Sh2-270
Sh2-270 è una piccola nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Orione.
Si osserva nella parte orientale della costellazione, a pochi gradi dal confine con l'Unicorno; è individuabile circa 2° a sudovest di ξ Orionis, che essendo di quarta magnitudine è ben visibile anche ad occhio nudo. La sua declinazione non è particolarmente settentrionale e ciò fa sì che sia osservabile agevolmente da entrambi gli emisferi celesti, sebbene gli osservatori dell'emisfero boreale siano leggermente più avvantaggiati; il periodo in cui raggiunge la più alta elevazione sull'orizzonte è compreso fra i mesi di novembre e marzo.
Si tratta di una regione H II di piccole dimensioni; la sua distanza è stata oggetto di studio e controversie: le stime fatte nel corso degli anni duemila indicano un valore di 6800 parsec (22200 anni luce),[2] collocandola nelle regioni più estreme della Via Lattea, sul Braccio del Cigno. Altre stime precedenti la collocano a una distanza decisamente inferiore, attorno ai 2100 parsec. La principale responsabile della ionizzazione dei gas della nube è una stella di classe spettrale B0.5V, una stella azzurra sulla sequenza principale; la massa totale della nube sarebbe di circa 1000 masse solari.[4] La nebulosa ospita dei fenomeni di formazione stellare, come è testimoniato dalla presenza di un ammasso composto da sorgenti infrarosse catalogato come IRAS 06073+1249;[5] a questo si aggiunge la sorgente IRAS 06080+1233 e un maser ad acqua, più un'altra dozzina di oggetti stellari giovani.[6]
Note
- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 1º dicembre 2009.
- ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 1º dicembre 2009.
- ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 1º dicembre 2009.
- ^ Neckel, T.; Staude, H. J., A survey of bipolar and cometary nebulae - Photographic and photometric observations, in Astronomy and Astrophysics, vol. 131, n. 2, febbraio 1984, pp. 200-209. URL consultato il 1º dicembre 2009.
- ^ Carpenter, John M.; Snell, Ronald L.; Schloerb, F. P.; Skrutskie, M. F., Embedded star clusters associated with luminous IRAS point sources, in Astrophysical Journal, Part 1, vol. 407, n. 2, aprile 1993, pp. 657-679, DOI:10.1086/172548. URL consultato il 1º dicembre 2009.
- ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 1º dicembre 2009.
Bibliografia
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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