Questa è la data del primo lancio orbitale di ogni nazione. Mentre un grosso numero di nazioni ha costruito satelliti, solo pochi Paesi, la multinazionale intergovernativa ESA e la compagnia privata Sea Launch hanno mandato oggetti in orbita usando i propri sistemi di lancio (vettori e spazioporti). In tutti i casi in cui una nazione ha condotto lanci umani, questi lanci erano preceduti da satelliti senza equipaggio umano.
La competizione per il lancio del primo satellite è stata disputata strettamente tra Unione Sovietica e Stati Uniti e fu l'inizio della gara per la conquista dello spazio. Il lancio di satelliti, che contribuisce tuttora al prestigio di una nazione, è un'attività economica significativa, con vettori pubblici e privati che competono per il lancio che richiedono sempre meno spese ed offrono maggiore affidabilità. Questa cronologia è aggiornata al dicembre 2024. A tale data, le nazioni che hanno inviato un satellite in orbita sono 107 (comprese l'Unione Sovietica e la Cecoslovacchia, nazioni non più esistenti), ma solo 14 nazioni hanno effettuato il lancio con un proprio razzo vettore; a tali nazioni si aggiunge un ente intergovernativo multinazionale (l'ESA).
Lista dei primi lanci orbitali di ogni nazione con il proprio razzo vettore
L'Iraq ha sviluppato e testato il lanciatore Al-Abid con un carico il 5 dicembre 1989. Secondo un comunicato stampa dell'Iraqi News Agency, la testata ha completato 6 orbite, ma ciò non è mai stato confermato.
Lanci falliti
Lanciatori propri
Il Brasile non ha ancora lanciato un satellite in orbita con un proprio razzo vettore. Il suo programma spaziale ha subito tre lanci di satelliti falliti. Nell'ultimo, la prematura esplosione di un vettore VLS-1 il 22 agosto 2003 al Cosmodromo di Alcântara ha provocato 21 vittime.
La Corea del Sud ha effettuato il lancio del primo vettore sudcoreano, il Naro-1, con a bordo il satellite STSAT-2, il 25 agosto del 2009 dal cosmodromo di Naro, ma per un guasto al razzo vettore il satellite non è entrato in orbita. Un nuovo lancio con lo stesso vettore, effettuato il 10 giugno del 2010, per la messa in orbita del satellite STSAT-2B, si è concluso con un nuovo insuccesso, per un guasto al razzo vettore.[6]
L'Oman ha lanciato il satellite AMAN-1 l'11 novembre 2023 con il vettore statunitense Falcon 9 dalla base di Vandenberg. Il razzo ha raggiunto l'orbita terrestre, ma il satellite non è stato rilasciato in orbita per un guasto al sistema di dispiegamento satellitare ed è rientrato nell'atmosfera all'interno dello stadio superiore del vettore.
Progetti abbandonati
La Germania ha realizzato dopo la seconda guerra mondiale dei progetti preliminari di numerosi lanciatori e sistemi di lancio riutilizzabili, tuttavia nessuno di questi progetti è stato mai portato a compimento. Inoltre tra i tardi anni settanta e i primi anni ottanta la compagnia privata tedesca OTRAG tentò di realizzare dei lanciatori commerciali a basso costo; tuttavia vennero fatti soltanto dei voli sub-orbitali di prova.
Il Canada ha sviluppato negli anni sessanta i lanciatori Martlet e GLO come parte del progetto congiunto HARP con gli Stati Uniti, tuttavia questi vettori non sono mai stati testati.
L'Egitto, nell'ambito di un programma per la costruzione di propri missili balistici avviato all'inizio degli anni sessanta con la collaborazione di scienziati tedeschi, decise nel 1962 di costruire una variante del missile al-Raid per il lancio di un satellite artificiale, ma nella seconda metà degli anni sessanta il programma fu interrotto per il ritiro degli scienziati tedeschi. Negli anni ottanta, l'Egitto avviò insieme all'Iraq una collaborazione con l'Argentina per la realizzazione del missile Condor, ma il programma fu cancellato nel 1990.[7][8]
Il Sudafrica ha sviluppato il lanciatore RSA-3 negli anni ottanta; il vettore è stato provato tre volte senza satelliti a bordo nel 1989 e nel 1990. Il programma è stato cancellato nel 1994.
L'Australia sta sviluppando un proprio vettore denominato Eris.
Il Brasile, dopo l'insuccesso del razzo VLS-1, sta sviluppando il vettore VLM, il cui lancio era previsto nel 2018 dal cosmodromo di Alcântara ma è stato rinviato. Il Brasile ha anche stretto un accordo con l'Ucraina per il lancio del suo Cyklon-4 dal cosmodromo di Alcântara se l'Ucraina ritirerà la sua flotta di Cyklon-3 in favore dei lanciatori russi Angara.
Il Canada sta sviluppando un proprio vettore denominato Aurora.
La Corea del Sud continuerà lo sviluppo del suo programma spaziale con la costruzione di nuovi lanciatori.
In Germania la compagnia privata Rocket Factory Augsburg sta sviluppando il vettore RFA One.
L'Indonesia ha in programma di sviluppare il lanciatore RPS-01.
Il Kazakistan ha in programma di sviluppare un proprio sistema di lancio spaziale in cooperazione con la Russia.
La Malaysia ha annunciato nel 2006 l'intenzione di sviluppare un proprio vettore nell'immediato futuro.
Il Pakistan ha sviluppato negli ultimi anni due razzi balistici militari (Ghauri e Shaheen) che in futuro potrebbero essere convertiti in vettori spaziali.
In Romania la compagnia privata ARCA sta sviluppando diversi sistemi di lancio orbitale (Haas, Stabilo, Orizont) che saranno probabilmente lanciati da basi militari sul Mar Nero.
In Spagna la compagnia privata PLD Space sta sviluppando il vettore Miura 5.
In Sudafrica una compagnia privata ha in progetto di sviluppare il lanciatore Cheetah-1 e ha chiesto allo scopo fondi governativi.
Taiwan sta sviluppando un proprio lanciatore da diversi anni.
La Turchia ha annunciato nel 2007 l'intenzione di sviluppare un proprio lanciatore in un futuro più lontano.
L'Ucraina possiede già diversi lanciatori di derivazione sovietica (Cyklon, Zenit, Dnepr e Mayak) ma non dispone di una propria base di lancio, che è in progetto.
Lanciatori non propri
L'Afghanistan ha annunciato nell'aprile 2012 che sta progettando di lanciare il suo primo satellite in orbita con una compagnia privata.
La Cambogia ha intenzione di lanciare un satellite per le comunicazioni con un costo di 250-350 milioni di dollari; il lancio era previsto per i primi mesi del 2013, ma è stato rinviato.
L'Honduras ha intenzione di realizzare un satellite, che doveva essere lanciato nel 2024, ma il lancio è stato rinviato.
Il Nicaragua ha annunciato nel 2013 di avere intenzione di realizzare il suo primo satellite, il NicaSat-1: il lancio era previsto per il 2019, ma è stato rinviato.
La Serbia ha in progetto la realizzazione di un satellite scientifico, che dovrebbe essere lanciato entro il 2026.
La Tanzania ha intenzione di lanciare un satellite per le comunicazioni, che dovrebbe chiamarsi Kilimangiaro-1.
L'ente spaziale uzbeco ha annunciato nel 2001 l'intenzione di lanciare nel 2002 il primo satellite per il telerilevamento, ma ciò non fu fatto. Nel 2004 fu annunciato che due satelliti (uno per il telerilevamento e uno per telecomunicazioni) sarebbero stati costruiti dalla Russia per 60-70 milioni di dollari ciascuno.