I Libri sono una 'ndrina tra le più potenti di tutta Reggio Calabria alleata dei De Stefano, dei Condello e dei Tegano.
Gestiscono insieme ai loro alleati le attività illecite della zona centrale di Reggio Calabria in particolare Cannavò[1], ma anche il locale di San Cristoforo e di Spirito Santo[2], ed inoltre sono presenti nei quartieri: Condera[2], Vinco[2], Pavigliana[2], Modena, Mosorrofa [2] e San Giorgio[2].
I Borghetto, gli Zindato e i Caridi sono cosche vicine ai Libri.
Dall'operazione Meta, a Reggio Calabria si delinea un quadro criminale in cui si consolidano le alleanze tra i De Stefano, Libri e Tegano che delinea anche una struttura verticistica in cui un esponente dei De Stefano per la direzione delle attività criminali con la dote di Crimine, Pasquale Condello come gregario del primo e coordinatore dell'azione di comando, e un membro dei Libri come "custode e garante delle regole"[3].
Storia
Anni '70 - Prima guerra di 'ndrangheta
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Anni '80
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Anni '90 - Seconda guerra di ndrangheta e Operazione Olimpia
Il 20 luglio 2007 a Cannavò nell'operazione Testamento vengono arrestate 15 persone appartenenti ai Libri, tra cui Antonio Caridi con l'accusa di associazione mafiosa[5]; si scopre che essi oltre ad essere egemone nel locale di Cannavò, gestiscono il locale di San Cristoforo e di Spirito Santo[2], ed inoltre sono presenti nei quartieri: Condera[2], Vinco[2], Pavigliana[2], Modena[2] e San Giorgio[2].
Il 22 giugno 2009 sono stati sequestrati ad Antonio Caridi, genero del capobastone Domenico Libri nonché tra i capi della cosca, beni del valore di 2 milioni di euro[6].
Il 31 luglio 2018 si conclude l'operazione Theorema-Roccaforte contro presunti esponenti dei Libri di cui oggi a capo ci sarebbe Filippo Chirico, marito della figlia di Pasquale Libri. L'operazione vede gli arrestati accusati di estorsione e registra un controllo pervasivo sul quartiere Gallina di Reggio Calabria tale da imporre anche chi deve occupare abusivamente alloggi INPS[9].
9 agosto 2021: Operazione Mercato libero contro i Libri[15][16].
Capibastone
Domenico Libri (1934 - 2006), capobastone arrestato, oggi defunto. Capo insieme al fratello Pasquale Libri le sue attività riguardano il conseguimento di appalti in modo illecito a Reggio Calabria. Il 13 ottobre 1986 viene arrestato a Milano. Nel 1989 evita un attentato mentre si stava recando a un suo processo in tribunale, e il 5 giugno dello stesso anno scappa da una clinica di Busto Arsizio dandosi alla latitanza. Viene arrestato all'aeroporto di Marsiglia il 17 settembre 1992 dal SISDE, dall'Interpolitaliana e dai servizi di sicurezza francesi[17]. È stato condannato a 10 anni per associazione mafiosa[18].
Pasquale Libri (1940 - 31 agosto 2017), fratello di Domenico dopo la seconda guerra di mafia diventa membro insieme a Pasquale Condello e Giuseppe De Stefano della cupola (commissione provinciale) per gestire gli affari illeciti nel reggino. Lui era incaricato a far rispettare le regole mafiose a entrambe le parti che si erano scontrate nella seconda guerra di 'ndrangheta[8]. Dall'indagine Meta veniva ritenuto il "Custode" delle regole della 'ndrangheta, nonché membro di spicco di una cupola che gestiva gli affari illeciti nella città di Reggio Calabria.