Oliveri
Oliveri (Luveri in siciliano) è un comune italiano di 2 044 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. I luoghi più importanti sono la tonnara, e il castello di origine araba. Geografia fisicaIl comune sorge alle pendici del monte Tindari e si affaccia sul golfo omonimo, a sud di Capo Tindari. Il suo territorio si estende per 10,46 km². StoriaIl primo a tramandare il nome Oliveri fu lo scrittore Edrisi, incaricato dal Gran Conte Ruggero, descrivendo «Labiri (Oliveri) come un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, delle case, delle buone terre da seminare, dei ruscelli perenni sulle sponde dei quali erano impiantati alcuni mulini e con un bel porto nel quale si faceva copiosa pesca di tonno». L'attuale denominazione del paese viene dal condottiero Carlo Oliveris del quale gli abitanti del luogo hanno voluto ricordare la cortesia. Il fatto risale certamente all'epoca in cui, mancando la scrittura, il compito di esaltare le gesta degli eroi era affidato ai poeti popolari, girovaganti per le piazze del paese, che scatenavano le fantasie degli astanti e l'entusiasmo popolare. Il primo nucleo abitativo nei pressi di Oliveri fu fondato sul monte Tindari dai Dori, che fin dall'inizio utilizzarono il paese come centro costiero. Come tutta la Sicilia passò poi sotto il dominio romano e sotto di loro è divenuta nota la grande pescosità del suo mare. Nel 1088, per decreto del Gran Conte Ruggero, il territorio compreso tra i fiumi Elicona e Montagna fino a mare passò nelle mani dei monaci benedettini di Patti. Nel 1360 il Re Ferdinando d'Aragona, per farne regalo al suo secondogenito, staccò dalla concessione fatta ai monaci, il castello, il feudo e la tonnara di Oliveri. Non vi è una data certa della nascita del comune di Oliveri, che avvenne probabilmente tra il 1810 e il 1815; ma si sa per certo che fino al 1857 i territori di Falcone e di Casino di Falcone facevano parte del comune di Oliveri. In seguito si unirono e diedero vita al comune di Falcone.[4] È in questo comune che Alexis de Tocqueville approda in Sicilia. Al suo arrivo, nel 1826, questa località era già conosciuta con il nome di Olivieri. Fino agli anni '60 la tonnara di Oliveri era una delle più importanti della Sicilia. Oggi il paese ha una vocazione turistica. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1990.[5] «Interzato in palo: nel primo, d'argento, a due bande abbassate di nero, alla bordura di rosso, con il capo d'oro, caricato di cinque gigli di azzurro, 1, 2, 2; nel secondo, di porpora, a sei gigli d'oro, ordinati tre e tre, al capo partito di argento e di rosso, caricato nel primo della torre di rosso e nel secondo del leone d'oro, esso capo unito alla sottostante semirotella, con la convessità all'ingiù, di azzurro, caricata di tre gigli d'oro, 2, 1; nel terzo, d'oro a sei palle, 1, 2, 2, 1, la prima, più grande, di azzurro, le altre di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civiliInfrastrutture e trasportiStradeOliveri nella zona settentrionale è attraversato dalla mentre il centro cittadino si estende lungo la per 2,725 km. Inoltre, il Comune è interessato anche dalla , che collega il comune di Patti per 2,180 km e dalla SP 109/a. Il Comune di Oliveri non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, ma il casello autostradale più prossimo è quello di Falcone , Messina-Palermo. FerrovieFalcone è servito dalla ferrovia Palermo-Messina. La stazione ferroviaria è situata in piazza Stazione, ove è disponibile il servizio di autotrasporto Uber prenotabile tramite App. Mobilità urbanaI trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AST. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[6] AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Altre informazioni amministrativeIl comune di Oliveri fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.9 (Colline litoranee di Milazzo)[8]. Note
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