Molte delle loro competenze sono definite dal "codice dei beni culturali e del paesaggio"[1] con compiti in ambito territoriale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali e beni paesaggistici. La più recente norma di regolamento è costituita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169[2]. Tuttavia, con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 marzo 2024, n. 57[3] il Ministero della Cultura ha subito un processo di riorganizzazione, che tuttavia non contiene la definizione delle competenze degli uffici periferici, tra cui le soprintendenze, che sono state dunque rimandate a successivi decreti ministeriali.
Storia
Nel territorio italiano sono presenti differenti organi di tutela del patrimonio culturale fin dagli stati preunitari, ma è dopo l'Unità d'Italia che nasce un'organizzazione capillare delle risorse. Nel 1875 viene istituita presso il Ministero della pubblica istruzione la "Direzione centrale degli scavi e dei musei del Regno", poi nel 1881 denominata "Direzione generale per le antichità e belle arti".
Nel 1907 vennero istituite le soprintendenze territoriali, dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione[4]. Nel 1923 vennero istituite le "soprintendenze dell'arte medioevale e moderna".[5] Nel 1939 la struttura delle soprintendenze fu razionalizzata[6] e, inoltre, furono promulgate le leggi fondamentali di protezione dei beni culturali e paesaggistici.[7]
le soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio.
Le soprintendenze si occupano in via esclusiva della tutela dei beni culturali e, in concorso con Regioni e Comuni, della tutela dei beni paesaggistici di uno specifico territorio. Alcune soprintendenze uniscono le funzioni di una o più province (o città metropolitane) o anche di un singolo comune (per Roma, Venezia e Napoli).
Le soprintendenze sono dirette da un soprintendente (dirigente di seconda fascia) che ha la responsabilità delle azioni di tutela ed è coadiuvato da un ufficio, che può avere gradi di complessità differenti a seconda del peso dell'oggetto di tutela.
Le attività delle soprintendenze si esplicano nell'individuazione dei beni, con indagine conoscitiva e successivo iter vincolistico sui singoli beni, nonché nella protezione dei beni, ovvero controllo, attraverso specifici permessi, sui lavori di restauro, sui trasferimenti, le esportazioni e sui progetti di interesse paesaggistico.
Il ministero concorre agli interventi di restauro con finanziamenti sui lavori oppure come stazione appaltante di restauri su beni di appartenenza pubblica, ecclesiastica o similare. Si occupa inoltre della valorizzazione del patrimonio, ovvero di promozione e sviluppo di attività culturali necessarie a diffondere i valori dei beni.
Competenze
Il regolamento di riorganizzazione del Ministero della cultura, all'art. 41 del DPCM 169/2019,[2] prevede specifiche competenze delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, all'interno delle azioni svolte dal MiC, tra le quali:
a) svolge le funzioni di catalogazione e tutela nell'ambito del territorio di competenza (...)
b) autorizza l'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali (...)
l) istruisce e propone alla competente Commissione regionale per il patrimonio culturale i provvedimenti di verifica o di dichiarazione dell'interesse culturale, le prescrizioni di tutela indiretta, nonché le dichiarazioni di notevole interesse pubblico paesaggistico (...)
p) istruisce i procedimenti concernenti le sanzioni ripristinatorie e pecuniarie previste dal Codice (...)
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza – diretta da Maria Luisa Laddago, con sede a Parma;[21]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – diretta da Federica Gonzato, con sede a Ravenna.[22]
Friuli-Venezia Giulia
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli-Venezia Giulia – diretta da Simonetta Bonomi, con sede a Trieste.[23]
Lazio
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma[24] e per la provincia di Rieti – diretta da Lisa Lambusier, con sede a Roma;[25]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale – diretta da Margherita Eichberg, con sede a Roma;[26]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina – diretta da Maria Grazia Filetici, con sede a Latina.[27]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia – diretta da Luca Rinaldi, con sede a Brescia;[31]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese – diretta da Giuseppe Stolfi, con sede a Milano;[32]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova – diretta da Gabriele Barucca, con sede a Mantova;[33]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Monza-Brianza e Pavia – diretta da Giuseppe Stolfi, con sede a Milano.[34]
Marche
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino – diretta da Cecilia Carlorosi, con sede ad Ancona;[35]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo – diretta da Lisa Accurti, con sede ad Alessandria;[39]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia – diretta da Anita Guarnieri, con sede a Foggia;[43]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce – diretta da Francesca Riccio, con sede a Lecce.[44]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara – diretta da Angela Acordon, con sede a Lucca;[48]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno – diretta da Valerio Tesi, con sede a Pisa;[49]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Arezzo, Siena e Grosseto – diretta da Gabriele Nannetti, con sede a Siena.[50]
Umbria
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria – diretta da Elvira Cajano, con sede a Perugia.[51]
Veneto
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Venezia e Laguna – diretta da Fabrizio Magani, con sede a Venezia;[52]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia[53] e le province di Belluno, Padova e Treviso – diretta da Vincenzo Tinè, con sede a Padova;[54]
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza – diretta da Fabrizio Magani, con sede a Verona.[55]
Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche
Le 17 Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche afferiscono alla Direzione generale Archivi e supervisionano tutte le 20 regioni italiane.[56] Presso le regioni a statuto speciale la competenza del patrimonio bibliografico è in capo alle amministrazioni regionali.
Soprintendenza Archivistica del Friuli-Venezia Giulia – diretta da Luca Caburlotto, con sede a Trieste;[57]
Soprintendenza Archivistica della Sardegna – diretta da Monica Grossi, con sede a Cagliari;[58]
Soprintendenza Archivistica della Sicilia – diretta da Ester Giuseppa Rosa Rossino, con sede a Palermo;[59]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Abruzzo e del Molise – diretta da Giuseppina Rigatuso, con sede a Pescara;[60]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata – diretta da Raffaele Antonio Cosimo Pittella (ad interim), con sede a Potenza;[61]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria – diretta da Giulia Barrera, con sede a Reggio Calabria;[62]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania – diretta da Gabriele Capone, con sede a Napoli;[63]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Emilia-Romagna – diretta da Paola De Montis, con sede a Bologna;[64]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio – diretta da Aurora Raniolo, con sede a Roma;[65]
Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria – diretta da Francesca Imperiale, con sede a Genova;[66]
Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo – diretta da Barbara Davidde, con sede a Taranto, oltre alle funzioni proprie svolge anche le funzioni di SABAP per la provincia di Taranto;[75]
Ufficio del soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 – diretta da Paolo Iannelli, con sede a Rieti.[76]
Nelle regioni autonome
Le soprintendenze in 3 delle 5 regioni autonome (Sicilia, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige) non afferiscono al Ministero della cultura, bensì alle regioni o (in Trentino-Alto Adige) alle province autonome, che esercitano le relative competenze di tutela e valorizzazione.
Trentino-Alto Adige
In Trentino-Alto Adige, regione a statuto speciale, le amministrazioni provinciali hanno alle proprie dipendenze le soprintendenze, suddivise in uffici distinti per i beni archeologici, architettonici, le belle arti e il patrimonio archivistico e librario:
In Valle d'Aosta, regione a statuto speciale, è presente il Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali, diretto da Cristina De La Pierre, con sede ad Aosta.[79]
Sicilia
In Sicilia, regione a statuto speciale, le soprintendenze dei beni culturali dipendono direttamente dall'Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana della Regione Siciliana.
Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, con sede a Palermo. Da esso dipendono:
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Agrigento - con sede ad Agrigento;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Caltanissetta - con sede a Caltanissetta;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania - con sede a Catania;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Enna - con sede a Enna;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Messina - con sede a Messina;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo - con sede a Palermo;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Ragusa - con sede a Ragusa;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa - con sede a Siracusa;
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Trapani - con sede a Trapani;
^Emanato con d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. Cfr, inoltre, il regolamento di organizzazione del ministero, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 233/2007, in particolare il capo IV "amministrazione periferica e specificamente l'articolo 18.
^Nel territorio della provincia di Taranto le funzioni di Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio sono svolte dalla Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, che ha sede a Taranto. Cfr. infra.