La provincia di Pisa è una provincia italiana della Toscana di 416 413 abitanti.[1] È la seconda provincia toscana per numero di abitanti, e per quanto riguarda la superficie, con i suoi 2 444 km² è al quinto posto tra le dieci province toscane.
La provincia comprende, oltre il capoluogo, trentasette comuni. La zona nord è attraversata dalla modesta catena montuosa anti-appenninica del Monte Pisano, adiacente alla estrema propaggine delle Alpi Apuane, che separa la provincia di Pisa da quella di Lucca.
Lo sbocco sul mare, il litorale pisano, si estende per circa 15 km, e comprende le seguenti località:
un tratto di costa di circa 1 km, protetta dal parco amministrata dal comune di San Giuliano Terme;
Marina di Vecchiano, nel comune di Vecchiano, anch'essa inserita nel parco;
La zona di Pisa è pianeggiante, ma, scendendo di pochi km a sud, nella parte meridionale della provincia, ci si trova immersi nel più classico dei paesaggi toscani, fatto di colline, boschi e antichi borghi, che comprende le seguenti aree:
La Valdera, che comprende grandi porzioni della regione storica chiamata Colline Pisane.
La Val di Cecina, che ha il suo centro principale nell'antica città di Volterra e segue il corso del fiume Cecina. La parte occidentale della Val di Cecina è storicamente nota anche come Maremma Pisana.
Le Colline Metallifere, sistema collinare e montuoso dell'Antiappennino toscano che interessa la parte meridionale della provincia di Pisa, famosa anche per le sue caratteristiche boracifere (sono presenti i cosiddetti lagoni). .
L'attuale provincia deriva dall'antico compartimento di Pisa, suddivisione amministrativa granducale, che in massima parte comprendeva i territori che avevano fatto parte della Repubblica marinara di Pisa. Con l'annessione fiorentina, Pisa ed il suo territorio assunse la denominazione di "Provincia Pisana", integrando anche tutta la parte del Volterrano e l'exclave di Castiglione della Pescaia e l'isola del Giglio. La provincia pisana rimase esclusa dall'antico distretto fiorentino di cui Livorno ed il suo capitanato facevano invece parte come exclave. Tale situazione rimase pressoché immutata fino al 1766 e alle successive riforme amministrative di Pietro Leopoldo, finché dopo il periodo napoleonico il governo lorenese con la legge del 20 novembre 1849 costituì i vari compartimenti, tra cui quello pisano.
Nel 1861 reclamò, senza successo, l'intera Versilia e altri comuni[2].
Nel 1938 il comune di Castellina Marittima acquistò una piccola fetta del territorio del comune di Cecina, facente parte della provincia di Livorno, al quale era stata attribuita per un errore amministrativo.
Infrastrutture e trasporti
Autostrade
Firenze-Mare: nella provincia c'è il tratto terminale che si innesta sulla A12 a Pisa nord.
Genova-Roma: segue la linea costiera e ha tre uscite nella provincia: Pisa nord, Pisa centro e Livorno.
Gli ospedali sono le struttura finalizzata all'organizzazione ed all'erogazione delle prestazioni specialistiche di ricovero, sia per quanto riguarda i ricoveri ordinari che i day hospital medico e chirurgico.
L'assistenza ospedaliera è garantita da vari presidi ospedalieri presenti nel territorio, strutture di riferimento anche per l'assistenza di emergenza ed urgenza (pronto soccorso).
L'assistenza territoriale è il sistema che include i servizi di assistenza educativa, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, tutti quanti erogati non in regime di ricovero all'interno dell'intero territorio di competenza.
In adeguamento alle normative vigenti, l'intero bacino di utenza della Azienda USL 5 di Pisa è suddiviso in 3 articolazioni territoriali, all'interno dei quali viene garantita l'assistenza.
Zona Alta Val di Cecina (area meridionale della provincia)
Data la vastità del territorio di competenza, nella maggior parte dei comuni è comunque presente un servizio di poliambulatori.
Anche l'intero bacino di utenza della Azienda USL 11 di Empoli in articolazioni territoriali, una delle quali comprende i 4 comuni della provincia di Pisa.
In grassetto sono indicate le città metropolitane. In luogo delle province, in Sicilia vi sono i liberi consorzi comunali; in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione, in Friuli-Venezia Giulia le province sono state abolite come enti amministrativi e rimangono esclusivamente come unità territoriali sovracomunali non amministrative; mentre in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomi sui generis.