Acquafredda
Acquafredda (Aquafrèda in dialetto bresciano) è un comune italiano di 1 548 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia, situato nella bassa bresciana orientale. Geografia fisicaÈ posto territorialmente a metà strada tra Brescia e Mantova quindi gode di una posizione privilegiata ed è distante poco più di 15 chilometri da Desenzano del Garda. TerritorioIl suo territorio è distribuito su una superficie esclusivamente pianeggiante ed è parte della Bassa Bresciana orientale. Acquafredda è posta a un chilometro dalla riva sinistra del fiume Chiese. Il suo territorio vanta numerose sorgenti e una superficie ricoperta principalmente da colture di cereali e gelsi.[4][5] ClimaAcquafredda si trova nella zona climatica E.[6] Presenta il clima tipico della Bassa Bresciana. Le estati sono calde mentre gli inverni molto freddi. Il cielo è perzialmente nuvoloso tutto l'anno. Secondo i dati raccolti tra il 1980 e il 2016, in genere la temperatura va da -1 a +30 gradi centigradi.[7] Origini del nomeIl paese venne menzionato per la prima volta nel XII secolo come Aquae frigdae, toponimo derivante dalla presenza di numerose sorgenti all'interno del territorio.[5] StoriaIn antichità l'intera area era ricoperta da acquitrini e paludi, poi bonificate e trasformate in campi coltivati. Le prime documentazioni scritte riguardanti il comune risalgono al Millecento. Nel Medioevo, Acquafredda era dotata di un castello e di un'antica chiesa parrocchiale, riedificata nel corso dell'Ottocento. Per la storia del centro abitato fu molto importante la famiglia Di Rosa, la quale nella seconda metà del XVIII secolo vi insediò l'allevamento del baco da seta. Oltre al progresso economico, la famiglia portò il progresso sociale, tanto che nel principio del secolo successivo Paola Di Rosa fondò le Ancelle della Carità. A seguito della chiusura della filanda, nel corso del XX secolo venne introdotta la coltivazione del tabacco, mentre nascevano sul territorio i primi laboratori di calze da donna.[4][5] SimboliLo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica 21 dicembre 1988.[8] «D'argento, alla figura di donna, in maestà, di carnagione, capelluta di nero, con i piedi ignudi, vestita di nero, con grembiule azzurro, travasante acqua d'argento dall'anfora d'oro, tenuta con la mano destra e posta in sbarra, ad altra anfora dello stesso, tenuta con la mano sinistra e posta in banda. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[9] Etnie e minoranze straniereAl 1º gennaio 2022, gli stranieri residenti nel comune sono 179, ovvero l'11,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[10]
CulturaIstruzioneBibliotecheIl comune vanta la presenza di una biblioteca comunale.[4][11] MuseiAll'interno del municipio, è allestito il Museo della civiltà rurale.[4] ArteAll'interno della chiesa parrocchiale intitolata a San Bernardino da Siena, risalente alla seconda metà del Quattrocento ma successivamente riedificata tra il 1743 e il 1749, sono custodite diverse tele e opere d'arte: le più conosciute sono la pala Assunta di Girolamo Muziano, rinomato pittore cinquecentesco nato ad Acquafredda[4][5] e l'Ultima Cena di Germano Prendaglio.[12] EventiMentre la festa del santo patrono si tiene il 3 febbraio, sempre a San Biagio è dedicata una fiera tenuta il 19 ottobre.[4][5] Amministrazione
Infrastrutture e trasportiIl comune è attraversato dall'ex Strada statale 343 Asolana che, in località Fossa, forma un incrocio con la Strada provinciale 11 Orzinuovi-Acquafredda.[4] Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia