Il toponimo fa riferimento all'idronimo Leno, un probabile prelatino (forse etrusco o retico) Lemno.
Più precisamente, il nome deriva da trans bis Lenum, cioè "tra due Leni", che sono il Leno di Vallarsa e il Leno di Terragnolo: il comune sorge infatti alla congiunzione dei due rami del fiume Leno.
Storia
Interessato nel XIII secolo da un insediamento di coloni tedeschi.[6]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con D.G.P. dell'8 aprile 1988, n. 3346.[7]
«Troncato: nel primo d'azzurro a due monti d'argento contrapposti; nel secondo di verde ad una pergola ondosa d'argento, caricato nel cuore del caratteristico Santuario della Madonna delle Salette, di oro. Sul tutto un ponte in pietra attraversante dello stesso. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento.»
Gonfalone
«Drappo rettangolare del rapporto di 100 x 170, composto da tre teli giallo il centrale – largo 3/5 del tutto – e verdi i laterali – larghi ciascuno 1/5 del tutto – caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo e in punta della scritta "Comune di Trambileno". Il tutto bordato e frangiato d'oro, sarà appeso ad un'asta mediante un cordone a nappe dello stesso.»
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Santuario della Madonna de La Salette. È stato costruito nel 1856 su uno sperone roccioso a Moscheri (sede comunale) grazie alla donazione di un nobile roveretano. Venne consacrato alla Madonna de La Salette. Il Santuario appare anche nello stemma del comune sopra i due Leni che si congiungono.
Eremo di San Colombano. Arroccato su una parete rocciosa a strapiombo sul Leno fu dimora di eremiti che fondarono il primitivo edificio e cella monastica documentato dal 753 (data incisa sulla roccia). Nel corso dei secoli attorno alla grotta è stata edificata a partire dal X secolo una chiesetta che è raggiungibile grazie a una ripida scala ricavata nella roccia.
Forte Pozzacchio (ted. Valmorbia Werk). Costruito dall'Impero Austro-ungarico poco prima dell'inizio della Grande Guerra, sorge su un rilievo roccioso tra i paesi di Pozzacchio e Valmorbia, nel territorio comunale di Vallarsa. È un capolavoro di ingegneria militare mai ultimato e mai usato come forte vero e proprio. Risulta interamente scavato nella roccia e avrebbe dovuto proteggere la linea del fronte austriaco lungo la Vallarsa. È stato aperto per le visite al pubblico nel 2015.
Architetture civili
Rifugio Vincenzo Lancia, nei prati dell'Alpe Pozze. Dal rifugio partono numerosi sentieri che esplorano il massiccio del Pasubio, il Col Santo, il Col Santino, il Monte Testo e il Monte Corno Battisti. Nei pressi del rifugio anche l'Alpe Alba con le suggestive baite in pietra nate per dar riparo ai contadini che facevano il fieno in quota e recentemente usate come luogo di villeggiatura.
^ Carla Marcato, Trambileno, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 662.
^Comune di Trambileno: approvazione stemma e gonfalone comunali, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 3.
^Gemellaggi, su comune.villalagarina.tn.it, Comune di Villalagarina. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2018).