Si trova nella parte nordoccidentale della costellazione, circa 11° a est di Sirio, la stella più brillante del cielo notturno; può essere osservata e fotografata con strumenti amatoriali di potenza elevata, con l'aiuto di appositi filtri. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di dicembre e aprile e la sua declinazione meridionale fa sì che sia osservabile con più facilità dalle regioni australi.
Si tratta di una regione H II situata a circa 4200 parsec (13700 anni luce) di distanza, sul bordo meridionale della vasta superbolla nota come GS234-02, in cui hanno luogo alcuni episodi di formazione stellare; questa superbolla sarebbe stata originata dall'esplosione di numerose supernovae, generate da stelle formatesi nella regione durante un primo ciclo di formazione stellare.[2] La nebulosa contiene al cuo interno quattro sorgenti IRAS, di cui due situate ad appena 10' dal suo centro; una di queste sorgenti, IRAS 07277-1821, ospita un maser ad acqua. A questi oggetti si aggiunge una sorgente di onde radio, coincidente probabilmente con una regione H II ultracompatta situata ad appena 7' di distanza dal centro della nube.[4]
^ Russeil, D.; Georgelin, Y. M.; Georgelin, Y. P.; Le Coarer, E.; Marcelin, M., Galactic HII regions at l= 234deg., in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 114, dicembre 1995, p. 557. URL consultato il 25 dicembre 2009.
Bibliografia
Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN0-943396-15-8.
Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN0-933346-90-5.