Fiumedinisi
Fiumedinisi (Šuminisi in siciliano[4]) è un comune italiano di 1 242 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia. Geografia fisicaFiumedinisi sorge nella omonima valle, sul lato orientale dei monti Peloritani. Il territorio comunale si estende su una superficie di circa 36 km². Il centro urbano si trova sulla sponda destra del torrente Fiumedinisi, a 190 metri sul livello del mare e distante 5 chilometri dalla costa ionica, circondato da alcune delle più alte cime peloritane: il Pizzo Poverello, il Monte Scuderi, il Pizzo Croce, il Pizzo Cavallo e il Pizzo di Frinzi. StoriaLa fondazione di Fiumedinisi viene fatta risalire al VII secolo a.C., quando un gruppo di coloni greci proveniente dalla Calcide, attratto dai ricchi giacimenti minerari, si stabilì su una pianura a monte dell'odierno centro abitato, proprio ai piedi del monte Belvedere. Il sito doveva essere già popolato dai Siculi. Fu così fondata la colonia di Nisa (il nome riflette una venerazione del dio greco Dioniso da parte dei fondatori) e al fiume del posto fu dato il nome di "Chrysorhoas" (Aurea Corrente). Sulla cima del Monte Belvedere, secondo antica tradizione, gli antichi abitanti di Nisa edificarono un tempio dedicato al dio greco Dioniso. Nel 428 a.C., durante la Guerra del Peloponneso la città fu assediata dagli ateniesi, ma i sicelioti nisani e i loro alleati siracusani riuscirono a resistere all'assedio e a respingere gli invasori. Testimonianze archeologiche inducono a pensare che Nisa fosse attiva in epoca romana, con l'attività estrattiva e l'agricoltura. Con la nascita del Regno di Sicilia il centro abitato fu trasferito presso l'attuale sede con il nome di Flumen Dionisyi. Nel 1197, la valle del Nisi fu teatro della morte dell'imperatore e Re di Sicilia Enrico I, padre di Federico II. Nel 1392, su iniziativa del Re Martino I di Sicilia, Fiumedinisi divenne feudo della famiglia Romano Colonna e conobbe un periodo di ampio splendore. Durante la rivolta antispagnola di Messina del 1674-78 Fiumedinisi fu uno dei centri rimasti fedeli alla Corona spagnola, che vi trasferì il conio druvidiale monetario, subendo però devastazioni e violenze da parte dei messinesi. La ricostruzione avvenne per opera del Re Carlo III di Sicilia, il quale espresse la sua "reale gratitudine" a Fiumedinisi con un messaggio ancora oggi leggibile su una lapide posta sul prospetto principale della chiesa Matrice. Fiumedinisi fu pesantemente colpito dalla epidemia di peste del 1743 e profondamente devastato dalla tremenda alluvione del 1855 la quale causò la perdita o il danneggiamento di importanti strutture produttive tra le quali la fabbrica di Mussola, la fonderia e lo stabilimento di lavorazione cartacea. Fino agli inizi degli anni '60 dello scorso secolo a Fiumedinisi era ancora attiva l'estrazione mineraria, specialmente nei giacimenti di contrada San Carlo-Mabmisisì. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 1479 del 22 ottobre 1987. «Interzato in palo: il PRIMO partito: a) palato di argento e di nero, b) sbarrato di dodici pezzi, di argento, di nero, di rosso; il tutto abbassato sotto il capo d’oro, caricato di quattro torri di rosso, due e due; il SECONDO interzato in fascia: a) partito: a destra, inquartato in decusse, nel 1º e nel 4º, palato di quattro pezzi d’oro e di rosso, nel 2º e nel 3º, di azzurro; a sinistra, troncato: nel 1º, di rosso, alla torre d'argento, murata di nero; nel 2º, di argento, al leone di rosso; b) di azzurro, a tre gigli d'oro, male ordinati; c) partito: a destra, d’oro, a cinque tortelli di verde, posti due, uno, due; a sinistra, di rosso, alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette, dello stesso; il TERZO d'oro, a sei palle una, due, due, una, la prima, di azzurro, le altre, più piccole, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture militari
Architetture religiose
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[5] AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Altre informazioni amministrativeIl comune di Fiumedinisi fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n. 6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[7]. SportCalcioLa società calcistica è il Fiumedinisi, che milita nel campionato di Prima Categoria Sicilia. Note
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