Liphistius murphyorum
Liphistius murphyorum PLATNICK & SEDGWICK, 1984 è un ragno appartenente al genere Liphistius della famiglia Liphistiidae. Il nome del genere deriva dalla radice prefissoide greca λιπ-, lip-, abbreviazione di λιπαρός, liparòs cioè unto, grasso, e dal sostantivo greco ἰστίον, istìon, cioè telo, velo, ad indicare la struttura della tela che costruisce intorno all'apertura del cunicolo.[1] Il nome proprio è in onore degli aracnologi inglesi John e Frances Murphy che riuscirono ad ottenere il primo maschio noto di questa specie.[2] CaratteristicheRagno primitivo appartenente al sottordine Mesothelae: non possiede ghiandole velenifere, ma i suoi cheliceri possono infliggere morsi piuttosto dolorosi[3] I maschi di questa specie pur avendo un'apofisi ventrale subtegolare come quelli di L. langkawi, se ne distinguono per averla di dimensioni più ridotte. Le femmine invece come carattere peculiare rispetto a tutte le altre del genere Liphistius, mostrano quattro piccoli lobi sul margine anteriore del poreplate (area dei genitali femminili interni coperta da una zona priva di pori).[2] Il bodylenght (lunghezza del corpo senza le zampe), esclusi anche i cheliceri, è di 12,2 millimetri nelle femmine. Il cefalotorace è più lungo che largo, circa 6,2 x 5,1 millimetri, giallo con striature olivastre scure intorno ai margini. I cheliceri, di colore marrone distalmente e giallo pallido prossimalmente, hanno 11 denti al margine anteriore delle zanne. Le zampe sono giallo pallido con anulazioni brunastre prossimalmente e distalmente lungo i femori, le tibie, i metatarsi e i tarsi. L'opistosoma è anch'esso più lungo che largo, circa 6,6 x 4,1 millimetri, è di colore marrone chiaro, con gli scleriti e le filiere arancioni tendenti al marrone.[2] Nell'ambito del genere Liphistius si distinguono due gruppi principali per la morfologia dei genitali interni femminili. Il gruppo di cui fa parte questa specie ha il ricettacolo ventrale stretto e limitato alla parte centrale del poreplate, proprietà condivisa con L. birmanicus, L. lordae, L. trang, L. bristowei, L. yangae, L. langkawi, L. desultor e L. sumatranus.[2] ComportamentoCostruiscono cunicoli nel terreno profondi fino a 60 centimetri e tengono chiuso l'ingresso del cunicolo con una porta-trappola piuttosto rudimentale. Intorno all'apertura tessono 7-8 fili molto sottili e appiccicaticci in modo da accorgersi se qualche preda si sta avvicinando e, approfittando dei momenti in cui vi è invischiata, balzano fuori e la catturano. Vivono molti anni anche in cattività. DistribuzioneRinvenuta in diverse cave dell'isola di Penang, situata nello Stato malese omonimo.[2] NoteBibliografia
Collegamenti esterni
|