Fluorossi-trifluoro-metano
Il fluorossi-trifluorometano (nome sistematico: ipofluorito di trifluorometile)[2] avente formula semistrutturale è CF3−OF, dalla quale si può vedere che è anche l'estere trifluorometilico dell'acido ipofluoroso (HO−F).[3] Nella molecola l'atomo di carbonio è allo stato di ossidazione +4, come in CF4, mentre quello di ossigeno è a zero, diversamente da come di norma accade nei composti organici ossigenati. Venne sintetizzato per la prima volta nel 1948.[4] È un gas incolore, ossidante, tossico, con un odore pungente simile alla candeggina. SintesiL'ipofluorito di trifluorometile può essere preparato tramite fluorurazione catalitica di monossido di carbonio, anidride carbonica, fluoruro di carbonile o metanolo in presenza di un opportuno catalizzatore[5]. A tale scopo si usano fluoruri di metalli quali potassio, rubidio, cesio, sodio[6] e argento. ![]() È possibile altresì ottenere l'ipofluorito di trifluorometile per fluorurazione diretta di cianato di potassio. Recentemente è stata riportata una sintesi dell'ipofluorito di trifluorometile per fluorurazione catalitica dell'anidride carbonica in presenza di fluoruro di nichel supportato su fluoruro di magnesio[7] con alte rese (96,7%) e selettività (93,1%). ApplicazioniA seconda del substrato e delle condizioni di reazione può agire per via elettrofila o radicalica.[8] ![]() Nel primo caso può essere usato come sostituto del fluoro nelle reazioni di fluorurazione. Nel secondo caso può essere usato per sintetizzare eteri fluorurati. ![]() Tuttavia la sua scarsa stabilità ne preclude di fatto l'uso sia in laboratorio che su larga scala. SicurezzaL'ipofluorito di trifluorometile è un composto tossico, corrosivo ed instabile. Se compresso, riscaldato o liquefatto può decomporre in maniera incontrollata formando ossigeno, fluoruro di carbonile e tetrafluoruro di carbonio. La reazione di decomposizione può essere innescata da materiali incompatibili quali grasso o superfici metalliche non passivate. Esplode se messo in contatto con agenti riducenti quali acetilene o i più comuni solventi organici. Soluzioni di ipofluorito di trifluorometile (CF3OF) in benzene sono esplosive. Forma un addotto esplosivo con la piridina[9]. Reagisce violentemente con sostanze basiche. Reagisce lentamente con l'umidità formando acido fluoridrico, ossigeno e anidride carbonica. Note
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