Alotano
L'alotano è un anestetico generale appartenente al gruppo degli idrocarburi alogenati, contenente come alogeni il fluoro, il cloro e il bromo. Viene utilizzato per un'anestesia generale, abbinabile al protossido di azoto e/o rilassanti muscolari. L'alotano è una molecola chirale che viene utilizzata come miscela racemica.[2] Gli effetti collaterali includono battito cardiaco irregolare, depressione respiratoria ed epatotossicità.[3] Come tutti gli anestetici volatili, non dovrebbe essere usato nei pazienti con una storia personale o familiare di ipertermia maligna.[3] Sembra essere sicuro nei pazienti affetti da porfiria.[4] Non è chiaro se l'uso durante la gravidanza sia dannoso per il bambino e non è raccomandato durante un taglio cesareo.[5] Nonostante la sua tossicità, dovuta alla formazione di metaboliti epatotossici[6], è ancora usato in quanto, avendo un elevato potere depressore, se ne può somministrare poco e ottenere ugualmente gli effetti desiderati. Inoltre, non è irritante per le mucose come gli altri anestetici del suo gruppo, e non è infiammabile. L'alotano è stato scoperto nel 1955.[7] È nella lista delle medicine essenziali dell'Organizzazione mondiale della sanità.[8] Il suo uso nei paesi sviluppati è stato in gran parte sostituito da nuovi agenti anestetici come il sevoflurano.[9] L'alotano contribuisce anche all'esaurimento dell'ozono atmosferico.[10][11] UsiÈ un potente anestetico con una MAC dello 0,74%. Il suo coefficiente di ripartizione sangue/gas di 2,4 lo rende un agente con tempi di induzione e recupero moderati. Non è un buon analgesico e produce un moderato rilassamento muscolare.[12] FarmacologiaL'alotano attiva i recettori GABAA e della glicina.[13][14] Agisce anche come antagonista del recettore NMDA,[14] inibisce il recettore nACh e i canali del sodio voltaggio-dipendenti,[13] mentre attiva i recettori 5-HT3 e i canali del potassio.[14] Non influisce sui recettori AMPA o i recettori del kainato.[14] Effetti collateraliGli effetti collaterali comprendono battito cardiaco irregolare, depressione respiratoria ed epatotossicità.[3] Sembra essere sicuro nei pazienti affetti da porfiria.[4] Non è chiaro se l'uso durante la gravidanza sia dannoso per il bambino e non è raccomandato durante un taglio cesareo.[5] In rari casi, sono state osservate gravi lesioni epatiche negli adulti, dopo una ripetuta esposizione (circa un paziente su 10.000 esposizioni). La sindrome risultante è chiamata epatite da alotano e potrebbe derivare dal metabolismo dell'alotano, in particolare dal metabolita acido trifluoroacetico che si forma attraverso reazioni ossidative nel fegato. Circa il 20% dell'alotano inalato viene metabolizzato dal fegato e i prodotti vengono escreti nelle urine. La sindrome dell'epatite ha un tasso di mortalità dal 30% al 70%. La comparsa di questo effetto collaterale ha comportato una drastica riduzione dell'uso dell'alotano negli adulti, che è stato sostituito negli anni '80 dall'enflurano e dall'isoflurano. Dal momento che il rischio di epatite da alotano nei bambini è inferiore rispetto agli adulti, negli anni '90 l'alotano ha continuato ad essere usato in pediatria. Tuttavia, già dal 2000 il suo uso in pediatria è stato ampiamente sostituito con il sevoflurano. L'alotano sensibilizza il cuore alle catecolamine, quindi può causare aritmie cardiache, a volte fatali, in particolare se è presente ipercapnia. Come tutti i potenti agenti anestetici usati per inalazione, è un potente fattore scatenante per l'ipertermia maligna,[3] e rilassa la muscolatura liscia uterina, fatto che può aumentare la perdita di sangue durante il parto o l'interruzione della gravidanza. SintesiLa sintesi commerciale dell'alotano inizia dal tricloroetilene, che viene fatto reagire con acido fluoridrico in presenza di tricloruro di antimonio a 130 °C per formare 2-cloro-1,1,1-trifluoroetano. Questo viene fatto reagire con bromo a 450 °C per produrre l'alotano.[15] StoriaL'alotano fu sintetizzato per la prima volta da Charles Suckling della Imperial Chemical Industries nel 1951 a Widnes e fu usato per la prima volta in clinica da M. Johnstone a Manchester nel 1956. Divenne popolare come anestetico generale non infiammabile in sostituzione di altri anestetici volatili come il tricloroetilene, il dietil etere e il ciclopropano. In molte parti del mondo è stato in gran parte sostituito da nuovi composti, ma è ancora ampiamente utilizzato nei paesi in via di sviluppo perché ha un basso costo. L'alotano è stato somministrato a milioni di pazienti adulti e pediatrici in tutto il mondo dalla sua introduzione nel 1956 fino agli anni 80.[16] Esaurimento dell'ozonoL'alotano è una sostanza che impoverisce l'ozono con un ODP di 1,56. SI ritiene sia responsabile dell'1% dell'esaurimento dello strato di ozono stratosferico totale.[10][11] Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|