Taifa di Melilla
La Taifa di Melilla era un regno Andaluso Islamico taifa nel Medioevo, a Melilla, città autonoma spagnola situata sulla costa orientale del Marocco, nell'Africa del Nord e nelle aree circostanti, in parte appartenenti all'attuale Marocco, tra il 1030 e il 1079, quando fu occupato dagli Almoravidi. StoriaMelilla, come riporta la Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus venne conquistata e annessa ad al-Andalus, nel 927, dall'emiro e poi califfo, Abd al-Rahman III[1]. Durante la guerra civile di al-Andalus, riportata dallo storico Rafael Altamira[2], secondo il Rīf al-Magrib y al-Andalus un discendente dell'omayyade al Hakam, Abd al-Aziz, nel 1030, si rese indipendente dal Califfato di Cordova, creando la taifa[3]. Non si hanno notizie sulla durata del regno di Abd al-Aziz, ma sempre il Rīf al-Magrib y al-Andalus riporta che la taifa, tra il 1063 ed il 1067, fu governata da Muhammad II Ibn Idris, che era stato re dei Taifa di Malaga[3]; anche La web de las biografias riporta che lasciata Malaga, Muhammad II si rifugiò in Almeria e verso il 1064 a Melilla[4], dopo essere stato cacciato dalla Taifa di Málaga, nel 1057, secondo la History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II, da Badis ibn Habus, emiro della Taifa di Granada[5], della dinastia degli Ziridi, come conferma anche la Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus[6]. Non si conosce la data esatta della morte di Muhammad II, ma nel 1079 la taifa fu occupata e annessa all'Impero Almoravide. Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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