Di rosso, al leone rampante di oro linguato di rosso ed armato di nero; col capo d'oro a tre aquile di nero coronate del campo poste in fascia. alias Di rosso al leone rampante, d'argento.
Fondatore della famiglia fu probabilmente Oldofredo (?-1212), feudatario del castello di Chiari.[5]
Stemma
Di rosso al leone rampante, d'argento,[4] alias: di rosso, al leone rampante di oro linguato di rosso ed armato di nero; col capo d'oro a tre aquile di nero coronate del campo poste in fascia.
Personaggi e storia
Secondo Gabriele Rosa[6] nel 1426, dopo che il Carmagnola conquistò Iseo per la Repubblica di Venezia, il potere locale venne dato al Comune di Iseo e gli Oldofredi, banditi, se ne andarono a Cesena dove vantarono il titolo di conti Isei. Nondimeno, nel 1497 ospitarono Caterina Cornaro, regina di Cipro e sorella del podestà di Brescia, nel loro castello di Peschiera Maraglio.[7]
Nel 1846 lo scrittore Costanzo Ferrari scrisse un romanzo storico Tiburga Oldofredi - Scene storiche del secolo XIII ambientato nel XIII secolo con protagoniste due sorelle Oldofredi: Tiburga e Imelda.[8]
Attilio Alfredo Zani, Da Iseo poi Oldofredi, in Luca Giarelli (a cura di), I Signori delle Alpi. Famiglie e poteri tra le montagne d'Europa, 2015, ISBN978-8893218924.
Costanzo Ferrari, Tiburga Oldofredi - Scene storiche del secolo XIII, a cura di Flavio Guarneri, Sardini, 1847, p. 418, ISBN978-88-7506-182-1.
Giancarlo Piovanelli, Casate bresciane nella storia e nell'arte del medioevo, Rezzato, 1981, ISBN non esistente.