Si individua nella parte centro-occidentale della costellazione, circa 8° a sud della stellaζ Aquilae; è visibile sul bordo meridionale del grande complesso di nubi oscure noto come Fenditura dell'Aquila, lungo la scia luminosa della Via Lattea. Le sue dimensioni molto ridotte e la sua bassa luminosità fanno sì che per la sua individuazione siano necessari forti ingrandimenti e filtri adatti a mettere in risalto l'idrogeno ionizzato. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale va da luglio a novembre, da entrambi gli emisferi.
Sh2-74 è una regione H II parzialmente oscurata situata alla distanza di oltre 3100 parsec (10120 anni luce), sul bordo esterno del Braccio del Sagittario,[2] a circa 1000-1200 parsec dalla regione della Nebulosa Aquila. La nube ospita alcuni fenomeni di formazione stellare:[4] al suo interno sono state scoperte alcune sorgenti di radiazione infrarossa provenienti da giovanissime stelle in formazione; fra queste spiccano IRAS 19062+0531 e IRAS 19065+0529,[5] cui si aggiunge IRAS 19050+0524, coincidente con un gruppo di stelle rossastre probabilmente associate ad una densa nube molecolare.[6] Alla lunghezza d'onda delle microonde è stata inoltre rilevata la presenza di un maser ad acqua;[7] sono presenti anche alcune sorgenti di onde radio.
Nella stessa direzione della nube, sebbene a una distanza di circa 5500 parsec dal Sole, si trova la regione di formazione stellare W50, cui è legato l'oggetto esotico SS 433, una stella binaria a raggi X composta da un buco nero (o da una stella di neutroni) accompagnato da una stella bianca molto evoluta.[8]
^ Magnier, E. A.; Volp, A. W.; Laan, K.; van den Ancker, M. E.; Waters, L. B. F. M., Transitional YSOs: candidates from flat-spectrum IRAS sources, in Astronomy and Astrophysics, vol. 352, dicembre 1999, pp. 228-238. URL consultato il 26 luglio 2010.
^ Codella, C.; Felli, M.; Natale, V.; Palagi, F.; Palla, F., The occurrence of H2O masers in HII regions, in Astronomy and Astrophysics, vol. 291, n. 1, novembre 1994, pp. 261-270. URL consultato il 26 luglio 2010.