Il nome deriva dal grecoδιπλοός, cioè duplice, doppio e κὲφαλος, cioè testa, ad indicare la curiosa forma del cefalotorace, con due prominenze tali da dare l'aspetto di una doppia testa, come è ben visibile nell'immagine a fianco presa di profilo.
Descrizione
Sulle caratteristiche del cefalotorace maschile modificato e sull'albero filogenetico delle sei specie europee di questo genere vi è un approfondito studio degli aracnologi Schaible & Gack del 1987[1].
Distribuzione
Le 51 specie oggi attribuite a questo genere sono state reperite in varie località della regione olartica[1].
Delle 16 specie sono state rinvenute in territorio italiano, gli endemismi sono 3:
Delle altre specie non endemiche è segnalata la zona approssimativa di rinvenimento nell'elenco delle specie alla sezione seguente[2].
Tassonomia
Considerato un sinonimo anteriore di PlaesiocraerusSimon, 1884, (che a sua volta non è sinonimo anteriore di Monocephalus Smith, 1906), e di Streptosphaenus Simon, 1926 a seguito di un lavoro dell'aracnologo Denis del 1949[1].
È anche sinonimo anteriore di ChocoruaCrosby & Bishop, 1933, a seguito di uno studio di Hackman del 1954.[1].
Diplocephalus cristatus angusticepsHolm, 1973; questi esemplari, rinvenuti in Russia, sono stati riconosciuti in sinonimia con Diplocephalus cristatus (Blackwall, 1833) a seguito di uno studio di Tanasevitch del 2011[1].
Specie trasferite
In questo genere, al 2011, ben 14 specie originariamente ascritte qui sono state trasferite altrove, e in dodici generi diversi fra loro[1]:
Diplocephalus tauricus (Thorell, 1875); trasferita al genere Styloctetor Simon, 1884.
Diplocephalus tenellus (Bösenberg, 1899); trasferita al genere Tapinocyba Simon, 1884.
Diplocephalus yasudaiSaito, 1986; trasferita al genere Savignia Blackwall, 1833.
Omonimie
Diplocephalus montanusTanasevitch, 1989; questi esemplari, rinvenuti in Russia, sono stati riconosciuti in omonimia con Diplocephalus montaneus Tanasevitch, 1992 e qui ascritti[1].
Nomina dubia
Diplocephalus conicepsStrand, 1906; esemplare maschile, reperito in Somalia, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Scharff del 1990 è da ritenersi nomen dubium[1].
Diplocephalus fallaciosus (Bertkau, in Förster & Bertkau, 1883); esemplari maschili, rinvenuti in Germania e originariamente classificati nell'ex-genere LophocarenumMenge, 1866, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Wiehle del 1960, sono da considerarsi nomina dubia[1].
Bertkau, 1883 - Über das Cribellum und Calamistrum. Ein Beitrag zur Histologie, Biologie und Systematik der Spinnen. Archiv für Naturgeschichte, vol.48, p. 316-362.
Cambridge, O. P.-., 1872 - Descriptions of twenty-four new species of Erigone. Proc. zool. Soc. Lond., p. 747-769 (Erigone alpina)
Schaible, U. & C. Gack, 1987 - Zur Morphologie, Histologie und biologischen Bedeutung der Kopfstrukturen einiger Arten der Gattung Diplocephalus (Araneida, Linyphiidae, Erigoninae). Verh. naturw. Ver. Hamb. vol.29, p. 171-180
Saito, H. & H. Ono, 2001 - New genera and species of the spider family Linyphiidae (Arachnida, Araneae) from Japan. Bull. natn. Sci. Mus. Tokyo (A) vol.27, p. 1-59
Isaia, M., 2005 - Diplocephalus arnoi n. sp., un nuovo Linyphiidae d'Abruzzo (Araneae). Fragm. ent., vol.37, p. 1-7
Song, Yanjing & Li, Shuqiang, 2010 - The spider genera Araeoncus Simon, 1884 and Diplocephalus Bertkau, 1883 (Arachnida, Araneae, Linyphiidae) of China. Zoosystema, vol.32, p. 117-137 (Articolo originale[collegamento interrotto]).