Viene così chiamato per la presenza nel ripieno della balsamita[1], un'erba aromatica localmente chiamata erba amara, detta anche erba di San Pietro[3]. Gli altri ingredienti per il ripieno sono erbette, formaggio grana, pane grattugiato, uova, noce moscata, salvia, cipolla, aglio e sale[1][4]. Per la preparazione della pasta fresca si adotta una ricetta tradizionale, ovvero 10 uova per 1 kg di farina. La sfoglia ottenuta viene farcita col ripieno, ripiegata e rifinita manualmente, ottenendo così per ogni tortello una caratteristica forma triangolare schiacciata.
Una volta cotti in acqua salata, i tortelli vengono serviti con una spolverata di formaggio grana ed un cucchiaio di burro fuso aromatizzato con salvia.
Nella terza settimana di giugno, a Castel Goffredo si svolge la tradizionale "Festa del Tortello amaro di Castel Goffredo"[1][5]. Nel 2016 il Tortello amaro di Castel Goffredo è entrato a far parte della comunità Slow Food[6].
Carlo Mantovani, Tra grandi alberi e grandissimi piatti. Itinerari dendrogastronomici nella provincia di Mantova, Mantova, 2021, ISBN978-88-7495-835-1.
Paolo Polettini, Luciana Corresini, Il gioco dell'erba amara, 2ª ed., Viadana, 2004, ISBN978-88-87942-95-8.