Matrice hessiana

In analisi matematica, la matrice hessiana di una funzione di variabili a valori in un campo di scalari, anche detta matrice di Hesse o semplicemente hessiana (o ultragradiente), è la matrice quadrata delle derivate parziali seconde della funzione. Il nome è dovuto a Ludwig Otto Hesse.

Definizione

Data una funzione reale di variabili reali , se tutte le sue derivate parziali seconde esistono allora si definisce matrice hessiana della funzione la matrice data da:

cui si associa l'operatore:

L'hessiana di fatto rappresenta la jacobiana del gradiente, sinteticamente:

Derivate miste e simmetria dell'hessiana

Lo stesso argomento in dettaglio: Teorema di Schwarz.

Gli elementi fuori dalla diagonale principale nell'hessiana sono le derivate miste della funzione . Con opportune ipotesi, vale il teorema seguente:

Questa uguaglianza si scrive anche come:

In termini formali: se tutte le derivate seconde di sono continue in una regione , allora l'hessiana di è una matrice simmetrica in ogni punto di . La veridicità di questa affermazione è nota come teorema di Schwarz.

Punti critici e discriminante

Se il gradiente della funzione è nullo in un punto appartenente al dominio della funzione, allora in ha un punto critico. Il determinante dell'hessiana (detto semplicemente hessiano) in è anche detto discriminante in . Se questo determinante è zero allora è chiamato punto critico degenere della . Negli altri punti viene chiamato non degenere.

Test per la derivata seconda

Il seguente criterio può essere applicato in un punto critico non degenere:

  • se l'hessiana ha almeno due autovalori di segno opposto allora è un punto di sella per .

Altrimenti il test è inconclusivo. Si noti che per hessiane semidefinite positive e semidefinite negative il test è inconclusivo. Quindi, possiamo vedere di più dal punto di vista della teoria di Morse.

Tenuto conto di quanto è stato appena detto, il test per le derivate seconde per funzioni di una e due variabili sono semplici.

In una variabile, l'hessiana contiene appena una derivata seconda:

  • se questa è positiva allora è un minimo locale, se questa è negativa allora è un massimo locale;
  • se questa è zero allora il test è inconclusivo.

In due variabili, può essere usato il determinante, perché è il prodotto degli autovalori:

  • se questo è positivo allora gli autovalori sono entrambi positivi, o entrambi negativi;
  • se questo è negativo allora i due autovalori hanno differente segno;
  • se questo è zero, allora il test della derivata seconda è inconclusivo.

Funzioni a valori vettoriali

Se è invece una funzione a valori vettoriali, cioè se

allora il vettore delle derivate parziali seconde non è una matrice, ma un tensore di rango 3.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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