Le targhe d'immatricolazione della Germania vengono utilizzate per identificare i veicoli immatricolati nel Paese mitteleuropeo.
Requisiti legali e caratteristiche
I requisiti legali vigenti sono stabiliti dalla legge federale Verordnung über die Zulassung von Fahrzeugen zum Straßenverkehr (Ordinanza sull'ammissione dei veicoli alla circolazione stradale) o nella forma abbreviata Fahrzeug-Zulassungs-Verordnung - FZV, che nel 2011 ha sostituito parte della legislazione precedente, denominata Straßenverkehrszulassungsordnung - StVZO[1].
Le targhe d'immatricolazione tedesche sono tradizionalmente di alluminio, con caratteri in rilievo rispetto allo sfondo. Nel corso degli anni, tuttavia, sono stati utilizzati anche altri materiali. Dal 2013 è consentita la realizzazione di targhe in plastica, meno sensibili ai danni meccanici, ma più costose; tra l'altro la loro produzione causa meno emissioni di CO2 nell'ambiente[2].
Sono costituite da una, due o tre lettere iniziali che precedono una serie alfanumerica di una o altre due lettere seguite da cifre in numero variabile da una a quattro. Le lettere iniziali corrispondono al circondario, alla comunità amministrativa o città extracircondariale in cui il veicolo è stato immatricolato, mentre le combinazioni di lettere e cifre poste di seguito sono del tutto casuali, oppure, nelle targhe personalizzate, vengono scelte dal proprietario dell'autovettura, non indicano alcuna appartenenza a una località e di norma iniziano con una lettera per le aree rurali e due per le aree urbane.
I caratteri sono di colore nero su fondo bianco, il quale dal 29 settembre 1989 è riflettente tranne che nei veicoli militari per motivi tattici.
All'attuale sistema e grafica non sono state apportate modifiche sostanziali da quando vennero introdotti, il 1º luglio 1956, a parte la sostituzione del carattere tipograficoDIN con FE-Schrift[3], e l'eliminazione del trattino dopo la sigla identificativa dell'area di immatricolazione nel formato su un'unica riga[4], avvenute gradualmente da luglio 1994 al 1995. Da agosto 2000 nella coda alfanumerica vengono usate anche le lettere I, O e Q.
In genere le città più grandi hanno una sola lettera identificativa della località, mentre quelle più piccole possono averne due o tre. Non mancano tuttavia eccezioni; la città di Leverkusen, per esempio, conta più di 160 000 abitanti e la rispettiva sigla, LEV, è di tre lettere. Una particolarità è costituita dalla lettera H iniziale che ricorda il titolo Hansestadt ("città dell'Hansa"), retaggio della passata appartenenza alla Lega anseatica; ad esempio, la sigla HH di Amburgo sta per Hansestadt Hamburg[5].
Nelle targhe dei veicoli in dotazione ad alcuni funzionari diplomatici, autorità locali o alla polizia federale, il codice BP o dell'area di immatricolazione è seguita da un numero di cifre variabile da una a sei oppure da due numeri separati da un trattino.
Alla destra del codice distrettuale sono posizionati due bollini[6]. Quello superiore indica il mese e l'anno (espresso con le ultime due cifre) in cui effettuare il controllo tecnico del veicolo, mentre quello inferiore riporta il nome della città o del circondario e il relativo stemma sormontato dal nome del Land di appartenenza. Il bollino di controllo può avere colori diversi, che dal 1974 sono: marrone rame, rosa chiaro, verde giallastro, giallo arancio, blu cielo e giallo limone, con rotazione sessennale. In alcune targhe speciali, come quelle dei veicoli dell'esercito, è impresso lo stemma nazionale (un'aquila nera, la Bundesadler) anziché quello della regione.
Dal 1985 al 31 dicembre 2009, nella targa anteriore, sopra il bollino con lo stemma identificativo dell'area di immatricolazione, c'era una targhetta esagonale, anch'essa colorata, che indicava mese e anno del successivo controllo dei gas di scarico. A partire dal 2010 il bollino della revisione periodica del veicolo, che è incollato sulla targa posteriore, comprende il controllo delle emissioni del veicolo.
Le targhe vengono assegnate al proprietario; per questo motivo, al momento del cambio di proprietà la targa può essere trasferita al nuovo veicolo. Se alla vendita di questo resta inutilizzata, dopo sei mesi dev'essere restituita all'ufficio del registro automobilistico.
Dal 1º gennaio 2015 le targhe e la carta di circolazione tedesche contengono un codice di sicurezza che consente di effettuare la cancellazione del veicolo online.
Dimensioni
Formato standard su un'unica riga per autoveicoli: 520 × 110 mm.
Formato su doppia linea per autoveicoli: 340 × 200 mm.
Formato su due righe per motocicli e scooter >125 cm³ fino a giugno 2011: lunghezza massima di 280 × 200 mm.
Formato su doppia linea per motocicli e scooter >125 cm³ da giugno 2011: 180 × 200 mm o 220 × 200 mm. I caratteri sono un po' più piccoli di quelli usati negli altri formati e i due bollini circolari si trovano tra le due righe della targa d'immatricolazione.
Dal 1994 è possibile, pagando una sovrattassa di 10,20 €, avere una targa personalizzata scegliendo la coda alfanumerica dopo la sigla identificativa del circondario. Attualmente quasi tutti gli uffici di immatricolazione tedeschi consentono la prenotazione online, che però comporta un ulteriore addebito di 2,60 €, per un costo aggiuntivo totale di 12,80 €.
Le targhe dei veicoli esenti da tasse (per esempio ambulanze, trattori e rimorchi agricoli, carrelli per il trasporto di imbarcazioni o di alianti) si contraddistinguono per i caratteri verdi. Anche i rimorchi degli autotreni possono beneficiare dell'esenzione purché il proprietario paghi una sovrattassa sulla motrice.
Dal 1º luglio 1997 le targhe dei veicoli d'epoca immatricolati da almeno 30 anni recano la lettera H (che sta per Historisch) a destra, dopo la sequenza alfanumerica. La vettura dev'essere in gran parte originale e in condizioni tali da permetterne la conservazione. Per l'ottenimento della targa H dev'essere fatta domanda alle autorità della motorizzazione civile, corredata del Gutachten für die Einstufung als Oldtimer nach § 23 StVZO ("Certificato per la classificazione come veicolo d'epoca in base al § 23 del Codice della circolazione stradale") a dimostrazione della sufficiente originalità, rilasciato ad esempio sia dal TÜV che dalla Dekra. In presenza della perizia, la targa è disponibile non prima che siano trascorsi esattamente 30 anni dalla data della prima immatricolazione. I proprietari sono tenuti a pagare una tassa annuale di circa 190 euro.
Nel 2014 la legge sull'elettromobilità aveva previsto targhe specifiche per i veicoli elettrici fino a un peso lordo dell'automezzo non superiore a 4250 kg (9370 libbre), in concomitanza con l'introduzione delle auto elettriche ibride plug-in e di motori alimentati da celle a combustibile, al fine di attuare e monitorare le regole speciali per i veicoli suddetti[8]. La Federazione nazionale per la mobilità elettrica aveva proposto una nuova targa con blocco alfanumerico analogo a quello vigente per le auto d'epoca, tranne che per la lettera posizionata dopo le cifre, una E invece della "H". Le targhe (anche stagionali) che recano la "E" al termine della sequenza sono state emesse dagli uffici d'immatricolazione a partire dal 26 settembre 2015. I conducenti stranieri che non abbiano già una targa o un bollino attestante l'alimentazione elettrica del proprio veicolo e che richiedano una targa che la segnali necessitano, invece dell'apposita targa con la "E" finale, di un badge rilasciato dall'ufficio di immatricolazione distrettuale al costo di 11 euro.
Le cosiddette "targhe stagionali" sono apposte dal 1997 a veicoli, come camper, vetture cabriolet e motocicli, che non si usano tutto l'anno; per tale ragione i proprietari beneficiano di sgravi fiscali. Queste targhe riportano a destra due cifre corrispondenti al mese d'inizio (sopra) e a quello di termine (sotto) della validità, separate da una linea orizzontale; nella targa su due righe della foto esemplificativa, la durata è compresa tra marzo (03) e ottobre (10).
Le targhe prova si differenziano da quelle ordinarie per il colore rosso dei caratteri e la mancanza del bollino superiore. La sequenza successiva alla sigla del circondario consiste in un numero di cinque cifre. Le targhe con le cifre iniziali 05 e 06 sono riservate ai proprietari di concessionarie, garage o autofficine responsabili del controllo tecnico. Dal momento che l'assicurazione e la responsabilità civile sono legate alla targa e non alla vettura, il collaudatore non può effettuare test drive senza avere con sé il libretto di circolazione. Qui devono essere riportati la data, l'indicazione di quando ha inizio e quando termina la prova su strada, le generalità del conducente (compreso il suo indirizzo), la classe e la casa costruttrice del veicolo, il numero di identificazione del veicolo stesso e il percorso. Le targhe con le cifre iniziali 07, invece, possono essere assegnate anche a proprietari privati, di solito collezionisti di auto d'epoca, purché i veicoli a loro intestati possano circolare su strade pubbliche e siano immatricolati da almeno 30 anni. Anteriormente al 1º marzo 2007 questo codice era previsto per veicoli immatricolati da almeno 20 anni.
In Germania ci sono due tipi di targhe provvisorie, ambedue sprovviste del bollino superiore (attestante il controllo tecnico periodico). Un primo tipo, introdotto nel 1988, viene rilasciato a stranieri per esportare un veicolo e si distingue per una fascia rossa sulla destra della targa con incisa in caratteri neri la data di scadenza della validità (giorno, mese e anno, indicati con due cifre); le norme di registrazione previste sono analoghe a quelle delle targhe non temporanee. Assieme a queste targhe "turistiche", che hanno una durata variabile da 15 giorni a un anno, viene emesso un libretto di circolazione identico a quello definitivo, che reca l'indirizzo del proprietario nel Paese di origine e non il domicilio in Germania.
Nel 1998 sono state introdotte targhe d'immatricolazione valide unicamente all'interno dei confini nazionali tedeschi, con la fascia gialla sulla destra e una validità di soli cinque giorni; è questo il secondo tipo di targhe provvisorie, le quali hanno dopo la sigla del circondario un numero di cifre variabile da quattro a sei (inizialmente quelle iniziali erano sempre 04). Sono emesse con un mini-libretto di circolazione di colore rosa e rilasciate senza i dati del veicolo, dal momento che è il proprietario stesso a scriverli. Con questo tipo di targa è possibile condurre non solo un'auto precedentemente immatricolata in Germania ma anche una proveniente da qualsiasi altro Stato del mondo, a patto che sia munita dei precedenti documenti di immatricolazione del Paese di origine per i veicoli usati o di certificato di conformità per quelli nuovi. Pagando una piccola differenza è possibile comunque estendere la validità della targa a tutti i Paesi membri del sistema delle Carte verdi internazionali, per permettere l'esportazione del veicolo. Dal 1º aprile 2015, insieme alla targa, viene rilasciato un nuovo documento denominato Fahrzeugschein für Kurzzeitkennzeichen e i relativi dati vengono registrati a cura della motorizzazione tedesca. Nonostante ciò gli intestatari dei veicoli tramite queste targhe con fascia gialla non risultano nell'estratto cronologico del veicolo, e i dati vengono raccolti solo per le eventuali infrazioni.
Dal 1º luglio 2012 è possibile immatricolare due veicoli con un'unica targa, a condizione che appartengano alla medesima categoria e che la targa non venga usata contemporaneamente ma alternativamente sui due automezzi. Tale innovazione ha rappresentato una semplificazione burocratica volta a ridurre la vecchia regola delle omologazioni a tempo (vd. sopra), che permetteva di utilizzare alcuni veicoli solo in alcuni periodi dell'anno. Nel portatarga fisso è riportato, sotto il bollino di controllo, il numero identificativo del veicolo; la targa d'immatricolazione è asportabile e si contraddistingue per una "W" (iniziale di Wechselkennzeichen, cioè "targa trasferibile") di dimensioni ridotte, in alto, tra la sigla del circondario e la coda alfanumerica[9].
Codici emessi con continuità e circondari o città corrispondenti
Targhe diplomatiche e codici non indicanti zone di immatricolazione
Nella serie diplomatica (con zero iniziale) e semidiplomatica (con sigla B o BN), le due o tre cifre anteposte al trattino indicano lo Stato della rappresentanza o l'organizzazione internazionale a cui è intestato il veicolo. La numerazione alla destra del trattino nella serie diplomatica "0" avanza progressivamente da 1 (numero riservato agli ambasciatori o ai capi delle missioni diplomatiche) ed è composta da un massimo di tre cifre. Più la numerazione è bassa, più è importante il grado del diplomatico. Essa varia generalmente da 1 a 199, con eccezioni per gli Stati Uniti (da 1 a 500) e i Paesi Bassi (da 1 a 299). Nella serie semidiplomatica "B" il numero è compreso fra 300 e 999, nella serie semidiplomatica "BN" è invece compreso fra 1 e 999. Nella tabella sotto riportata "x" rappresenta una cifra variabile.
IF - Intra-Agency Fleet vehicles of US Force (Forze armate USA - veicoli ufficiali del parco interno dell'organizzazione)
Solo il codice "IF" venne introdotto nel 2003, gli altri il 3 luglio 2000. Nelle targhe posteriori con codice AF o HK il formato usato era quello ridotto (255 × 130 mm), di norma assegnato a motocicli leggeri e a macchine agricole, mentre le targhe posteriori con la sigla AD avevano sempre quello europeo su una linea (520 × 110 mm). "IF" è l'unico codice ancora emesso: viene utilizzato esclusivamente per gli automezzi ufficiali non tattici della Military Police Corps, dell'Army & Air Force Exchange Service e di organizzazioni con fondi speciali. Il formato è quello standard; nella banda blu a sinistra sono tuttora posizionate le lettere "USA" bianche, mentre la bandiera della NATO che le sormontava non è più presente dalla metà del 2021. Per motivi di sicurezza i codici "AD", "HK" e "DOD", anche se continuarono a essere utilizzati fino all'esaurimento delle scorte nel 2011, terminarono il 19 novembre 2007, mentre l'emissione di "AF" cessò già a settembre od ottobre del 2000[48]; i veicoli con tali sigle sono stati gradualmente reimmatricolati con targhe civili.
Targhe provvisorie
Targhe di transito
Le targhe di transito, introdotte nell'ottobre 2008, si contraddistinguono per la T (iniziale sia di Transfer, cioè "trasferimento", sia di Temporary, ovvero "targa temporanea") anteposta alla sigla identificativa dell'ubicazione della base. I caratteri, attualmente neri, erano rossi fino alla metà del 2021. Nel 2020 è stata rimossa dalla banda blu la stella a quattro punte simbolo della NATO e le lettere bianche "USA" posizionate nella stessa banda (ridotta di dimensioni) sono state modificate in "US".
I codici delle targhe da esportazione, fissate sui veicoli del personale delle Forze armate USA che si appresta a ritornare negli Stati Uniti, sono: QQ (dal 2010) e SH (da aprile alla fine del 2009). I caratteri sono neri; la validità è di novanta giorni. Sulle targhe con il codice "SH" e sulle prime emesse con le lettere "QQ" di norma erano incollati entrambi i bollini, dal 2011 ne viene impresso uno solo o nessuno[49]. Dal 2020 anche in queste targhe la sigla internazionale "USA" di colore bianco all'interno della banda blu è stata sostituita dalle lettere "US".
Codici speciali terminati
BG - Bundesgrenzschutz (Polizia Federale di Frontiera), fino al 30/04/2006
Z - targa d'esportazione o doganale per veicoli stranieri che entrano in Germania (Zollkennzeichen), fino al 1988
Targhe assicurative per ciclomotori
Le targhe assicurative furono introdotte nel 1957. A quel tempo erano quadrate e misuravano 102 × 102 mm; il colore dei caratteri era nero fino a tutto il 1960, mentre quello dello sfondo cambiava annualmente tra bianco, giallo e verde. Nel 1961 fu emesso il formato che è ancor oggi in uso, con dimensioni 130 × 105,5 mm, uno sfondo bianco in cui il colore del carattere cambia annualmente tra nero intenso, blu luce e verde erba. Queste targhe sono apposte su ciclomotori, biciclette elettriche, quadricicli leggeri con peso a vuoto (senza batterie) ≤350 kg, segway, monopattini elettrici e scooter per la mobilità con peso a vuoto ≤300 kg, con potenza ≤4 kW e velocità massima di 45 km/h. Sono chiamate così perché vengono vendute da compagnie assicurative, che includono nel costo dell'immatricolazione l'assicurazione del veicolo per un anno; la loro validità inizia il 1º marzo di ogni anno e termina il 28 o 29 febbraio dell'anno successivo. Le combinazioni alfanumeriche consistono in tre (raramente due) cifre sulla linea superiore e tre lettere su quella inferiore; sia le cifre sia le lettere sono assegnate casualmente, sicché non è possibile personalizzare queste targhe. I colori utilizzati per bordo e caratteri sono quattro: nero, celeste e verde per le targhe normali, rosso per quelle provvisorie, riservate ai concessionari che le fissano su questi veicoli durante i collaudi su strada. I primi tre colori sopra specificati vengono cambiati ogni anno per verificare più facilmente se il proprietario ha provveduto o no al pagamento dell'immatricolazione e dell'assicurazione del veicolo. Sul bordo inferiore della targa, a caratteri molto piccoli e seguite dall'anno scritto per intero, sono di solito impresse le lettere "GDV", che stanno per Gesamtverband der deutschen Versicherungswirtschaft (cioè "Confederazione del settore assicurativo tedesco"), ma si possono trovare i nomi di altre compagnie, come Arisa, HUK-Verband e VdS.
Colori delle targhe assicurative emesse e anni corrispondenti a partire dal 1º marzo
Colore
Anno
Nero intenso
2005
2008
2011
2014
2017
2020
2023
Blu luce
2006
2009
2012
2015
2018
2021
2024
Verde erba
2007
2010
2013
2016
2019
2022
2025
Le cosiddette "targhe bastarde" (1969–1995)
Le cosiddette "targhe bastarde" erano in uso dal 1969 al 1995. Alla fine degli anni Sessanta gli importatori di autoveicoli in Lorena ebbero l'idea di lasciare in questa regione le vetture usate acquistate in Germania per avere la registrazione tedesca. Gli acquirenti francesi potevano guidare per un periodo massimo di quattro mesi i veicoli con una targa di questo tipo (con sigla del circondario e serie alfanumerica come le targhe ordinarie, ma sprovvista di entrambi i bollini) sia in Francia sia nei LandSaarland e Renania-Palatinato. In attesa che venissero immatricolati con targa francese, dovevano essere registrati e assicurati provvisoriamente. Accanto alle normali targhe bianche, erano diffusi il formato con le scritte nere su fondo giallo e, meno frequentemente, quello di colore blu o nero con caratteri bianchi (in stile francese pre-1993)[52]. In particolare il formato giallo, molto visibile, rassicurava il concessionario o garagista tedesco sul fatto che il veicolo era in procinto di lasciare la Germania. Con il rapido aumento delle vendite di auto usate tedesche ai francesi nei primi anni Novanta, le autorità dei due Paesi il 15 febbraio 1995 vietarono alle vetture tedesche d'occasione di ritornare in Germania con una copia francese della targa dopo essere state vendute in Francia. Da allora le uniche targhe professionali consentite sarebbero state quelle con le lettere "WW"; la multa per i trasgressori era di 100 marchi[53].
^Berlino Ovest (Berlin West) dal 1º luglio 1956 al 31 dicembre 1990.
^Le lettere identificative del circondario sono seguite dalla coda alfanumerica AA–ZZ 100–9999; lo stesso codice dal 2 dicembre 2013 indica anche il comune di Backnang del circondario del Rems-Murr.
^Circondario di Donauwörth dal 1º luglio 1956 al 1º luglio 1972.
^Circondario di Haßfurt dal 1º luglio 1956 al 1º luglio 1972.
^Esclusa la città di Sankt Ingbert, che ha la sigla IGB.
^Dal 1º dicembre 2023. Questa sigla non può essere rilasciata a veicoli elettrici, storici o con targa stagionale perché si supererebbero gli otto caratteri.
^Fin dal 1º agosto 1956 venne scelta la sigla "NR" perché la città che dà il nome al circondario è situata sulla riva orientale del fiume Reno (Rhein).
^La sigla venne inizialmente assegnata al circondario di Neuwied solo dal 1º luglio al 1º agosto 1956.
^La sigla venne assegnata al circondario di Stade solo dal 1º luglio al 1º agosto 1956, quando subentrò il codice STD, vedi infra.
^La serie alfanumerica inizia invariabilmente con le lettere NR, abbreviazione del tedescoNummer, cioè "numero".
^BD 7: Ministero federale degli affari esteri; BD 9: Ministero degli interni; BD 10: Ministero della giustizia e della protezione dei consumatori; BD 11: Ministero delle finanze; BD 12: Ministero dell'economia e dell'energia; BD 13: Ministero dei trasporti e delle infrastrutture digitali; BD 14: Ministero delle politiche alimentari e agricole; BD 15: Ministero del lavoro e delle politiche sociali; BD 18: Ministero della difesa; BD 19: Ministero dell'istruzione e della ricerca; BD 20: Ministero per l'ambiente, la tutela della natura e la sicurezza nucleare; BD 21: Ministro per la famiglia, la terza età, le donne e la gioventù; BD 22: Ministero della salute; BD 26: Ministero per la cooperazione e lo sviluppo economico.
^La prima cifra identifica l'ufficio d'immatricolazione in base alla seguente suddivisione territoriale: 1: Nord (Kiel), 2: Nord-Ovest (Aurich), 3: Centro (Hannover), 4: Ovest (Münster), 5: Sud-Ovest (Magonza/Mainz), 6: Sud (Würzburg), 7: Est (Magdeburgo/Magdeburg), 8: Direzione generale dei corsi d'acqua (Bonn).
^Le lettere, azzurre, sono seguite da un numero progressivo di colore nero e precedute dalle parole rosse, su doppia linea ed allineate a destra, "Düsseldorf Airport".
^ La sigla è seguita dalle code alfanumeriche A–Z 1–9999, AA–ZZ 1–99; le combinazioni restanti sono invece riservate al circondario della Börde (Bördekreis). Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
^Dal 1° luglio al 1° agosto 1956 la stessa sigla identificava la città extracircondariale di Neustadt an der Haardt, poi ribattezzata Neustadt an der Weinstraße.
^Presumibilmente solo dal 1º luglio 1994 al 1995, quando venne reintrodotto provvisoriamente (fino al 22/03/1996) il codice OC del capoluogo Oschersleben, cfr. https://www.volkerpoehls.de/kfz.htm. C'è chi sostiene, come Lutz Heidenreich in https://europlate.org/, che tale sigla non sia mai stata emessa.
^Dal 1º gennaio 1991 al 1º gennaio 1994; la stessa sigla è stata riutilizzata dal 1º luglio 2007 per indicare il Circondario dello Harz.
^Era una città indipendente fino al 1° gennaio 1975, quando venne unita alla città di Mönchengladbach (attualmente è un quartiere di un suo distretto urbano).
^Presumibilmente solo dal 1° luglio al 15 agosto 1994, cfr. AA. VV., Fair im Straßenvekehr, Polizei Technik Verkehr, Wiesbaden, 01/05/1996, p. 59 e https://www.volkerpoehls.de/kfz.htm. C'è chi sostiene, come Lutz Heidenreich in https://europlate.org/, che tale sigla non sia mai stata emessa.
^(DE) Andreas Herzfeld, Die Geschichte der deutschen Kfz-Kennzeichen, 2ª ed., Berlin, Deutsche Gesellschaft für Flaggenkunde e. V., 2004, p. 299, ISBN978-3935131032.
^(FR) Plus de numéro allemand sur plaque française, in La Républicain Lorrain, 3 febbraio 1995, p. 13.