Atypus muralis
Atypus muralis BERTKAU, 1890 è un ragno appartenente alla famiglia Atypidae. Il nome deriva dal greco ᾶ-, àlfa-, con valore di negazione della parola seguente, e τύπος, typos, cioè forma, immagine, tipo, ad indicarne la forma atipica a causa della sproporzione dei cheliceri e delle filiere[2]. Il nome proprio deriva dal latino muralis, cioè del muro, relativo al muro, in quanto è solito appoggiare la sua tela-trappola presso muretti di pietre a secco oltre che a rocce. CaratteristicheDi rilievo in questa specie sono le filiere che secernono la seta per la costruzione del tubo setoso; già molto attive sin dallo stadio ninfale, quando il ragno misura di cefalotorace appena 0,4-0,6 millimetri, sono costituite da tre paia abbastanza distinte. Filiere anteriori lateraliLe filiere anteriori laterali sono di forma cilindrica, monosegmentate, con una struttura della cuticola finemente granulata e sono situate lateralmente rispetto alle filiere posteriori mediane. Una cospicua ghiandola secerne una secrezione acida ed è connessa ad uno spigot che ne regola la fuoriuscita. Questa ghiandola è un residuo delle ghiandole ampollacee possedute dai ragni del sottordine Araneomorphae[3]. Filiere mediane posterioriLe filiere mediane posteriori, anch'esse monosegmentate, hanno la parte superiore conica ridotta, sul cui apice vi è un solo grande spigot collegato alla ghiandola escretrice[3]. Filiere laterali posterioriLe filiere laterali posteriori, infine, sono trisegmentate, anche se gli esatti confini dei segmenti non sono ben distinguibili; sulla parte apicale di ognuna di esse vi sono ben tre larghi spigot connessi a ghiandole che contengono epitelio misto a secrezione acida[3]. ComportamentoCome tutti i ragni del genere Atypus, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[4]. HabitatPredilige quasi esclusivamente prati asciutti a Festucion valesiacae (associazione vegetale) situati in un microclima continentale e limitati ulteriormente a suoli calcarei. Proprio questa tipologia di suoli consente loro di affrontare efficientemente gli estremi di freddo e caldo del clima continentale. In vaste zone della Repubblica Ceca questo habitat è minacciato da esteso rimboschimento dovuto all'abbandono di grosse estensioni di terreno prima destinate a pascolo[5]. DistribuzioneRinvenuta in un'ampia zona che va dall'Europa centrale al Turkmenistan. In modo particolare in Austria, in varie località della Germania, in Polonia e in Romania. Nella Repubblica Ceca sono stati trovati esemplari nelle seguenti località: Praga e dintorni, Chraberce, Zeměchy, Libčice, Dolany, Roztoky, Letky e Vrbčany[5]. In Italia è stata rinvenuta in Alto-Adige, nei dintorni di Bressanone. Note
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