Cesarò
Cesarò (Cissirò in siciliano) è un comune italiano di 2 169 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia. È un comune del parco dei Nebrodi. Geografia fisicaTerritorioIl territorio di Cesarò si estende parte sul versante settentrionale e parte sul versante meridionale dei Monti Nebrodi. In esso ricade il tratto più suggestivo della dorsale dei Nebrodi, quello comprendente la vetta più alta della catena, Monte Soro, e i laghi Biviere e Maulazzo. È, per altitudine, il secondo comune più elevato della Sicilia. La grande distanza che lo separa dai principali capoluoghi (70 km da Catania, 115 km da Messina, 170 km da Palermo), fa di Cesarò uno dei comuni più remoti e isolati della provincia di Messina. ClimaIl clima della cittadina è fortemente influenzato dalla posizione geografica nella catena montuosa dei Nebrodi e dalla relativa altitudine. Nel periodo invernale, specialmente tra gennaio e febbraio, il clima è rigido con temperature molto basse e frequenti nevicate (zona climatica E). Nel periodo estivo, grazie alla quota elevata e alla presenza dei boschi, le temperature sono molto piacevoli. StoriaCentro di antica fondazione, le sue origini non godono della presenza odierna di documenti che aiutino a tracciarne l'evoluzione, se non in modo lacunoso. Le scarse notizie storiche, consistenti in nomi di personaggi rilevanti e date, si infoltiscono a partire dal XVII secolo. Anche se il piccolo nucleo urbano indubbiamente esisteva da prima del XIII secolo, essendo stato in origine una probabile fortificazione normanna, risalgono a questo periodo i primi nomi di baroni e duchi che ressero l'omonimo Comune feudale, comprendente i territori circostanti, nomi tutti legati alla dinastia dei Colonna Romano, introdotta in Sicilia durante il regno di Federico II di Svevia. Tra i membri di tale casato, Mons. Giovanni, arcivescovo di Messina (1255), Cristoforo, medico di fiducia del re Federico II d'Aragona e Stratigoto di Messina (1320 - 1328), Tommaso suo figlio (1420) e molti altri, per un totale di 14 successioni signorili feudali, fino al XVIII secolo. L'origine del nome di Cesarò è incerta. Nel 1768 è nota l'istituzione di un monte frumentario a Cesarò, quale supporto per gli agricoltori poveri del Comune. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Riserve naturaliSocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[5] CulturaCucinaL'attività contadina dei paesi dell'isola è alla base della tradizione gastronomica. Anche a Cesarò, come in tanti piccoli centri montani, la cucina fa uso di pochi ingredienti facilmente reperibili, cucinati in modo semplice ma spesso arricchiti da aromi e spezie per esaltarne il sapore. La pasta preparata in casa ("i maccheroni") nei giorni di festa, è condita con sugo di pomodoro e carne di maiale o di castrato e spolverata con ricotta salata grattugiata. La ricotta è uno dei tanti prodotti tipici caseari cesaresi ed insieme a provole, tuma, canestrato e pecorini rappresenta la massima espressione dell'attività tradizionale di trasformazione del latte. Le carni bovine, ovine e suine, sono semplicemente arrostite alla brace e aromatizzate con aglio, origano, limone. Famose le verdure come gli asparagi selvatici che conservano il sapore dei boschi e dei prati. Anche il pane ancora oggi preparato in casa col lievito naturale e cotto nel forno a legna da sapienti mani, ha il sapore della tradizione. Più fantasiosi ed elaborati sono i dolci cui ingredienti sono mandorle, nocciole e pistacchi. Tra i dolci tipici, ricordiamo quelli del periodo pasquale. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle ultime amministrazioni che si sono succedute in questo Comune.
Informazioni amministrativeIl comune di Cesarò fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.1 (Montagne interne Nebrodi nord-occidentali)[7]. Infrastrutture e trasportiIl comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali: Note
Bibliografia
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