24 Ore di Le Mans 1990
La 24 Ore di Le Mans 1990 è stata la 58ª maratona automobilistica svoltasi sul Circuit de la Sarthe di Le Mans, in Francia, il 16 e il 17 giugno 1990. Hanno gareggiato assieme 3 classi di automobili da competizione, ognuna delle quali ha avuto il suo vincitore. Tutte le vetture erano Sport Prototipi: la maggior parte erano costruiti secondo le norme FIA di Gruppo C, suddivisi in classi C1 e C2; è stata inoltre consentita la partecipazione di alcune vetture di classe GTP, costruite in base ai regolamenti IMSA. ContestoNel 1990 la FIA impose all'Automobile Club de l'Ouest organizzatore della 24 Ore di Le Mans, di modificare il tracciato del Circuit de la Sarthe, pena la perdita della sua licenza. La maggiore preoccupazione era incentrata sulla sicurezza del lunghissimo rettilineo dell'Hunaudières, sul quale le vetture avevano raggiunto ormai velocità troppo elevate e perciò ritenuto da molti troppo rischioso se non letale. In questa edizione vennero così introdotte sul circuito importanti modifiche, per la prima volta nella storia della corsa il lungo rettilineo dell'Hunaudières venne diviso in tre tronconi attraverso l'apposizione di due chicane, volute appositamente per limitare le altissime velocità di punta, ma cambiando per sempre il carattere della parte più conosciuta del circuito. Ironia della sorte, le modifiche vennero apportate troppo tardi per cui la FIA non inserì l'appuntamento di Le Mans come prova valida per il Campionato del Mondo Sport Prototipi e la Mercedes-Benz campione in carica giustificò la sua assenza dall'edizione del 1990 proprio per questo motivo. Il reale potenziale delle modifiche apportate per la sicurezza, è stato dimostrato durante le qualifiche, quando sulla Porsche 962 del pilota Jonathan Palmer lanciata in piena velocità nel tratto tra le 2 chicane, si verificò un cedimento della sospensione posteriore. L'auto ha prima colpito le barriere sulla sinistra, per poi girarsi e sbattere con il posteriore, sollevandosi da terra e attraversando la pista per circa 100 metri, finendo la sua carambola presso la seconda chicane. Il pilota scosso, uscì però illeso dall'abitacolo, l'incidente avvenne ad una velocità di 320 km/h, considerando che un anno prima, sarebbe potuto transitare a oltre 380 km/h. La Jaguar ha partecipato con quattro esemplari di XJR-12 fiduciosa delle sue possibilità. Ma c'erano sfidanti di prestigio come la Nissan con 7 vetture, la Toyota con 3, la Mazda con 3, la Porsche con diciannove 962 e due Cougar a motore Porsche. QualificheLe chicane introdotte sul circuito hanno inevitabilmente fatto aumentare i tempi sul giro, da una pole position con il tempo di 3.15.04 ottenuta dalla Sauber Mercedes C9 nell'edizione precedente del 1989 con rettilineo privo di chicane, si è passati nel 1990 ad un tempo di 3.27.02 su un tracciato dalla conformazione più lenta. Un tempo di qualificazione comunque molto veloce, se si considera che è stato siglato da Mark Blundell alla guida della potente Nissan R90, capace in prova di una potenza massima di 1.128 CV, ottenendo un tempo di ben 6 secondi più veloce rispetto alla prima delle Porsche 962 al 2º posto in griglia di partenza, seguita da altre tre Nissan R90. Alla vettura giapponese spetta anche il primato di velocità massima in prova sul rettilineo dell'Hunaudières interrotto da chicane, con una punta di 366 km/h. Tempi di qualificaQui di seguito vengono riportati i tempi delle prime 20 posizioni in griglia di partenza.
GaraNel giorno della gara la Nissan perde uno dei suoi prototipi già nel giro di formazione, quando il pilota Kenny Acheson accortosi di seri problemi all'impianto frenate della sua vettura, rompe il cambio nel tentativo di rallentare. Non appena parte la corsa va al comando la Nissan R90CK di Julian Bailey seguita dalla Porsche 962 di Oscar Larrauri.
Le Jaguar a motore aspirato in ombra nelle qualifiche, in gara inseguono da vicino le Nissan e le Porsche con motore sovralimentato, le quali devono necessariamente contenere la potenza dei loro motori essendo in vigore la formula consumo, che limita il quantitativo massimo di carburante nell'arco della corsa. La Porsche 962 numero 16 del team Brun si alterna al comando con la Nissan numero 24. Tuttavia questa Nissan subisce una collisione con una Toyota alle 20.30 di sera, riportando seri danni e ulteriori problemi la portano al ritiro. Prende il comando della corsa un'altra Nissan, la numero 83 schierata dalla squadra americana, resta in testa per tutta la notte. Ma a intorno all'alba questa vettura è costretta al ritiro per una falla sul serbatoio del carburante. La Jaguar, nonostante 2 vetture perse, può ancora contare su due XJR-12 ai primi posti, solo la Porsche 962 numero 16 del team Brun le insidia da vicino e per diverse ore si alternano in testa alla corsa, ma quando mancano appena 15 minuti al termine della maratona motoristica, la 962 di Jésus Pareja si arresta a Mulsanne per cedimento del motore; questo fatto viene considerato uno dei ritiri più drammatici nella storia della corsa. Per la Jaguar è una passerella trionfale, le sue vetture concludono al 1º e al 2º posto, a vincere è l'esemplare guidato da John Nielsen, Price Cobb e Martin Brundle; davanti a quella di Jan Lammers, Andy Wallace e Franz Konrad. Tiff Needell, David Sears e Anthony Reid completano il podio al 3º posto su Porsche 962 Alpha Racing Team. In classe C2 la vittoria va all'equipaggio Richard Piper, Olindo Iacobelli e Mike Youles su Spice SE89C; in classe GTP vince la Mazda 767B dei giapponesi Takashi Yorino, Yoshimi Katayama e Yojiro Terada. Classifica finaleI vincitori di classe sono scritti in grassetto e ombreggiati in giallo. Le vetture che non hanno coperto almeno il 70% della distanza coperta dal vincitore non vengono classificate.
Leggenda:
Statistiche
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