San Fior
San Fior (San Fior in veneto) è un comune italiano di 6 801 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Geografia fisicaTerritorioIl territorio del comune è diviso tra colli (Castello Roganzuolo) e pianura (San Fior di Sopra, San Fior di Sotto), con un'altitudine che varia tra i 29 e i 120 m s.l.m. Le aree agricole, un tempo più vaste, sono ancora la cifra di gran parte dell'area, dove la conformazione è quella tipica dei palù. ClimaStoriaDurante la prima guerra mondiale fu sede di un campo di aviazione austro-ungarico e di reparti tedeschi (dal 23 dicembre 1917 della Jasta 1 che rimane fino al 13 marzo 1918 e della Jasta 31 dal 3 gennaio 1918 13 marzo successivo). Fu sede delle Flik 52, Flik 72J e Flik 74J. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 3 febbraio 1989.[5] «D'azzurro, all'arbusto sradicato, fogliato nel fusto di due, una e una, munito di tre rami posti a ventaglio, fogliati ciascuno di quattro, due e due, il tutto d’oro, i rami cimati ciascuno dal fiore di quattro petali d'argento; al capo d'argento, caricato dalle tre sbarre di nero e sostenuto dalla fascia diminuita di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco riccamente ornato di ricami d'argento. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseChiesa arcipretale di San Giovanni BattistaLa chiesa di San Fior, edificio sacro di grande importanza storico-artistica, nasce tra il V e VI secolo nell'area tra il fiume Codolo e l'attuale piazza Marconi, dove sorge il Municipio. L'attuale struttura con cupola è novecentesca, in stile neogotico, costruita su progetto di Vincenzo Rinaldo a partire dall'edificio sacro preesistente. Internamente la chiesa ha una pala d'altare di valore, vanto della comunità parrocchiale di San Fior: il Polittico di San Giovanni Battista del Cima da Conegliano, opera composta da otto parti in un cassettone ligneo. Altre opere di valore sono:
Per quanto riguarda la vecchia chiesa, ancora presente sul lato destro della nuova, nella quale è incastonate, è stata restaurata nel 1998, ridando splendore ad antichi affreschi. Tomba della beata MastenaNel cimitero di San Fior, adiacente alla parte absidale della chiesa e al giardino della Congregazione religiosa delle Suore del Santo Volto, fondata qui da Maria Pia Mastena, si trova una cappella, all'ingresso del camposanto, dove la beata era sepolta assieme a tutte le consorelle che hanno operato nella congregazione a San Fior. Dal 2012 le è stata predisposta una teca nella restaurata cappella della chiesa parrocchiale. Chiesa di San BernardinoSi tratta di un edificio di piccole dimensioni, situato lungo la Pontebbana, a pochi metri dal centro. Fu edificato nel XV secolo dalla comunità sanfiorese ed è stato restaurato negli anni '90 del Novecento. La facciata a capanna presenta quattro aperture: il portale sovrastato da un piccolo timpano, due ampie finestre rettangolari ai lati e un piccolo rosone al centro. Il piccolo campanile si pone come continuazione della parte sinistra della facciata, con le sue quattro aperture a tutto sesto e la sommità appuntita culminante nella croce. Anche il lato che costeggia la strada statale presenta un ingresso murato e due finestre laterali. Cappella Cadorin-SoldiLa cappella Cadorin, dal 2002 di proprietà del comune, è parte del complesso di Villa Cadorin-Soldi, risalente al XIX secolo. Si tratta di una caratteristica architettura di valore storico-architettonico, ubicata presso borgo Canè. CapitelliSono numerosi nel capoluogo, come in tutto il comune[6], i capitelli e i segni del sacro, sintomo di un secolare culto a livello popolare. In centro, nei vecchi borghi, nelle aree rurali, ma anche nei nuovi quartieri residenziali.
Nell'XI secolo è stato posto in largo G.B.Cima, presso la chiesa arcipretale e a ridosso dell'Istituto del Santo Volto, un monumento dedicato alla beata Maria Pia Mastena, fondatrice della congregazione che lì ha sede. La statua in bronzo è dello scultore Michele Visentin.
Architetture civili e ruraliMunicipioStruttura novecentesca che domina e forma davanti a sé, abbracciandola su due lati, la piazza centrale di San Fior, intitolata a Guglielmo Marconi. Il palazzo consta di due parti: quella centrale e quella laterale, a destra, rese adiacenti dalla sala polifunzionale. Ambedue le parti si dispongono su due piani: al piano terra un lungo portico sostenuto da agili colonnine fa da base al piano superiore, blocco compatto intonacato di bianco con a mezzo una fila di finestre quadrangolari. La parte centrale si differenzia per essere caratterizzata dalla forma semicilindrica sporgente sulla piazza e dall'altezza superiore (tre piani): essendo vitrea, essa dà luminosità all'edificio sia internamente che esternamente. BorghiCome in tutto il territorio comunale[7], i borghi sono i vecchi nuclei abitativi, attorno ai quali, più o meno coerentemente alla conformazione di tali abitati, sono venute a costituirsi le moderne aree residenziali. Particolarmente numerosi sono a San Fior capoluogo, di cui essi costituiscono parte del patrimonio storico architettonico.
Case ruraliNumerose sono le case rurali schedate nel comune di San Fior, a testimoniare l'economia di un passato quasi esclusivamente agricolo. Il loro stile architettonico si riscontra appartenere a una matrice comune, seppur con variazioni a volte sostanziali, ma sempre caratterizzanti e in armonia con le linee del paesaggio.
Ville veneteVilla Cadorin SoldiLa villa più grande del comune, circondata da una lunga cinta muraria all'interno della quale è custodito un ampio parco privato, è Villa Cadorin Soldi[8], presso Borgo Canè. Il complesso si compone di più parti, venute a definirsi tra XIX e XX secolo, quando la villa era il vanto delle famiglie che ne erano proprietarie: prima i Cadorin (che ne vollero la costruzione), poi fino al secondo Novecento i Soldi. Casa Ongaro MarconPosta sull'incrocio centrale di San Fior, la facciata di Casa Ongaro[9] dà sulla Statale 13 Pontebbana. Si presenta su tre livelli: il secondo livello è impreziosito centralmente da un terrazzino con trifora, le cui aperture presentano un mascherone in chiave di volta; le altre finestre, più semplici e disposte ai lati, sono abbellite da cornici in pietra. Casa PampaniniLungo la Statale 13, poco distante da villa Ongaro e di fronte al lato destro della chiesa di San Bernardino, si erge Casa Pampanini[10], edificio di tre piani a pianta centrale mostra linee armoniose e risale alla fine del XVII secolo. La facciata principale, che guarda sulla strada, è timpanata ha una bifora centrale con balaustra che sovrasta l'originario portone principale, oggi murato. La facciata laterale centralmente ha un accesso al primo piano con scalinata. Ex bacologicoL'imponente e elegante struttura del vecchio bacologico si incontra lungo la Strada Statale 13 Pontebbana, prima di entrare nel centro di San Fior, venendo da Conegliano. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[11] Etnie e minoranze straniereAl 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 621, ovvero l'8,9% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:
Geografia antropicaFrazioniOltre al capoluogo San Fior di Sopra, il comune ha due frazioni:
EconomiaAgricolturaIndustriaInfrastrutture e trasportiAmministrazione
GemellaggiGalleria d'immagini
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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