Postumia[1] (in passato anche Adelsberga[2][3], Pastoina[4] o Postoina[5], desueti; in slovenoPostojna; in tedescoAdelsberg) è un comune di 16 442 abitanti[6] nel Carso settentrionale della Slovenia sud-occidentale.
Per lunghi secoli appartenuta al ducato austriaco della Carniola, Postumia fino ad allora modesto villaggio, iniziò a prosperare nel XIX secolo con l'avvento della ferrovia Vienna-Lubiana-Trieste che permise un maggiore sfruttamento delle risorse turistiche del circondario. In seguito alla prima guerra mondiale e alla dissoluzione dell'Impero austro-ungarico la città fu occupata nel novembre 1918 dall'esercito italiano in forza degli accordi dell'armistizio, e nel 1920 fu riconosciuta al Regno d'Italia[7] assieme al resto della Venezia Giulia.
Negli anni della sovranità italiana sin dall'immediato dopoguerra, il comune di Postumia, grazie alla sua posizione strategica a ridosso di uno dei maggiori valichi di confine tra Italia e Jugoslavia ed alla sua vocazione turistica, ebbe un notevole sviluppo e fu meta di una massiccia immigrazione di nuovi residenti italiani che ne mutarono in pochi anni la tradizionale composizione etnolinguistica. Con il termine della seconda guerra mondiale la quasi totalità degli abitanti italiani, molte famiglie miste ed alcuni sloveni abbandonarono il territorio, unendosi agli esuli dal resto della regione giuliana che passava alla sovranità jugoslava.
Nel 1947 Postumia fu ceduta alla Jugoslavia, poi Slovenia. Il territorio comunale attualmente comprende anche la località di Planina alla Grotta/Planina, che durante l'occupazione dal 1941 al 1943 ha fatto parte come comune autonomo della Provincia Italiana di Lubiana.
L'attuale territorio comunale era allora articolato nelle località di:
In base ai dati dell'ultimo censimento, l'80% degli abitanti del comune è di lingua slovena, mentre un ulteriore 17% è costituito dai parlanti serbo, croato, serbocroato e bosniaco, ossia dai residenti di recente immigrazione che hanno mutato la tradizionale compattezza linguistica dell'abitato (secondo l'ultimo censimento austriaco del 1910, il 98,7% della popolazione era di lingua slovena[12]).
Secondo il censimento del 1921, a Postumia (escluse le frazioni) il 17,10% della popolazione era italiana.[13]
Località
Il comune di Postumia è diviso in 43 insediamenti (naselja):
^ Ettore Gerardi, L'incerto destino del detective a quattro zampe, su poliziaedemocrazia.it, Polizia e Democrazia, aprile 2002. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2014).
^Spezialortsrepertorium der österreichischen Länder. Bearbeitet auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1910, vol. VII, ed. Verlag der K. K. Hof- und Staatsdruckerei, Vienna 1918.
^VG.pdf, su google.com. URL consultato il 14 febbraio 2020.