Castelvisconti

Castelvisconti
comune
Castelvisconti – Stemma
Castelvisconti – Bandiera
Castelvisconti – Veduta
Castelvisconti – Veduta
Il municipio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoAlberto Sisti (lista civica) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate45°18′N 9°56′E
Altitudine66 m s.l.m.
Superficie9,76 km²
Abitanti318[1] (31-12-2021)
Densità32,58 ab./km²
FrazioniCampagna
Comuni confinantiAzzanello, Bordolano, Borgo San Giacomo (BS), Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Quinzano d'Oglio (BS)
Altre informazioni
Cod. postale26010
Prefisso0374
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019027
Cod. catastaleC290
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[3]
Nome abitanticastelviscontesi
Patronosanta Maria Nascente della Scala
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelvisconti
Castelvisconti
Castelvisconti – Mappa
Castelvisconti – Mappa
Posizione del comune di Castelvisconti nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Castelvisconti (Castelviscùunt in dialetto soresinese) è un comune italiano di 318 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia. Il patrono è Santa Maria della Scala, festeggiata l'8 settembre. Il paese fa parte del Parco Regionale Oglio Nord, delle Terre dei Navigli e delle Terre di Mezzo.

Il paese è situato in un territorio lievemente collinare, ambiente inusuale per il territorio cremonese, che anche grazie alla salita che porta al paese (0,5 km al 6,5%) è un punto di riferimento per molti ciclisti della zona.

Storia

Il paese sul confine di Stato fra Milano e Venezia fu feudo Visconteo. Nelle mappe esisteva fin da prima il 26 giugno 995, testimonianza ne è una pergamena (Biblioteca statale di Cremona, fondo Robolotti), con il nome di Pratobisio. Successivamente l'affermarsi di Castel Visconti è probabilmente dovuta alla posizione strategicamente dominante e di controllo rispetto al fiume Oglio, tanto è vero che il paese era stato fortificato e munito di castello, per la difesa dell'abitato, nei tempi trasformato in cascinale, ma ove tuttora si conservano diverse parti della vecchia fortificazione.

Castel Visconti costituiva un'importante via di comunicazione oltre che il confine di stato tra Milano e Venezia. Godeva di una sorta di esenzione dai versamenti di imposte e tasse ai Visconti, e le entrate era libero di riutilizzarle in proprio.

Nello stemma comunale è racchiusa in emblema la sua storia. Il paese, feudo visconteo dal 1391 in avanti, fino al secolo XVIII: un castello turrito e un serpente vorace con nelle fauci un fanciullo, simbolo della potente famiglia dei Visconti. Come è attestato dal nome, fu donato nel XIV secolo da Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, figlio di Gian Galeazzo Visconti ai canonici di S. Maria della Scala, chiesa collegiata esistente a Milano sul luogo dove oggi sorge il teatro omonimo. Demolita la chiesa milanese della Scala per far posto all'attuale Teatro, parte dei numerosi arredi fu destinata alla parrocchiale di Castelvisconti. Fra le altre cose giunsero qui la campana grande della torre, le acquasantiere di marmo rosso, i cassa banchi della sacrestia, le banche in noce del coro, il prezioso cancelletto in ferro battuto adorno dell'emblema scaligero, e le statue lignee dell'Assunta (sopra l'altare Maggiore), e delle sante Anna e Veronica (nella cappella invernale).

Furono i canonici milanesi a determinare le sorti del borgo e a prendersi cura attiva della fertile campagna circostante, ricca di acqua, provvedendo anche a deviare il corso del fiume che la minacciava.

Sull'abitato e sul territorio domina l'imponente chiesa parrocchiale settecentesca, alta sulle scarpate che scoscendono fino al fiume, creando uno dei paesaggi più ondulati e mossi della nostra campagna provinciale. Bellissimi punti di osservazione si colgono nell'arrivare a Castelvisconti dai vicini Bordolano, Casalbuttano, Azzanello, Borgo S. Giacomo.

La chiesa, intitolata a S. Maria della Scala rappresenta il lascito al paese dei Canonici che ne avviarono la costruzione nel 1747 e la aprirono al culto il 22 novembre del 1772, in una zona al riparo dalle piene del fiume Oglio, alle quali era soggetta la chiesa precedente. Con la sua mole grandiosa in mattoni a vista, la fronte solenne, i fianchi irrobustiti dai contrafforti e la massa dell'abside semicircolare imponente come una fortezza, essa domina il paese da una posizione relativamente elevata, e colpisce per la semplificata eleganza delle linee architettoniche che ne fanno una delle più belle chiese della zona.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 1987.[4]

Stemma

«Partito: nel primo, d'azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, aperta e finestrata dal campo; nel secondo, d'oro, al biscione d'azzurro, ondeggiante in palo, coronato all'antica, d'argento, ingollante il putto, di carnagione, movente in fascia, con le braccia aperte. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo partito di rosso e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma civico con la iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento»

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Attualità

Il paese di Castelvisconti è balzato agli onori delle cronache italiane il 3 ottobre 2007, quando il Sindaco ha nominato con decreto il comico Beppe Grillo assessore alla Cultura ed allo Sport. Malgrado la nomina non sia mai divenuta operativa, le cronache dei giornali e tv si sono occupate per diverso tempo della notizia.

Nel 2008 una delibera di giunta la n. 68 dell'amm.ne Sindaco G.O. ha suscitato clamore prevedendo il rimborso del canone RAI ai lavoratori cassaintegrati o disoccupati, in mobilità o pensionati e alle famiglie meno abbienti e comunque a tutti coloro che sono in difficoltà a causa della crisi economica. La delibera n. 68 su denuncia di anonimi, e, su successiva segnalazione dell'attuale sindaco A.S. è stata impugnata presso la Corte dei Conti dal Procuratore della Repubblica. La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Lombardia con sentenza n. 1/2012 ha ritenuto che non vi sia stato alcun danno erariale alle casse del Comune, mandando assolta l'amministrazione Sindaco G.O. dagli addebiti postulati nei suoi confronti. .[6], [7]

Gli scavi a Cascina Motta

Lanche in territorio di Castelvisconti.

L'Ufficio Tecnico con lo Sportello Unico per le Imprese di Castelvisconti, all'inizio del 2006, hanno autorizzato la costruzione di un agriturismo con annesso laghetto zona umida e banca del germoplasma ai conduttori e proprietari di Cascina Motta. Gli scavi per la realizzazione del laghetto hanno avuto l'approvazione del Comune, della Regione Lombardia e del Parco Oglio Nord. La Provincia di Cremona ha fatto ricorso al Tar di Brescia (marzo 2007) perdendo la causa, definendo quegli scavi "una cava" ed uno "scempio ambientale". Il consiglio provinciale intero si è opposto al progetto. Dai primi di marzo 2011 è attivo l'agriturismo, anche se non ultimato in tutte le parti.

Il Parco fotovoltaico

Il 25 marzo 2006 è stato presentato al protocollo del comune di Castelvisconti un avveniristico progetto per la costruzione su un terreno ad uso agricolo, ma di scarso valore, di un impianto fotovoltaico con pannelli ad inseguimento solare, per la produzione di energia elettrica pulita, con la conservazione di coltivazioni agricole esistenti, in ossequio alle indicazioni dei legislatori nazionali e inerenti agli obblighi assunti in campo europeo per lo sviluppo entro il 2020 delle energie rinnovabili, il risparmio energetico e l'abbattimento dei gas serra.

La frazione Campagna

È formata da cinque grossi cascinali con relative case padronali di pregio, alcune casette private e una chiesa con antistante un secolare piccolo santuario mariano. La chiesa intitolata alla "Madonna dei campi" è stata edificata nel 1955 su progetto di Amos Edallo[8] e inaugurata dai Cavalieri dell'Ordine di Malta e donata alla parrocchia di Castelvisconti. La festività ricorre nel mese di maggio.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1970 1985 Mario Romanenghi DC Sindaco
1985 1990 Canzio Destefani DC Sindaco
1990 1991 Sandro Zani DC Sindaco, dimissionario
1991 1994 Alberto Sisti DC Sindaco, subentrante
1994 1999 Alberto Sisti Lista Civica "Il nostro Paese" Sindaco
1999 2004 Giacomo Ori Lista Civica "Insieme per Castelvisconti" Sindaco
2004 2009 Giacomo Ori Lista Civica "Insieme per Castelvisconti" Sindaco
2009 in carica Alberto Sisti Lista Civica "Noi...per Castelvisconti" Sindaco

Altre informazioni amministrative

Castelvisconti forma con Annicco, Azzanello, Casalmorano, Genivolta e Paderno Ponchielli l'Unione Lombarda Soresinese.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Castelvisconti, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 novembre 2023.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  6. ^ Corriere della Sera - 4 gennaio 2009 (Il canone della tv? Lo pagherà il Comune)
  7. ^ Corriere della Sera - 12 gennaio 2012 (Rimborsare il canone Rai non è reato)
  8. ^ Chiesa della Madonna della Campagna, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 aprile 2021.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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