Società Italiana Servizi Aerei
La Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A.) fu una compagnia aerea italiana fondata nei primi anni '20. Attiva anche nell'addestramento dei piloti di idrovolante fu la prima azienda di trasporto aereo passeggeri ad essere fondata su territorio italiano e la prima ad effettuare voli regolari di linea.[1] StoriaAnni '20 e '30I fratelli Callisto, Fausto e Alberto Cosulich, proprietari della Fratelli Cosulich, importante impresa armatoriale di Monfalcone, già fondatrice e proprietaria del Cantiere Navale Triestino (oggi Fincantieri), acquistarono nel 1921 un biplano FBA Type H, dismesso dalla Regia Marina, allo scopo di trasportare personaggi di riguardo da Trieste ai loro alberghi di Portorose, in Istria (attuale Slovenia), evitando un lungo viaggio in automobile. Constatato quanto fossero apprezzate quelle brevi escursioni aeree, i fratelli Cosulich decisero di affiancare anche una vera impresa di navigazione aerea. La S.I.S.A. fu quindi fondata nel 1922 a Lussinpiccolo (attuale Croazia), con lo scopo di gestire una scuola di volo per piloti di idrovolanti civili e militari, oltre che per effettuare voli turistici tra Venezia e Portorose. Nel 1924 iniziarono a svolgersi, con una certa regolarità, i voli di collegamento tra Venezia e Trieste che servirono all'azienda per acquisire dati ed informazioni circa i costi ed i mezzi da utilizzare. Il 1º aprile 1926 venne ufficialmente inaugurata la linea "trasversale" Torino-Pavia-Venezia-Trieste con un volo dimostrativo di due coppie di idrovolanti, rispettivamente e contemporaneamente in partenza da Torino e Venezia, con i quali si assicurò il raggiungimento della destinazione in un solo giorno.[2] In verità, durante questo primo volo, gli inconvenienti tecnici non mancarono e solamente uno dei quattro velivoli riuscì a compiere il viaggio nel tempo stabilito. Nello stesso anno la linea incluse scali intermedi a Venezia, Adria, Ostiglia, Casalmaggiore, Piacenza, Pavia e Casale Monferrato. All'inizio dell'attività furono utilizzati quattro idrovolanti CANT 10 ter che avevano la possibilità di trasportare il pilota e cinque passeggeri. Per l'attività di scuola venivano impiegati invece i CANT 7, ed il secondo prototipo del trimotore CANT 6. Un CANT 7 venne successivamente destinato al servizio di linea. La cadenza del collegamento Est-Ovest era trisettimanale, con scali "a richiesta" nei principali porti fluviali del Po che, sostanzialmente, costituiva il tragitto obbligato. Il prezzo fissato era di 350 lire e, nonostante il costo all'epoca elevato, l'aviolinea ottenne un notevole successo. Il 15 ottobre dello stesso anno vennero attivate anche le tratte tra le città di Trieste, Pola, Zara e Ancona. Con il consolidamento e l'espansione delle attività della SISA iniziò anche il rinnovamento del parco macchine. I CANT 7 furono sostituiti dai CANT 18, mentre, a partire dal 1928, dopo un impiego a scopo valutativo sulla tratta Brindisi-Valona (Albania), il trimotore CANT 22 iniziò progressivamente a sostituire i CANT 10. All'inizio degli anni '30 iniziò la fase di concentrazione delle compagnie aeree italiane, ed anche la SISA non fu esclusa da questo processo, venendo assorbita dalla statale Società Aerea Mediterranea, che, nel 1931, aveva già acquisito la Transadriatica. La riorganizzazione di SAM sfociò, il 28 agosto 1934, alla costituzione di Ala Littoria. Nella relazione finale del 1934, in cui annunciavano la chiusura dell'azienda, il presidente Guido Cosulich e il direttore generale Antonio Maiorana tracciarono un breve consuntivo della SISA che, fino a quel momento, aveva totalizzato 12.093 viaggi in 28.710 ore di volo, percorrendo 4.032.286 chilometri e trasportati 59.021 passeggeri, 84.952 chili di posta e giornali, oltre a 947.146 chili di merci varie, con una media di regolarità di linea pari al 99,42% e una media di regolarità d'orario del 96,88%. Anni '40Dopo la Seconda Guerra Mondiale alcune società vennero autorizzate a proporre rotte e servizi secondo quanto decretato dagli Alleati britannici e stataunitensi in Italia. La famiglia Cosulich riprese le redini dell'azienda e la ricostituì già nel 1946 con sede a Trieste, all'epoca "Territorio Libero" sotto controllo anglo-americano. Furono acquistati sette Douglas C-47 militari di origine statunitense, affidati alle Officine Aeronavali di Venezia per la riconversione al trasporto civile. Nel frattempo i Cosulich procedettero alla rimessa in funzione dell'aeroporto "Amedeo Duca d'Aosta" di Gorizia e avviarono trattative con gli enti d'aviazione cecoslovacchi, jugoslavi, greci e turchi per instaurare reciproci collegamenti aerei tra le capitali. Qualcuno fece osservare che l'aeroporto di Gorizia era molto vicino al confine con la neonata Repubblica Federale Socialista della Jugoslavia, una frontiera piuttosto "calda". La nuova SISA inaugurò i voli l'8 giugno 1947 per Venezia e per Roma-Napoli. Tra i progetti c'erano anche Atene, Beirut, Baghdad, Bassora, Marsiglia, Barcellona, Vienna e Praga, ma nessuna di queste rotte fu mai attivata. Incoraggianti, comunque, i primi mesi di attività: oltre 528.000 chilometri volati, oltre 16.000 passeggeri, oltre 37.000 chilogrammi di merce, posta, giornali. Nell'autunno 1948 le operazioni di volo furono integrate in quelle di A.L.I.-Avio Linee Italiane. La fusione completa avvenne il 1° gennaio 1949 (legalmente il 27 agosto successiv) con la nascita di ALI - Flotte Riunite. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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