Talampicillina
La talampicillina cloridrato è un'amminopenicillina[1] è un estere dell'ampicillina nella quale viene rapidamente idrolizzata dopo l'assorbimento intestinale e della quale possiede proprietà, spettro d'azione e indicazioni. Il composto è, di per sé, privo di attività antibatterica (profarmaco). FarmacocineticaLa talampicillina viene rapidamente assorbita dopo somministrazione orale; a livello intestinale subisce un'idrolisi con liberazione di ampicillina. In seguito a somministrazione di talampicillina si ottengono concentrazioni plasmatiche massime di ampicillina più elevate che con dosi equivalenti di ampicillina somministrata come tale. La cinetica di assorbimento non è influenzata dal cibo.[2] Dopo somministrazione di una dose di 250 mg il picco plasmatico di 4,7 µg/ml viene raggiunto in 40 minuti. Il gruppo ftalidico liberato per idrolisi è metabolizzato ad acido 2-idrossimetilbenzoico che viene eliminato nelle urine. Usi cliniciHa le stesse indicazioni dell'ampicillina. Trova impiego anche in veterinaria.[3] SomministrazioneLa talampicillina cloridrato viene somministrata per via orale alle dosi usuali di 250–500 mg tre volte al giorno. 1,48 g di talampicillina cloridrato sono approssimativamente equivalenti a 1 g di ampicillina. Si utilizza in terapia anche il sale napsilato le cui dosi sono espresse in termini di cloridrato. 1,33 g di talampicillina napsilato sono approssimativamente equivalenti ad 1 g di talampicillina cloridrato e a 674 mg di ampicillina. In pediatria la dose è: 50 mg/kg.[4] Effetti collateraliÈ stato riportato che la talampicillina causa diarrea meno frequentemente dell'ampicillina. GravidanzaLa talampicillina può essere usata in gravidanza.[4] Note
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