Canaro
Canaro (Canàr in veneto[4]) è un comune italiano di 2 604 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato a sud-ovest del capoluogo. Geografia fisicaCanaro è situato nella parte sud occidentale del Polesine. L'abitato sorge sulle sponde del Po. A nord, confina con Frassinelle e Fiesso Umbertiano, a est con Polesella e a ovest con Occhiobello, mentre a sud il fiume Po segna il confine con Ferrara. Il territorio comprende 3 frazioni: Paviole, Garofolo, Vallone. E 13 località: Baruchella, Boccalara, Ca' Benvenuto Tisi, Ca' Matta, Ca' Mella, Ca' Ruggieri, Croce del Sud, Giaretta, La Frattina, Mezzavia, Tenasi, Valiera , Viezze. StoriaBenché le prime testimonianze storiche legate a Canaro risalgano all'XI secolo, la vicinanza dell'abitato al fiume Po ed al Poazzo, al tempo uno dei suoi rami principali, fa ragionevolmente presupporre un insediamento abitativo precedente legato alle opportunità che i vicini corsi d'acqua offrivano agli abitanti, sia per le risorse ambientali, come la pesca e la raccolta di legname che garantivano il sostentamento alla piccola comunità, sia per il commercio, che vedeva nel Po una via di comunicazione prioritaria.[5] Nei secoli medievali tutto il Polesine rientrava nell'orbita ferrarese, come parte del più vasto sistema di possedimenti dei conti di Canossa, che comprendevano anche le zone dell'Oltrepò mantovano, del Modenese e del Reggiano. Alla morte di Matilde di Canossa, la città di Ferrara mantenne il controllo sul territorio, noto come Transpadana Ferrarese, che comprendeva anche l'abitato di Canaro. La prima documentazione storica risale comunque al 1082 quando la località viene citata in un atto nel quale si attesta la donazione da parte del Vescovo di Ferrara a Gerardo di Grazioso. La vita della comunità fu scandita dalle frequenti rotte ed esondazioni delle quali vi è testimonianza indiretta dalla scomparsa di un importante centro nelle sue vicinanze, Villa Lerizza, avvenuta nel 1168. Un successivo manoscritto del 1178 la inserisce tra i possedimenti del monastero benedettino di Pomposa.[5] Il controllo del Ducato di Ferrara favorì la prosperità del centro e la sua crescente importanza fino al XIV secolo data la sua posizione strategica, in quanto permetteva di controllare parte del Po che oltre ad essere considerato un confine naturale continuava ad evolversi come una delle primarie vie di comunicazione e commerciali della zona. Nel 1482 lo scoppio della Guerra di Ferrara, citata anche come Guerra del sale, ebbe conseguenze disastrose per Canaro. La sua particolare posizione determinò la necessità di conquista da parte delle truppe della Repubblica di Venezia che nelle vicende belliche durate fino al 1484 causarono alle sue strutture gravi danneggiamenti.[5] Il conflitto, vinto dai veneziani, si risolse con la pace di Bagnolo ed il territorio di Canaro ed in generale il Polesine passo sotto il controllo della Serenissima fino al tardo XVIII secolo. La caduta della Repubblica di Venezia del 1797 ad opera della Grande Armata, l'esercito che Napoleone Bonaparte schierò a partire dal 1805, segnò una nuova annessione del territorio. Le clausole del Trattato di Campoformio consegnarono Canaro e tutto il territorio veneziano all'Austria che però rimase sovrana per un tempo limitato. Già dal 18 marzo 1805, con la firma del trattato di Presburgo, l'Austria cedette la Provincia Veneta austriaca alla Francia: il successivo 26 maggio Napoleone, da poco divenuto Imperatore dei francesi, si incoronò Re d'Italia a Milano, cingendo la Corona ferrea. Canaro tornò così sotto il controllo francese nella nuova identità nazionale, il Regno d'Italia napoleonico.[5] Il secondo dominio francese durò fino alla caduta di Napoleone. Il 20 aprile 1814 il Veneto, ed anche Canaro, venne restituito agli asburgici e con la caduta del Regno, quello stesso mese, la città e l'intero Veneto tornarono all'Impero d'Austria, che incorporò,dal 1815, i territori nel Regno Lombardo-Veneto. Nel 1838 Canaro viene elevato a municipio e tale rimase fino alla sua annessione al Regno d'Italia.[5] In seguito Canaro seguì le vicissitudini storico politiche legate al Polesine ed al suo capoluogo Rovigo. SimboliLo stemma e il gonfalone del Comune di Canaro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1959.[6][7] «D'argento, al garofano fogliato, accostato da due canne decussate in punta, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.[8] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Altro
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[10] CulturaEventiLe principali feste di Canaro e delle sue frazioni sono il Carnevale di Canaro, la Fiera delle Brogne, il concorso di poesia "Cosmo d'Oro" ed il Palio di Ca' Naro (quest'ultimo si svolge entro l'ultima domenica di settembre), la biciclettata per le vie del paese che si svolge ogni prima domenica di giugno. Arte
Geografia antropicaFrazioniLo statuto comunale di Canaro non menziona nessuna frazione. In base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[11], i principali centri abitati sono: Altre località abitate sono: Baruchella, Boaria Vanzelli, Boccalara, Ca' Matta, C.Mella, Croce del Sud, Crociara, C Ruggieri, Giaretta, La Frattina, Mezzavia, Paparinetto, Paviole, Tenasi, Valiera, Viezze. EconomiaInfrastrutture e trasporti
AmministrazioneAmministrazione
GemellaggiNote
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