AsiaSat 1
AsiaSat 1 (precedentemente Westar 6) è stato il primo satellite artificiale dell'Asia Satellite Telecommunications Co. Ltd. ("AsiaSat") e, indirettamente, di Hong Kong: quando è stato ri-messo in orbita (ovvero nel 1990), infatti, Hong Kong era ancora sotto il Regno Unito e non sotto la Repubblica Popolare Cinese[1]. Ciò nasceva in gran parte dall'esigenza di modernizzare le comunicazioni in un'Asia già in grande trasformazione, ma ancora profondamente rurale. AsiaSat 1 è stato "ri-messo in orbita" poiché recuperato da un'orbita troppo bassa[2] per il corretto funzionamento, dov'era finito a causa del fallimento della sua prima missione. Questa era per conto della Western Union ed era avvenuta nel febbraio 1984 (parte della più generale missione STS-41-B). Successivamente (novembre 1984), l'equipaggio dello Space Shuttle Discovery recuperò Westar 6 (così all'epoca si chiamava) nel corso della missione STS-51-A della NASA. È stato quindi acquistato e rilanciato dall'AsiaSat dal Centro spaziale di Xichang sul razzo di fabbricazione cinese Lunga Marcia 3[3][4]. A progettare, costruire (per la W.U.) e riadattare (per l'AsiaSat) il satellite è stata l'azienda statunitense Hughes Aircraft. AsiaSat si basa sul modello HS 376[4]. Caratteristiche tecnicheBasato sul Hughes Aircraft 376, aveva due pannelli solari cilindrici telescopici ed un'antenna pieghevole perché fosse più compatto durante il lancio[4]. Al lancio pesava 1.442 kg[5]. Una volta entrato nell'orbita geostazionaria desiderata, a 36.000km al di sopra dell'equatore, l'antenna si è sollevata e il pannello esterno esteso, raddoppiando così altezza e potenza del satellite[4]. AsiSat 1 era dotato di 24 transponder in banda C[4]. NoteAltri progetti
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