Gli antichi Stati italiani furono le numerose entità territoriali politiche, autonome ed indipendenti, esistite in Italia prima della proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta nel 1861.
Di seguito è riportato l'elenco di questi Stati, organizzati per data, dall'antichità sino all'unità d'Italia. Tra parentesi, dove indicate, le dinastie regnanti.
Le antiche popolazioni dell'Italia, costituite in elaborate città-stato o semplici tribù, possono classificarsi in:
di lingua non-indoeuropea (le lingue di alcune di queste popolazioni sono documentate da iscrizioni, mentre su altre le informazioni sulla lingua sono ricavate da onomastica e toponomastica):
La città-stato latina di Roma, centro della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, riuscì a confederare tutta l'Italia sotto la sua guida. In particolare, nell'alto Impero l'Italia romana godette di uno status giuridico privilegiato e di condizioni materiali e politiche migliori rispetto alle province, anche se questa differenza si andò gradualmente attenuando e, entro il tardo Impero, si era annullata del tutto.
Dopo la deposizione dell'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto, la penisola italiana fu sotto la sovranità formale degli imperatori d'Oriente, che consentiva a dei sovrani germanici di governare in sua vece. Di fatto, questa sottomissione fu solo formale e, come nel resto dell'Occidente romano, in Italia si formarono dei regni romano-germanici:
Dopo la guerra gotica la penisola passò interamente sotto il controllo dell'Impero romano d'Oriente, sotto forma di Prefettura del pretorio d'Italia, successivamente sostituita dall'Esarcato d'Italia. Tuttavia, dopo quindici anni, nel 568, i Longobardi invasero l'Italia fondando un nuovo regno romano-germanico, anche se non riuscirono a impadronirsi dell'intera penisola, che risultò così divisa:
L'età dei comuni va all'incirca dal 1100 al 1250; in particolare, durante il regno di Federico Barbarossa (1152-1190) le entità principali erano:[13][14]
Esisteva poi un numero indefinito di altre entità politiche (in generale feudi imperiali o vassalli di Stati maggiori) che, seppur dotate di larghe autonomie, non possono essere a rigor di termini considerate veri e propri Stati.
Altri
Si tratta di feudi imperiali e di vassalli o protettorati di Stati maggiori, limitati a pochi borghi o castelli, per la maggior parte dotati di forme più o meno estese di autonomia, ma non totalmente indipendenti. Nessuno di essi può quindi essere considerato un vero e proprio Stato. Resta fermo che il concetto di Stato è un prodotto dell'età contemporanea e non può essere applicato, se non parzialmente, alle epoche precedenti.
Esisteva poi un numero indefinito di altre entità politiche (in generale feudi imperiali o vassalli di Stati maggiori) che, seppur dotate di larghe autonomie, non possono essere a rigor di termini considerate veri e propri Stati.
Altri
Si tratta di feudi imperiali e di vassalli o protettorati di Stati maggiori, limitati a pochi borghi o castelli, per la maggior parte dotati di forme più o meno estese di autonomia, ma non effettivamente indipendenti. Nessuno di essi può quindi essere considerato un vero e proprio Stato. Resta fermo che il concetto di Stato è un prodotto dell'età contemporanea e non può essere applicato, se non parzialmente, alle epoche precedenti.
Principato vescovile di S. Giulio e di Orta; dal 1786 ai Savoia
Signoria della Valsolda: agli arcivescovi di Milano da 1311 al 1784 quando viene assorbita dal Ducato di Milano
Contea di Limonta, Civenna e Campione: agli abati di S. Ambrogio di Milano dal 998 al 1797
Baronia imperiale di Retegno e Bettola, ai principi Gallio Trivulzio fino al 1768
Signoria di Maccagno imperiale: ai marchesi Borromeo di Angera dal 1692 al 1797
^L'Italia al tempo dei Carolingi (774-887), in Percorsi, p. 317.
^Probabilmente ne esistevano degli altri, di difficile identificazione, e di piccole dimensioni tra Genova e Nizza. Quelli in Liguria erano più di approdi temporanei riutilizzati nel tempo ed occupati per più stagioni, o di piccole basi semipermanenti, che di veri e propri insediamenti.
^L'Italia nell'età dei comuni (1100-1250 circa), in Percorsi, p. 323.
^Il Sacro Romano Impero Germanico al tempo di Federico Barbarossa (1152-1190), in Percorsi, p. 321.
^L'Italia nei sec. XIII-XIV, in Percorsi, pp. 324-325.
^abRinaudo, tav. 17 (L'Italia sotto le signorie - sec. XIV).
^L'Italia dalla pace di Lodi alla fine del sec. XV (1454-1500), in Percorsi, p. 326.
^Italia 1560-1659. Duello Francia-Spagna per il predominio, in Percorsi, p. 329.
^abcdefgL'Italia alla pace di Cateau-Cambrésis (1559), in Storia universale, vol. I, p. 618.
^Italia 1714-1748. Guerre Asburgo-Borboni per il predominio, in Percorsi, p. 330.
^Italia 1796-1809. Le continue variazioni politiche imposte da Napoleone I, in Percorsi, pp. 332-333.
^Italia 1815. La restaurazione del Congresso di Vienna, in Percorsi, p. 334.
Bibliografia
AA. VV., I percorsi della storia - atlante, Milano, Istituto Geografico De Agostini, 1997.
AA. VV., Storia universale, Milano, Rizzoli Editore, 1965.