogo di riferimento per gli alessanesi. Nel 1822 un incendio danneggiò gravemente la cappella rupestre; in seguito a tale avvenimento si decise di costruirvi sopra l'attuale edificio, che risale a quegli anni. Dell'antica grotticella rimane una piccola nicchia a metà della scalinata che sale alla cappella; vi si trova un affresco, molto danneggiato, raffigurante una Pietà e dipinto su un'immagine preesistente nel XIX secolo. La cappella è ad ambiente unico con volta a doppia stella affrescata con i simboli dei Quattro Evangelisti; all'interno sono presenti un altare in marmo policromo sovrastato da una pregevole pala raffigurante la Madonna di Leuca (XIX secolo); vi è inoltre una statua in cartapesta della Madonna di Leuca, tradizionalmente chiamata "la Madonna del Riposo". La giornata dell'8 settembre è dedicata alla Madonna del Riposo e la statua risiedente nella cappella viene portata in processione. Cappella e oratorio dello Spirito SantoIn una traversa della strada che conduce a Specchia sorge una piccolissima cappella intitolata allo Spirito Santo. Essa risale alla prima metà del XVI secolo e presenta un unico ambiente molto piccolo con volta a vela, un semplice altare in pietra leccese e una statua in cartapesta raffigurante la Trinità. L'altare ha la particolarità di recare un'iscrizione con i nomi dei costruttori della cappella scritti in alfabeto greco, elemento praticamente unico di retaggi bizantini ad Alessano. Date le ristrettissime dimensioni della cappella nel 1977 fu costruito, nello spiazzo immediatamente di fronte a essa, un ampio e moderno oratorio. Chiesa del CrocefissoLa chiesa del Crocefisso risale al 1651 come riporta la data sulla volta di copertura. L'edificio, isolato nelle campagne ai piedi del Bosco Boceto in prossimità delle alture della Serra dei Cianci, presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata fra due poderose paraste. Lateralmente è posizionato un piccolo campanile a vela. Cappella di San GiuseppeUbicata nel cuore del centro storico, questa cappella fu costruita agli inizi del XVII secolo per ordine della confraternita devota al santo titolare, che vi ebbe sede fino al XX secolo. Recentemente restaurata e riaperta al pubblico dopo molti anni di abbandono, la cappella è di modeste dimensioni, a unico ambiente con copertura a volta a stella e conserva tre grandi tele risalenti al XVII o XVIII secolo: una Natività posta come pala d'altare, una Santa Lucia e una Santa Caterina d'Alessandria di autori ignoti. Presente inoltre una statua di San Michele Arcangelo datata 1773. In questa cappella fino al XIX secolo nel giorno della festa di San Giuseppe venivano sorteggiate sei fanciulle orfane, a cui un'istituzione denominata Azienda delle Orfane provvedeva a donare una dote di sei ducati. Cappella di Santo Stefano in MacuranoCostruita nel 1585, è un edificio di piccole dimensioni situato presso la masseria Santa Lucia in località Macurano. La chiesa presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco molto rovinato di Santo Stefano sulla parete di fondo. Sullo spiazzale adiacente alla chiesa ogni Lunedì dell'Angelo per tradizione si radunano i fedeli alessanesi. CalvarioUbicato a poca distanza dalla cappella della Madonna del Riposo, al limite estremo della città sulla strada che conduce a Presicce. Il Calvario fu eretto a opera di una coppia di devoti alessanesi nel 1927; si presenta come un'ampia nicchia pentagonale sormontata da una calotta emisferica. Sui raggi della calotta sono raffigurati cinque angeli recanti gli strumenti della Passione di Cristo, mentre sui lati del pentagono sono affrescate scene della Passione. Ogni Venerdì Santo al termine della Via Crucis per le vie cittadine la croce lignea portata in processione viene deposta al centro del Calvario e vi rimane fino alla Veglia Pasquale. Altre chiese
Architetture civili e militariPalazzo DucaleIl Palazzo Ducale, importante centro di cultura durante il governo dei Gonzaga, è un edificio fortificato con eleganti decorazioni che ne ingentiliscono l'aspetto. Fu realizzato alla fine del Quattrocento, sotto il governo dei feudatari Del Balzo, dei quali resta memoria negli stemmi, con la stella a sedici punte, inseriti nei capitelli delle paraste presenti sui finestroni. Finestroni di chiara matrice quattrocentesca ascrivibili alle architetture di Giuliano da Maiano[10]. Palazzo LegariL'edificio fu costruito nel 1536 in stile rinascimentale dal commerciante Donato Legari, originario di Tricase, come si evince da una scritta in latino sul prospetto principale. Questa residenza venne usata principalmente come luogo di ritrovo per amici e conoscenti. Palazzo Sangiovanni o Palazzo dei 'Diamanti zigzagati'Palazzo Sangiovanni è un edificio rinascimentale edificato sul finire del XV secolo durante la signoria dei Del Balzo. La presenza in facciata di un elegante motivo a bugne a punta di diamante zigzagato che lo rende unico. Al centro della facciata al piano terra il portale di ingresso, con arco a tutto sesto la cui centina è arricchita da eleganti motivi fitomorfi, interrompe il motivo a scarpa incorniciato da un trattamento a toro. L'edificio disposto su due piani, entrambi sono movimentati da una successione di finestre con arco a tutto sesto. Le finestre del piano nobile risultano intelaiate da paraste le quali reggono una trabeazione classica[11]. Un'ala del piano nobile ha subito alcune demolizioni resesi necessarie per porre rimedio a problemi statici. Il palazzo diviene proprietà della famiglia Sangiovanni nel 1643, dopo esserlo stato di Pompeo Almotrino ed in precedenza del vescovo di Monopoli Francesco Surgente. Altre architetture civili
Siti archeologiciInsediamento rupestre di MacuranoMacurano è un villaggio rupestre posto lungo la direttrice che collega Alessano a Marina di Novaglie ed è considerato il simbolo della cultura dell'olio per la presenza di due frantoi ancora utilizzati: trappeto Sauli e trappeto Santa Lucia. Aree naturaliSerra dei CianciLa Serra dei Cianci è la maggiore altura della provincia di Lecce e fa parte delle cosiddette serre salentine. La serra è caratterizzata da terrazzamenti coltivati ad ulivi secolari, con tronchi contorti e rugosi, dominata da muretti a secco, da pajare, e dalla vegetazione sempreverde della macchia mediterranea. Bosco BocetoIl bosco Boceto occupa parte della scarpata della Serra dei Cianci. Si tratta di tipica vegetazione mediterranea nella quale si può distinguere il sottobosco, la macchia bassa e la macchia alta. La macchia bassa è costituita da arbusti mentre quella alta da alberi come il leccio, la quercia coccifera, il corbezzolo, l'alloro, l'olivastro, ecc. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[12] Etnie e minoranze straniereAl 31 dicembre 2020 ad Alessano risultano residenti 153 cittadini stranieri.[13] Lingue e dialettiIl dialetto parlato ad Alessano è il dialetto salentino nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli. ReligioneAlessano fu sede dell'omonima diocesi fondata con molta probabilità dai Normanni nel X-XI secolo. Il 28 giugno 1818 la diocesi di Alessano, in seguito al Concordato tra papa Pio VII e Ferdinando I fu soppressa e aggregata alla diocesi di Ugento in forza della bolla De utiliori dominicae dello stesso Pio VII. CulturaIstruzioneBiblioteche
ScuoleNel comune di Alessano hanno sede due scuole dell'infanzia (di cui una nella frazione di Montesardo), due scuole primarie (di cui una nella frazione di Montesardo) e una scuola secondaria di I grado (F. Storella) appartenenti al locale Istituto Comprensivo Statale. Alessano è anche sede di diverse scuole secondarie di II grado: I.S.I.S.S Istituto d'istruzione secondaria superiore, Istituto Tecnico Commerciale (ITC G.Salvemini), Istituto Tecnico Industriale (ITIS G.Salvemini), Istituto Professionale Industria e Artigianato, Istituto Professionale per i Servizi Sociali. MediaTelevisionePer quanto riguarda i telefilm, Alessano è stato teatro del telefilm Il giudice Mastrangelo andato in onda su Canale 5 tra il 2007/2008. CinemaAd Alessano sono state riprese molte scene del film Sangue vivo (2000) di Edoardo Winspeare e del film Italian Sud Est (2003). Nella Marina di Novaglie sono state riprese alcune scene del film del 2008 del regista Edoardo Winspeare Galantuomini presentato nello stesso anno alla Mostra Internazionale del Cinema di Roma. Geografia antropicaFrazioniMontesardoLa frazione di Montesardo conta 1.369 abitanti[15] e dista 2 km dal capoluogo comunale. Il paese, situato a 184 m s.l.m., è la località posta più in alto della provincia di Lecce. Marina di NovaglieMarina di Novaglie o semplicemente Novaglie è una località balneare collocata sul tratto di costa tra Marina Serra e Santa Maria di Leuca. Nel Medioevo, per contrastare le incursioni saracene, venne costruita la Torre del Porto, ridotta però a un ammasso di detriti. EconomiaL'economia di Alessano si basa prevalentemente sull'agricoltura, in particolare sulla produzione di olio di oliva. Inoltre ben sviluppato è il turismo estivo e la piccola industria manifatturiera. Infrastrutture e trasportiAlessano è attraversata dalla strada statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca, che assicura i collegamenti in direzione nord-sud. È inoltre servita dalle strade provinciali SP79 per Presicce, 80 per Corsano, 210 per Marina di Novaglie e 242 per Specchia. La cittadina è servita dalla stazione ferroviaria di Alessano-Corsano posta sulla linea Maglie-Gagliano del Capo delle Ferrovie del Sud Est. AmministrazioneSindaci dall'Unità d'Italia a oggiSportLa società Pallavolo Azzurra Alessano milita in Serie A-2. La squadra di calcio locale è l'U.S.D. Alessano che disputa il campionato di Seconda Categoria. Il campo di gioco è lo stadio comunale "Antonio Mele" situato lungo la statale SS275 Maglie-Leuca. Note
Bibliografia
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