In seguito alla prima guerra di 'ndrangheta degli anni '70, in cui erano schierati con i De Stefano, i Valle si trasferiscono al nord, a Vigevano, in provincia di Pavia, per poi negli anni Novanta estendersi nella periferia sud-ovest di Milano.
Il 14 gennaio 1992 la famiglia Valle viene arrestata e nel 1993 il boss Francesco Valle viene condannato a 9 anni di carcere insieme al figlio Fortunato (7 anni) e ad altri membri della famiglia[5].
Nel 2001 aprono una attività di ristorazione per guadagnare "soldi puliti" alla Masseria di Cisliano vicino a Vigevano (PV).
La Masseria è un bene confiscato al clan 'ndranghetista Valle-Lampada, assegnato definitivamente in data 14/06/2021 al Comune di Cisliano per un riutilizzo sociale.
In tale data sono anche iniziati numerosi "atti vandalici": rimozione delle cancellate e delle tegole dal tetto, distruzione degli impianti, allagamento degli appartamenti e altri numerosi danni, per un ammontare di circa mezzo milione di euro.
A fronte di tali atti, dopo che il Comune di Cisliano e l'associazione Libera avevano più volte segnalato la situazione al Tribunale di Milano, in occasione del Consiglio Comunale aperto del 21 aprile 2015 (al quale hanno preso parte anche Libera e Caritas), è stato votato all'unanimità l'impegno dell'Amministrazione a ottenere risposte dall'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e proteggere il bene da ulteriori atti di vandalismo.
Sulla base di questo impegno, il 13 maggio 2015 viene avviato da Libera, Caritas e Comune un presidio permanente di legalità: un susseguirsi di volontari che giorno e notte hanno presidiato la struttura, impedendo danni ulteriori; riuscendo il 25 maggio 2015 (dopo 12 giorni) a sbloccare la situazione di immobilismo e spingere finalmente l'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ad autorizzare nell'immediato la possibilità di stipulare un comodato d'uso gratuito per rendere immediatamente disponibile il bene alla collettività di Cisliano.
In data 15/06/2021 è finalmente arrivato il decreto di assegnazione definitiva al Comune di Cisliano.
Ora l'impegno prosegue, perché questo bene comune possa essere finalmente riutilizzato per scopi sociali ai sensi della Legge 109/1996.
Nel 2009 Leonardo Valle, figlio del boss Francesco, si candida alle elezioni comunali di Cologno Monzese, ma non viene eletto[6][5].
Avrebbero voluto entrare nell'affare Expo grazie a una discoteca a Pero della quale era loro intenzione richiederne la licenza[2].
Esponenti
Francesco "don Ciccio" Valle (1938), capobastone in carcere dal 2010, condannato a 24 anni di carcere.
Fortunato Valle, condannato a 24 anni di carcere nel 2012.
Leonardo Valle, arrestato il 30 novembre 2011.
Leone Lucisano
Fortunato Pellicanò, 1º marito di Angela Valle, in carcere per omicidio.
Santo Pellicanò, figlio di Angela Valle, condannato a 7 anni nel luglio 2012.
Angela Valle, condannata a 15 anni e sei mesi nel luglio 2012.
Spagnuolo Antonio Domenico, marito di Angela Valle, condannato a 16 anni nel luglio 2012.
Paolo Bertelli
Ferreri Maria Teresa, 1ª moglie di Fortunato Valle, condannata a 8 anni nel luglio 2012.
Maria Valle, nipote del boss, condannata a 7 anni nel luglio 2012.
Giuliano Roncon, figlio di M. T. Ferreri, condannato a 7 anni.
Francesco Lampada, marito di Maria Valle, condannato a 10 anni nel luglio 2012.
Giulio Lampada
Fatti recenti
Il 1º luglio 2010 vengono arrestati a Milano 15 membri dei Valle accusati di estorsione nei confronti di imprenditori e sequestrati 138 immobili e conti correnti del valore di 8 milioni di euro[7].
Il 30 novembre 2011 si conclude un altro filone dell'operazione Infinito in cui viene arrestata Maria, figlia di Francesco Valle e moglie di Francesco Lampada accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreto d'ufficio[8]. Vengono arrestati anche il giudice Vincenzo Giglio, l'avvocato Vincenzo Minasi, Francesco Morelli (componente del Consiglio regionale della Calabria), i fratelli Francesco e Giulio Giuseppe Lampada (imprenditori legati al clan Valle, trapiantato in Lombardia) e il maresciallo capo della Guardia di Finanza Luigi Mongelli[9].
Il 27 gennaio 2012 la squadra mobile di Milano arresta 5 persone, di cui 3 membri della guardia di finanza che proteggevano il clan Valle-Lampada[10].
Il 21 luglio 2012 vengono dichiarati colpevoli gli 11 affiliati ai Valle più un imprenditore e un architetto, la pena più vanno a Francesco e Fortunato Valle con 24 anni di carcere. Gli vengono confiscati anche i numerosi beni che possedevano tra Calabria e Lombardia[2].