Taifa di Beja e Évora
La Taifa di Beja ed Évora era un regno (o emirato) di al-Andalus, alla caduta dell'Impero almoravide, attivo tra il 1144 e il 1150, data in cui fu conquistata dagli Almohadi. La taifa era composta dalle città di Beja (Bajah in arabo) e Évora (Ybura in arabo) ed i territori limitrofi; dal 1147 anche Siviglia fu incorporata nella taifa. StoriaQuando l'Impero almoravide perdette vigore vi fu un secondo periodo di espansione dei regni indipendenti, che viene ricordato come Seconda taifa;
dopo che Ahmad ibn Qasi, aveva ricostituito la
Taifa di Mértola, nel 1144, anche Beja ed Évora si ribellarono e Siddray b. Wazir, appoggiato da Ibn Qasī, fu proclamato emiro della Taifa di Beja e Évora[1].
Nel 1160, Beja e Évora furono temporaneamente occupate dal re del Portogallo, Alfonso Enriquez, ma gli Almohadi le riconquistarono poco dopo[6]. Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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