Posto nel cuore dell'Aspromonte, è delimitato dalle due fiumare Cresarini e Pietragrande, a 456 metri di altitudine ed esteso su una superficie di 17,53 km². Adagiato su un triangolo pianeggiante, con l'apice rivolto verso il nord, tra dense e vaste distese di ulivi secolari, è circondato da colline.
Origini del nome
La provenienza del nome Scido non è molto chiara ma potrebbe derivare dall'antico nome di persona Ascidius.
Storia
Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana.
Monumenti e luoghi d'interesse
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La religione più diffusa è quella cattolica di rito romano. Il comune fa parte della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e del vicariato di Oppido Mamertina-Taurianova. Il territorio comunale attualmente appartiene ad un'unica parrocchia, quella intitolata ai Santi Biagio e Nicola.[5] Sempre in ambito del cattolicesimo a Scido è presente l'istituto religioso femminile delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore.[6]
Tradizioni e folclore
Le tradizioni di Scido sono soprattutto legate a festeggiamenti religiosi. La più importante di esse è la festa di San Biagio, celebrata il 3 febbraio con solenne processione della statua del santo per le vie del paese. L'elenco completo delle celebrazioni cattoliche che vengono svolte durante l'anno, nel territorio comunale, è il seguente:
festa di Maria Santissima della Catena, ultima domenica di agosto, nella frazione di Santa Giorgia.[7]
Economia
L'economia di Scido è legata principalmente all'agricoltura ed all'artigianato locale e tra le maggiori produzioni ricordiamo le pipe intagliate a mano.
Infrastrutture e trasporti
Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:
^Parrocchia Santi Biagio e Nicola - Scido, su oppido-palmi.chiesacattolica.it. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).