Nel 2021 l'amministrazione è stata commissariata in seguito all'operazione Perfido, dalla quale è emerso che un "Locale" della 'ndrangheta, infiltrata nel settore dell'estrazione del porfido in Val di Cembra, si era insediato nel territorio comunale.[6] A seguito di questo rovescio, il comune ha vissuto una lunga crisi istituzionale: per tre tornate elettorali consecutive l'unica lista presentatasi non ha infatti raggiunto il quorum necessario per governare e quindi è rimasto commissariato[7] fino all'elezione di un nuovo sindaco il 26 febbraio 2024[1].
Simboli
Stemma
Un primo stemma creato nel 1874 non fu mai usato. Nel 1882 fu realizzato un semplice timbro con una stretta di mano racchiusa in un ovale a simboleggiare che le due frazioni volevano essere unite e collaborare. Lo stemma attuale è stato adottato con delibera consiliare del 13 giugno 1984 ed approvato con deliberazione della Giunta provinciale del 31 agosto 1984 n. 7939.[8]
«Forma di Scudo sannitico: Troncato: nel primo d'azzurro al cubetto di porfido d'oro con il quartier franco d'argento caricato di una pigna di cembro al naturale; nel secondo d'argento a due fasce ondate spigolose d'azzurro; il tutto attraversato da una fascia di rosso posta sulla troncatura. Corona: Civica di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro.»
La pigna di cimbro nel cantone destro del capo in ricordo dell'appartenenza alla vecchia Comunità Montana di Pinè. Le fasce ondulate di colore azzurro nella parte inferiore rappresentano il lago. La fascia di colore rosso simboleggia il porfido.[9]
Gonfalone
Il gonfalone è stato approvato con D.G.P. del 5 settembre 1994 n. 10888.[10]
«Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 5/9, appeso ad un bilico mediante tre merli guelfi e terminante a ventame a coda di rondine, caricato al centro di un quadrato bianco recante al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, il tutto sovrastante la scritta: Comune / di / Lona-Lases disposta su tre righe. Passamaneria, frange, scritta, saranno d'argento. Il bilico sarà appeso all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori bianco ed azzurro disposti a spirale, mediante un cordone, a nappe, d'argento.»
^Approvazione del gonfalone del Comune di Lona-Lases, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 47 del 18/10/1994, p. 4876.