616.700 km² nel 1800; la Louisiana francese, annessa per un breve periodo tra il 1800 e il 1804, copre da sola una superficie pari a circa 2.000.000 km².
Quello denominato Prima Repubblica, ufficialmente République française ("Repubblica francese"), è stato il regime politico repubblicano presente in Francia, tra il settembre del 1792 e il maggio del 1804.
Il 21 settembre del 1792 i deputati della Convenzione, nella sua prima seduta, votarono all'unanimità l'abolizione in Francia della monarchia[2]. Il nuovo regime non venne mai proclamato ufficialmente, ma dal 25 settembre 1792 la Repubblica è definita come "una e indivisibile".[3][4]
La proposta, chiesta da tempo dai giornali radicali come L'Ami du peuple di Jean-Paul Marat già dopo la tentata fuga a Varennes (1791), era stata avanzata dal deputato di Parigi, Collot d'Herbois senza incontrare alcuna opposizione. Al tentativo di raccomandare una discussione almeno formale da parte di Claude Basire, deputato del dipartimento della Côte-d'Or, il vescovocostituzionale di Blois, l'abate Henri Grégoire rispose che non c'era alcun bisogno di discutere, dal momento che tutti erano d'accordo e Jean-François Ducos, deputato del dipartimento della Gironda aveva ribadito che dopo il 10 agosto qualsiasi discussione sarebbe stata inutile.
La Convenzione decise inoltre anche di datare i propri documenti non più nell'anno IV della Libertà, ma nell'anno I della Repubblica, sancendo in tal modo la forma repubblicana dello Stato. L'anno dopo entrò in vigore il calendario repubblicano che indicava l'anno I come iniziante il 22 settembre 1792.[5] Nel 1793 furono creati il Comitato di Sicurezza generale e il Comitato di Salute Pubblica.
Condanna a morte di Luigi XVI
Il 21 gennaio 1793 Luigi XVI, messo sotto processo dalla fine del 1792 dalla Convenzione, venne ghigliottinato in Piazza della Rivoluzione, attuale Place de la Concorde. Dopo la sua esecuzione, il figlio Luigi XVII di Francia venne indicato dai monarchici e dagli altri Stati europei, come il nuovo re di Francia.[6] Dalla morte del giovane pretendente incarcerato (1795), i monarchici riconobbero come re Luigi XVIII.
A parte gli Stati dipendenti, nel periodo 1792-1796 solo la Svizzera (in orbita francese dal 1798 e trasformata in Repubblica Elvetica) e gli Stati Uniti d'America riconoscevano ufficialmente come legittima la Repubblica francese.
Il regime repubblicano deve affrontare lo stato di guerra permanente che oppone la Francia, tra il 1792 e il 1802, a quasi tutti gli altri Stati europei (guerre rivoluzionarie francesi), nonché pacificare i conflitti interni, in particolare la sanguinosa guerra di Vandea (1793-1796) per opera dell'Esercito cattolico e reale e dai guerriglieri chouan.
Possiamo distinguere tre forme di governo differenti all'interno del periodo della Prima Repubblica:
Il periodo del Direttorio[8], compreso tra il 26 ottobre 1795 e il 9 novembre 1799. In base alla Costituzione dell'anno III, approvata il 5 fruttidoro (22 agosto) del 1795 il governo venne retto dal Direttorio, in questa fase il potere è detenuto dall'ala moderata del movimento rivoluzionario; il suo uomo chiave fu Paul Barras, e negli ultimi mesi Emmanuel Joseph Sieyès, già importante leader dell'Assemblea Nazionale nel 1789;
^Il Concordato del 1801 stipulato da Napoleone riconobbe la religione cattolica come la religione della maggioranza dei francesi, ma non come religione di Stato
^ p.216 Albert Sobul, La Rivoluzione francese, Newton, 1991.
^Jacques Godechot, La Rivoluzione francese. Cronologia commentata, Bompiani, 1989, p. 115-121
^Nicole Dockès, professeur émérite, agrégé des universités, et Annie Héritier, maître de conférences à la faculté de droit de l’université de Corse, Genèse de la notion juridique de patrimoine culturel - 1750-1816 [archive], 2005, p. 71.
^Marc Bouloiseau, La Francia rivoluzionaria. La Repubblica giacobina, Laterza, 1987, p. 57-60
^Cortesi, Luigi XVII - Il bambino ucciso dal Terrore, p. 24.