Situato a nord-est di Rovigo, il territorio è completamente pianeggiante. A nord il comune è delimitato dall'Adige ed è collegato ad Anguillara Veneta da un ponte che attraversa il fiume.
Ritrovamenti archeologici dimostrano che il territorio di San Martino era frequentato già nel corso dell'età del Bronzo, come testimonia l'insediamento del Bronzo finale di Saline[5] e fu colonizzato, in epoca romana.
Nel 1484 San Martino fu ceduta dagli Estensi alla Repubblica di Venezia, a cui appartenne fino alla caduta avvenuta nel 1797.
Nel 1844 e nel 1882 San Martino fu soggetta a due rovinose alluvioni dell'Adige.
Dopo il passaggio al Regno d'Italia, avvenuto nel 1866, al comune di San Martino fu aggiunta la denominazione di Venezze.
Alla rotta dell'Adige del 1882 seguì un processo migratorio verso il Sud America che ebbe termine solo agli inizi degli anni venti.
Nel 1951, dopo l'alluvione del Po, iniziò un nuovo processo migratorio verso le regioni del Triangolo Industriale ed un progressivo spopolamento del comune.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Martino Vescovo (XVIII secolo), edificio religioso sito nel centro cittadino nei pressi dell'argine destro del fiume Adige. Eretta in sostituzione della precedente risalente al XVI secolo, l'attuale chiesa di San Martino è caratterizzata dalla pianta a croce latina e presenta al suo interno l'altare maggiore più altri tre altari e due cappelle impreziosite da dipinti di scuola veronese. Al suo fianco si staglia il campanile caratterizzato da una sensibile pendenza.
Da paese prevalentemente agricolo quale è stato fino agli anni settanta, San Martino di Venezze si è progressivamente trasformato in paese a vocazione artigianale (imprese edili, confezioni di abbigliamento, maglierie, lavorazione del ferro, autotrasporti) e piccolo industriale (impiantistica elettrica, lavorazione della plastica, produzione imballaggi, stamperie, produzione vasi in terracotta, produzione pasta fresca).
Numerose sono le attività di servizi, i professionisti, le attività di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande.
Negli ultimi anni sono nate nuove attività legate al turismo naturalistico: agriturismi, centri ippici, aziende per la produzione di prodotti da agricoltura biologica, ecc.