Monte Isola
Monte Isola (Montisola [muŋˈtizulɑ] in dialetto locale[5]) è un comune italiano di circa 1 600 abitanti[2] della provincia di Brescia in Lombardia, che copre l'isola omonima del lago d'Iseo. Con un'area totale di 4,5 km², è l'isola lacustre più grande d'Italia. Geografia fisicaTerritorioLa vegetazione comprende numerosi ulivi che fanno da contorno alla costa meridionale fra Peschiera Maraglio e Sensole (dal latino Sinus olis, che significa "insenatura dell'olio"), mentre specie arboree tipicamente alpestri caratterizzano il nord e le parti più elevate del monte. È pensiero comune che Monte Isola sia l'isola lacustre più grande d'Europa; tuttavia tale idea è errata: essa è l'isola lacustre più grande d'Italia. In Europa vi sono numerose isole lacustri di maggior superficie, come Hurissalo (in Finlandia) con 172 km² o Mantsinsaari (Russia) sul Ladoga con 102 km². Il punto più alto di Monte Isola si deve all'altezza del suo monte, che raggiunge i 600 m s.l.m.. Origini del nomeNonostante sia sovente considerato solo il nome del comune, essa è l'unico toponimo corretto in italiano. Tale toponimo era utilizzato infatti per indicare la maggiore isola sebina, decenni prima della creazione del comune[6][7][8][9]. Alternativamente si trova con i toponimi Monte d'Isola[10] oppure Isola di Peschiera[10]. Spesso viene utilizzato anche il nome dialettale italianizzato Montisola, tale pratica tuttavia è da ritenersi un lombardismo e pertanto scorretta, mentre è corretto l'uso del termine Mont'Isola[7]. StoriaCompletamente boscosa[11] nell'antichità, Monte Isola possedeva un tempio pagano sulla sua cima. Sull'isola è attestata la presenza di ville d'epoca romana. Nel V secolo d.C. fu cristianizzata dal vescovo bresciano San Vigilio. La prima fonte storica si riferisce all'abitato di Peschiera Maraglio ed è «Pescaria Insulae Curtis» in un documento datato 905 del Monastero di Santa Giulia[12], per cui si contano quattro case, della terra arabile, vigne, un bosco, un porto e dei poderi. In seguito i cluniacensi vi insediarono un monastero e avviarono, intorno all'anno mille, la fabbricazione di reti, che prosperò lungo i secoli successivi. L'isola vide dapprima nascere borghi agricoli nelle posizioni più elevate e, in epoca successiva, borghi di pescatori lungo la costa. Verso il secolo XIII, a difesa del territorio bresciano, gli Oldofredi vi costruirono un castello (ora rocca Martinengo, di proprietà privata). Fu infine trasformata in feudo dalla Repubblica di Venezia. Tradizione di una delle frazioni dell'Isola è la festa di Santa Croce di Carzano in cui tutto il paese viene addobbato con fiori fatti a mano e rami di pino; la festa ebbe origine nel 1836 per celebrare la fine di un'epidemia di colera. Fino al 1928 Monte Isola contava due comuni: Siviano e Peschiera Maraglio. A seguito della fusione avvenuta nel 1929 il comune è stato denominato Monte Isola, formato da diverse località: Siviano (sede comunale con la scuola elementare e media, e l'ufficio postale), Carzano, Novale, Porto di Siviano, Masse, Sinchignano, Olzano, Sensole, Peschiera Maraglio, Senzano, Menzino, Cure. Monte Isola ha una secolare tradizione nella fabbricazione delle reti da pesca e nella costruzione delle barche in legno. Fino agli anni settanta del Novecento si trattava infatti di uno dei principali produttori mondiali di reti da pesca, ma successivamente ha subito la schiacciante concorrenza dei fabbricanti industriali giapponesi; ancora oggi, tuttavia, è possibile vedere quanto resta di quella nobile tradizione artigianale, soprattutto nella località di Peschiera Maraglio. Simboli«Troncato: nel primo, campo di cielo al Santuario della Madonna della Ceriola, posto di tre quarti, fondato sulla sommità di un monte, il tutto al naturale; nel secondo, campo di cielo, all'isola di Montisola, fondata sul lago fluttuoso, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[13]» Lo stemma privo di un formale decreto di concessione è liberamente usato dal Comune. Il gonfalone è un drappo di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture civili
Architetture religiose
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[15] Tradizioni e folclore
CulturaCucinaUna caratteristica locale consiste nello stendere a seccare al sole i persici, gli agoni (localmente, ma impropriamente, chiamati sardine) e le alborelle sugli archi di legno; la tradizione di seccare il pesce al sole su appositi sostegni sopravvive persino nel cognome Archetti, il più diffuso in tutta l'isola. Monte Isola non ha solo una cucina di pesce, nelle frazioni collinari infatti (in particolare a Masse e Cure) si produce un salame a grana grossa. Geografia antropicaEcco l'elenco completo delle località[1][16]:
Economia
TurismoNel 2019 Monte Isola è stata eletta come terza migliore località turistica europea[17]. Il comune è associato al club I borghi più belli d'Italia. Dal 18 giugno 2016 al 3 luglio 2016 è stata realizzata un'installazione artistica di land art chiamata The Floating Piers, realizzata da Christo e Jeanne-Claude, che consisteva di una rete di pontili galleggianti aperti al pubblico che collegavano Sulzano, Monte Isola e l'isola di San Paolo. Amministrazione
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Note
Bibliografia
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