Dan Henderson
Daniel Jeffery Henderson (Downey, 24 agosto 1970) è un ex lottatore di arti marziali miste ed ex lottatore olimpico statunitense. Ha combattuto nella divisione dei pesi medi e dei pesi mediomassimi per la promozione statunitense UFC. È stato l'ultimo campione dei mediomassimi Strikeforce e l'ultimo campione dei pesi welter (83.5 kg) e medi (83 kg) della giapponese Pride. È stato l'unico lottatore di MMA a detenere contemporaneamente due titoli in due differenti classi di peso nelle federazioni maggiori di arti marziali miste fino a quando Conor McGregor non ha ripetuto tale impresa nel 2016. Henderson ha inoltre vinto il torneo dei pesi medi UFC 17, il torneo dei pesi leggeri Brazil Open 1997, il torneo RINGS King of Kings del 1999 e il torneo Pride 2005 Welterweight Grand Prix. Ha fatto anche da allenatore nella nona stagione del reality show The Ultimate Fighter. Henderson possiede il marchio di abbigliamento Clinch Gear MMA. BackgroundHenderson, di sangue Walla Walla per 1/16, è nato a Downey, California, e cresciuto nell'Apple Valley. Ha frequentato la Victor Valley High School a Victorville, California, partecipando e vincendo medaglie ai California State Wrestling Championships nel 1987 e 1988. È stato membro della squadra di wrestling della Victor Valley High School, campioni dello stato nel 1987. Henderson praticò la lotta libera sia alla Cal State Fullerton che alla Arizona State University, partecipando ai campionati NCAA nel 1993. Ha rappresentato gli Stati Uniti nelle olimpiadi del 1992 e del 1996 nella lotta greco-romana. Carriera nelle arti marziali misteInizio carriera e UFCHenderson inizia ad allenarsi nelle arti marziali nel 1997 quando si unisce al Real American Wrestling team (RAW). Nel suo primo anno di competizioni nelle arti marziali miste vince il Brazil Open, un torneo a cui prendono parte quattro pesi massimi. L'anno successivo vince l'UFC 17 tournament battendo Allan Goes e Carlos Newton. In questo anno nelle MMA sconfigge cinque avversari nel corso di due eventi. Per raggiungere il titolo di RINGS King of Kings il 28 ottobre 1999 a Tokyo, Giappone, vince due combattimenti per qualificarsi alle fasi finali dove supera nell'ordine Gilbert Yvel, Antônio Rodrigo Nogueira e Renato Sobral il 26 febbraio 2000 vincendo il torneo. Pride Fighting ChampionshipsHenderson in seguito inizia a competere nel Pride Fighting Championships combattendo principalmente nella categoria dei pesi medi. Nel Pride, Hendo si scontra con alcuni tra i fighter d'élite del proprio sport, tra cui Wanderlei Silva, Renzo Gracie, Antônio Rodrigo Nogueira, Ricardo Arona, Murilo Rua, Murilo Bustamante, Yuki Kondo, Ryo Chonan e Akihiro Gono. Quando il Pride inizia la sua divisione bushido, Henderson vince il primo torneo riservato ai welterweight (83 kg), sconfiggendo Ryo Chonan e Akihiro Gono per K. O. e in seguito Bustamante per decisione (maggioranza) in finale. A Pride Bushido 10, Henderson batte Kazuo Misaki per decisione unanime dopo averlo colpito con numerosi colpi. Dan in seguito entra nel secondo Pride Welterweight Grand Prix perdendo in un rematch con Misaki. L'ultimo scontro di Henderson nel Pride è un rematch con Wanderlei Silva a Pride 33 a Las Vegas, Nevada il 24 febbraio 2007 dove mette a segno una vittoria per knockout diventando Middleweight Champion mentre ancora detiene il titolo dei pesi welter. Henderson diventa il primo fighter della storia a detenere contemporaneamente titoli in due differenti classi di peso in una delle principali organizzazioni di MMA al mondo. Ritorno in UFCL'8 settembre 2007 Henderson ritorna in UFC per affrontare il light heavyweight champion Quinton Jackson a UFC 75 a Londra. Un combattuto incontro vede vittorioso "Rampage" Jackson per decisione unanime alla fine del quinto round che conquista anche il Pride middleweight title. Il 17 novembre 2007 viene annunciato a UFC 78 che Henderson avrebbe lottato contro l'UFC middleweight champion Anderson Silva per unificare i titoli UFC e Pride. Il 1º marzo 2008 a UFC 82, tenuto alla Nationwide Arena a Columbus, Ohio, si svolge il match che vede Henderson perdere per sottomissione al secondo round tramite una rear naked choke. Henderson si rifà dell'infausta partenza in UFC con la vittoria contro l'asso del brazilian jiu jitsu Rousimar Palhares a UFC 88 per decisione unanime. Questa è la sua prima vittoria in UFC dopo oltre dieci anni. Dopo l'incontro Dan ridendo afferma: "Spero di non dover attendere altrettanto prima della mia prossima vittoria". In seguito Henderson ritorna nella categoria dei mediomassimi per affrontare l'ex campione dei medi Rich Franklin. Hendo vince per decisione (maggioranza) in un match nel quale viene accusato di aver volontariamento messo un dito nell'occhio dell'avversario. In seguito viene scelto per guidare il Team U. S contro Team UK guidato da Michael Bisping nella nona stagione del reality The Ultimate Fighter. Coach a Ultimate Fighter e nuovo abbandono dell'UFCIl reality show, che partorisce una rivalità tra i due coach che continuerà fino al loro match, viene trasmesso da Spike TV con la finale svoltasi il 20 giugno 2009 a Las Vegas. Dan riceve una Land Rover pluriaccessoriata per essere stato allenatore dello show insieme a Bisping. L'11 luglio 2009 a UFC 100, tenutosi al Mandalay Bay Events Center a Las Vegas, Henderson e Bisping regolano i propri conti in sospeso con Hendo che diviene il primo uomo a mettere K. O. Bisping nel secondo round con un potente gancio destro alla mascella di Bisping. Questa vittoria frutta a Dan una title shot per l'UFC Middleweight Championship e il premio "Knockout of the Night", il quale finisce per diventare uno dei più famosi nella storia di questo sport, venendo premiato KO of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2009[1]. Una controversia sorge da questo combattimento poiché Henderson, immediatamente dopo il suo pugno del KO, colpisce un Bisping steso a terra con un avambraccio volante prima che l'arbitro Mario Yamasaki dichiari il combattimento concluso al minuto 3.20. Nell'intervista post-gara, Henderson giustifica il colpo finale dopo il knockout affermando: "Normalmente non combatto in questa maniera. So se il mio avversario è fuori combattimento e in quel caso tendo a fermarmi. Sapevo di averlo colpito e pensavo che quel primo colpo sarebbe servito solo a farlo stare un po' zitto"[2]. In seguito il presidente UFC Dana White afferma che Hendo avesse rilasciato tali dichiarazioni per scherzo mentre Dan tenta di chiarire dicendo: "quando sei in trance agonistica, e l'arbitro non ha ancora fermato l'incontro, non puoi sapere cosa accadrà, se lui possa rialzarsi. L'ho davvero colpito solo due volte, una volta col mio piede e una volta quand'era al tappeto. Non ho continuato, non ho continuato dopo che l'arbitro aveva tentato di fermarmi, non ho fatto nulla di tutto ciò. È stata una mia reazione continuare finché non sono stato bloccato, anche se mi ha fatto sentire bene[3]. StrikeforceIl 5 dicembre 2009 Dan Henderson firma un contratto di quattro incontri per la durata di sedici mesi con la Strikeforce, una volta scaduto il proprio contratto con l'UFC. Il debutto avviene il 17 aprile 2010 a Strikeforce on CBS contro Jake Shields. Dan cercava anche un incontro per un match di pesi medi contro Gegard Mousasi ed esprime anche l'interesse per un eventuale scontro con Fedor Emelianenko durante la durata del suo contratto. Dan perde il suo debutto nella nuova federazione e malgrado l'aver mandato al tappeto Shields durante il primo round, perde per decisione unanime (49–46, 49–45, 48–45). In seguito Henderson sconfigge Renato Sobral il 4 dicembre 2010 a Strikeforce: Henderson contro Babalu per K. O. al primo round e Rafael Cavalcante per K. O. al terzo round vincendo lo Strikeforce Light Heavyweight Championship a Strikeforce 32. Il 30 luglio 2011 Henderson combatte contro Fedor Emelianenko a Strikeforce: Fedor contro Henderson in un incontro tra pesi massimi[4]. Henderson sconfigge il prestigioso avversario per KO tecnico al minuto 4.12 del primo round disputando il suo ultimo incontro nella federazione causa scadenza del proprio contratto. Dan esprime in seguito il desiderio di rinnovare per difendere il suo Strikeforce Light Heavyweight Championship ma nel frattempo la compagnia viene rilevata dall'UFC con cui sono rimaste vecchie ruggini dal passato. Nuovo ritorno in UFCPoco dopo la conferenza stampa pre-combattimento di UFC 133 Dana White commenta riguardo al potenziale ritorno di Henderson in UFC: "Vedremo ciò che accadrà: io e Hendo abbiamo ancora delle discussioni in sospeso, vedremo se riusciremo a combinare qualcosa per riportarlo in UFC[5]". In seguito Henderson commenta: "Penso che il migliore incontro che possa essere promosso sia probabilmente un'unificazione dei titoli con chiunque sia il campione UFC[6]". L'incontro per il ritorno si rivela essere contro Shogun Rua il 19 novembre 2011 a UFC 139[7] malgrado Hendo dichiari che avrebbe preferito incontrare subito il campione Jon Jones in una sfida per il titolo[8]. L'incontro tra i due ex campioni del Pride Fighting Championships si rivela un match epico che a più riprese i commentatori americani, Goldberg e Rogan, durante la telecronaca, definiscono uno dei più grandi della storia dell'UFC. Durante i primi tre round il quarantunenne Henderson domina la contesa infliggendo danni seri a Shogun che è ridotto a una maschera di sangue, andando vicino, alla fine della terza ripresa a chiudere l'incontro. Nel quarto e quinto round invece c'è l'inaspettata riscossa di Shogun, complice l'evidente calo fisico di Hendo. La decisione finale dei giudici assegna la vittoria finale all'americano assegnandogli in tutte le riprese un risultato di 10-9. Nell'intervista post-match Dan, sorretto da un compagno e dallo stesso Rogan, definisce il combattimento come "il più duro della sua carriera"[9]. L'incontro, come prevedibile, viene nominato Fight of the Night dell'evento, in coabitazione con il match tra Wanderlei Silva e Cung Le. Il 1º settembre 2012 avrebbe dovuto affrontare il campione Jon Jones per il titolo dei pesi mediomassimi UFC, ma un infortunio a uno dei legamenti subito proprio una settimana prima dell'incontro fece saltare l'intera card, primo caso nella storia dell'UFC, e come suo sostituto nella sfida per la cintura venne scelto Vítor Belfort. Il 23 febbraio 2013 affronta l'ex campione di categoria Lyoto Machida perdendo ai punti un match molto equilibrato, vedendo così sfumata la possibilità di lottare subito per il titolo. In giugno Hendo subisce un'altra sconfitta per decisione divisa e ancora una volta contro un ex campione qual è Rashad Evans. In novembre "Hendo" capitola per la terza volta consecutiva, in questo caso contro il numero 3 dei ranking dei pesi medi ed ex campione dei mediomassimi Vítor Belfort, contro il quale Henderson vinse un incontro nel 2006: la sconfitta fu singolare in quanto per la prima volta lo statunitense venne messo KO in un breve match a senso unico. Torna alla vittoria nel marzo 2014 in Brasile mettendo KO Mauricio Rua nel rematch tra i due. Lo stesso anno torna a lottare senza l'utilizzo della terapia sostitutiva con testosterone in quanto essa venne vietata negli Stati Uniti e in Brasile: in maggio affronta l'imbattuto numero 4 dei ranking Daniel Cormier con un peso di 3 kg inferiore al limite dei pesi mediomassimi, e viene malamente sconfitto dal rivale che domina Henderson per tutto l'incontro e lo finisce con uno strangolamento. Nel 2015 prende la decisione di scendere nei pesi medi e in gennaio affronta in Svezia il numero 8 dei ranking Gegard Mousasi, ex pluricampione Strikeforce, Dream e Cage Warriors: Henderson subì la seconda sconfitta per KO in carriera durante il primo round, anche se lo stop arbitrale venne duramente contestato. A maggio affrontò Tim Boetsch, vincendo l'incontro al primo round per KO a soli 28 secondi dall'inizio della prima ripresa. A novembre affronta per la terza volta la leggenda delle MMA Vítor Belfort, venendo sconfitto al primo round per KO con una combinazione di calci e pugni. Il 16 aprile 2016 avrebbe dovuto affrontare in un rematch il brasiliano Lyoto Machida. Tuttavia, il 13 aprile, Machida dichiarò di aver utilizzato delle sostanze illegali al di fuori dalle competizioni di MMA, sostenendo di non sapere che tali sostanze erano illegali. A causa di ciò l'intero match saltò. A giugno affrontò il cubano Hector Lombard all'evento UFC 199. Dopo un minuto dall'inizio del secondo round, Henderson andò a segno con un calcio alla testa ma nel farlo Lombard riuscì ad afferragli la gamba per tentare di mandarlo al tappeto con un takedown, prontamente però, Henderson lo colpì violentemente alla tempia con una gomitata mandandolo KO. Con questa vittoria venne premiato con il riconoscimento Performance of the Night. Incontro titolato e ritiroL'8 ottobre del 2016 dovette affrontare Michael Bisping per il titolo dei pesi medi all'evento UFC 204. Alla prima ripresa Henderson si trovò in difficoltà, rimanento con le spalle a muro e subendo svariati colpi; verso la fine dello stesso round Dan andò a segno con un potente gancio destro che mandò il campione al tappeto, subito dopo tentò in tutti i modi di vincere l'incontro con il ground and pound ma senza riuscirci. Nonostante le ferite riportate da Bisping vicino all'occhio sinistro, il medico diede l'ok all'arbitro per il proseguimento dell'incontro. Identica cosa accadde verso la fine della seconda ripresa, ma stavolta Michael subì meno colpi rispetto a prima. Per i restanti tre round Henderson si trovò in balia dei colpi del campione, senza poter far molto per ribaltare l'incontro. Venne sconfitto per decisione unanime e ottenne il premio Fight of the Night. Durante l'intervista post-match, Henderson annunciò il suo ritiro dalle MMA all'età di 46 anni. Risultati nelle arti marziali miste
Risultati nel grappling
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